21 luglio 2025 -
Valutare l’andamento delle vendite nel confronto tra il 2024 e il 2025, le aspettative per la seconda parte dell’anno e le tendenze di consumo della clientela: sono stati questi i dati raccolti nell’ambito di un’indagine interna condotta nel mese di giugno 2025 da Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane - che rappresenta oltre 120 associati sull’intero territorio nazionale - su un campione rappresentativo di associati.
“I risultati della nostra indagine confermano che le enoteche stanno vivendo un periodo di adattamento complesso, tra evoluzioni nei gusti dei consumatori e difficoltà economiche diffuse”, afferma Andrea Terraneo, Presidente Vinarius. “I bianchi fermi continuano a rappresentare una scelta solida per i clienti, mentre i rosati sembrano attraversare una fase di contrazione. Il nostro impegno, oggi più che mai, è quello di sostenere il comparto promuovendo cultura, formazione e sinergie con i produttori”.
Vendite: un primo semestre in stallo o rallentamento
Il confronto delle vendite dell’estate 2025 rispetto all’anno precedente mostra una situazione stabile o in calo: il 41,7% degli intervistati ha registrato un andamento peggiore, stessa percentuale per chi non ha rilevato variazioni, mentre solo il 16,7% ha indicato un miglioramento.
Stesso scenario nel bilancio del primo semestre 2025: il 50% ha visto un calo rispetto al 2024, 33,3% ha segnalato stabilità e solo un altro 16,7% ha registrato una crescita.
Attese per l’autunno/inverno: cauta fiducia
Nonostante il quadro attuale poco brillante, le aspettative per la stagione autunnale/invernale sono più incoraggianti: il 33,3% degli intervistati prevede un miglioramento delle vendite, il 25% prevede stabilità e il 41,7% resta pessimista.
Estate 2025: i bianchi fermi in testa alle preferenze
Alla domanda su quale sarà la tipologia di vino più richiesta in estate 2025, le enoteche non hanno dubbi: il 50% indica i bianchi fermi come protagonisti della stagione. Seguono gli spumanti con il 25%, i rosati con il 16,7% e i rossi solo all’8,3%.
Rosati in difficoltà rispetto al 2024
Particolarmente significativa è la flessione nei consumi dei rosati rispetto all’estate precedente: il 58,3% degli operatori dichiara un calo, mentre solo il 25% ha rilevato un miglioramento. Il 16,7% indica consumi stabili.
Nessun commento:
Posta un commento