venerdì 14 settembre 2018

Mostra “Rosso pestifero - Tabù e rossetto” Dal 4 al 7 ottobre 2018 presso Il Lazzaretto A cura di Maria Elena Colombo e Il Lazzaretto

Quando hai iniziato a truccarti?
Quando hai smesso?
Le donne anziane col rossetto rosso fuoco
che impressione ti fanno? E gli uomini?
Se sai che bacerai qualcuno ti metti il rossetto?
Finto-nudo o pervinca aggressivo?
Che significato hanno le tracce di rossetto?
Nell’ambito della prima edizione del festival Peste!, un’esplorazione del femminile attraverso la contaminazione tra arti visive, performative e pratiche psico-fisiche, dal 4 al 7 ottobre 2018, la Fondazione Il Lazzaretto di Milano presenta la mostra “Rosso pestifero - Tabù e rossetto”, a cura di Maria Elena Colombo e Il Lazzaretto.

Il rossetto non vuole essere l’oggetto della mostra, ma un pretesto, un filtro, una lente attraverso la quale guardare noi stessi e la nostra voglia di mostrarci o, piuttosto, nasconderci. “Rosso Pestifero” è una mostra dedicata ai tabù che il rossetto veicola, allestita in due diverse aree all’interno degli spazi de Il Lazzaretto.

La prima è un'installazione ospitata nel Salotto della fondazione e composta da quattro armadi-scrigno, quattro come i rossetti esposti, come i tabù rappresentati e riassunti in altrettanti temi: l'età, il genere, la maschera e i confini

L'ispirazione viene dalla Wunderkammer, nella sua versione contemporanea: un affastellarsi di oggetti, rappresentazioni, storie, persone, artisti che individuano un tema o più temi sovrapposti con differenti registri di lettura, nei quali la scelta degli oggetti e la cura nella disposizione è di per sé un messaggio.
A questo primo ambiente formato dai "realia" (oggetti d'epoca, riviste, confezioni, opere d'arte, volumi...) esposti negli armadi del Salotto, la mostra accosta una seconda area, rappresentata dallo spazio astratto e meditativo della "Red room": qui sedimentano le domande poste per giustapposizione, osmosi, confronto, per scovare in ciascuno resistenze e significati legati inconsciamente e/o culturalmente agli interventi di modifica, alla maschera, allo scudo, al corpo, alla presentazione del sé.

Il visitatore può costruire e raccogliere la molteplicità di stimoli che l'oggetto-rossetto evoca se letto attraverso la sua storia, i suoi protagonisti, la sua rappresentazione e gli stereotipi cui è legato.

Non esiste un percorso organizzato per timeline storiche o insiemi tematici omogenei: si tratta di un caleidoscopio che lavora su livelli molteplici e non accompagna in modo unidirezionale verso una soluzione. E' una messa in scena parziale e selettiva che ha per protagonista un oggetto apparentemente innocente, ma storicamente e antropologicamente denso di significati.


Il Lazzaretto e la sua storia
Negli anni '50 una signora appartenente alla borghesia lombarda illuminata, proprietaria dell'edificio un tempo sede dell'antico lazzaretto di Milano, decide di darlo in gestione a Lydia Silvestri, scultrice allieva di Marino Marini e cara amica di famiglia. L'ex lazzaretto diventa quindi l'atelier di Lydia, ma non solo. Questo luogo ha un ruolo importante nella storia della famiglia proprietaria. Per anni figli e nipoti hanno frequentato lo studio per imparare l'arte e molto altro: al lazzaretto si sperimenta che rompere gli schemi ed 'essere pestiferi' può essere positivo perché un modo per trasformarsi e trasformare la realtà intorno in modo giocoso. La peste che aveva segnato la storia dello spazio come luogo della cura e della separazione dal resto del mondo diventa quindi un modo di giocare con la trasformazione.

La Fondazione
Il Lazzaretto nasce da questa storia e trasforma la 'piccola ribellione' dei bambini pestiferi stimolati da Lydia Silvestri nel proprio atelier in un modo di intendere l'arte e la cultura come campi all'interno dei quali si possono rompere gli schemi e giocare con gli stereotipi senza 'farsi male'.
La missione della fondazione è quella di favorire processi di trasformazione collettiva e individuale, percorsi di cambiamento e crescita, attraverso ricerche e iniziative, dove arti visive, pratiche psico-fisiche e arti performative si contaminano.

Fondazione Il Lazzaretto
 
INFORMAZIONI

Peste! il Festival
Dal 4 al 7 ottobre
INGRESSO GRATUITO
Via Lazzaretto 15 - 20124 Milano
Tel. +39 0245370810
info@illazzaretto.com

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