Ambaradan apre il suo secondo punto vendita a Milano l’8 settembre, dedicato al mondo del pesce
Ambaradan raddoppia, dopo il format legato alla pizza si passa al pesce il prossimo 8 settembre.
Si tratta di un concept innovativo di ristorazione dedicato solo agli
antipasti di pesce dove è il cliente a decidere quanto vale il proprio
conto che ha già aperto sei mesi fa in via Castelvetro al 20, duplica
con un Ambaradan dedicato al pesce: appuntamento per il prossimo 8
settembre in via Losanna 36.
Dal pranzo all’aperitivo alla cena il menu è composto di tanti “antipasti” dove è il pesce il protagonista.
Per il pranzo è previsto un menu da 5 antipasti.
Dalle 18 alle 20 l’aperitivo prevede la stessa formula con 6 antipasti.
Il focus della formula è la cena con un menu da 15 antipasti abbinati
alle birre artigianali BQ (cl 5 per ogni portata) oppure con il vino (cl
3 per ogni portata), oppure con una carta di vini selezionata con
piccole aziende vitivinicole.
Protagonista del nuovo Ambaradan è il pesce in tutte le sue
declinazioni: dai classici antipasti di pesce all’italiana alla
capasanta con pistacchi di Bronte, dal polpo croccante con ‘nduja su
letto di crema di ceci, ai ricci di mare, dalla gallinella con
pomodorino Corbara e olive taggiasche, all’impepata di cozze, dalle
sarde a beccafico, all’astice alla catalana.
Il conto viene deciso dall’indice di gradimento della tavolata a seconda
del punteggio punteggio M (migliorabile), B (buono) o O (ottimo).
Se l’esperienza è ottima la differenza con la valutazione buona va allo
staff come gratificazione. “Dare la possibilità al cliente di decidere
quanto pagare è il nostro modo di dar voce alla meritocrazia nella
ristorazione. Vogliamo essere pagati per quello che valiamo e vogliamo
gratificare così il nostro personale, non solo verbalmente!” esordisce
provocatorio Paolo Polli, il proprietario. “Se il
cliente non si trova a suo agio il cliente ha la possibilità di pagare
meno, al contrario se il servizio e la proposta risultano ottimi, lo
staff guadagnerà degli extra: il merito lo assegna il cliente”.
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