La novità fu accolta con entusiasmo dai cittadini
dell’epoca e cambiò radicalmente le loro abitudini, mettendo in
collegamento le varie realtà del territorio castellano.
La nascita della linea tranviaria risale al 1901, quando la Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma (STFER) riesce a ottenere la concessione per le linee Roma-Grottaferrata e Frascati-Grottaferrata-Genzano con diramazione Squarciarelli-Valle Oscura, nonché della funicolare Valle Oscura-Rocca di Papa. Successivamente la rete si sviluppò su tutto il territorio, inglobando Velletri, Genzano, Albano lungo la Via Appia fino a Roma, e Lanuvio fino a raggiungere nel 1916 la sua massima estensione. Il tram diventa quindi il mezzo di trasporto più utilizzato dei Castelli Romani, fonte di ispirazione per poeti e scrittori, che nel suo lungo percorso regala allo sguardo emozioni irripetibili, un viaggio tra paesaggi unici e scorci pittoreschi.
Dopo la seconda guerra mondiale, l’avvento dell’automobile rivoluziona completamente le regole del trasporto, la rete tranviaria viene pian piano abbandonata, fino ad arrivare intorno agli anni sessanta del Novecento, alla dismissione di tutte le tratte.
Oggi l’auspicio, visti i problemi legati all’intenso traffico e all’elevato inquinamento atmosferico, è quello di prendere spunto dal passato per ripensare ad un nuovo modello di trasporto sostenibile che trasformi l’aspetto delle nostre città rendendole più vivibili.
La nascita della linea tranviaria risale al 1901, quando la Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma (STFER) riesce a ottenere la concessione per le linee Roma-Grottaferrata e Frascati-Grottaferrata-Genzano con diramazione Squarciarelli-Valle Oscura, nonché della funicolare Valle Oscura-Rocca di Papa. Successivamente la rete si sviluppò su tutto il territorio, inglobando Velletri, Genzano, Albano lungo la Via Appia fino a Roma, e Lanuvio fino a raggiungere nel 1916 la sua massima estensione. Il tram diventa quindi il mezzo di trasporto più utilizzato dei Castelli Romani, fonte di ispirazione per poeti e scrittori, che nel suo lungo percorso regala allo sguardo emozioni irripetibili, un viaggio tra paesaggi unici e scorci pittoreschi.
Dopo la seconda guerra mondiale, l’avvento dell’automobile rivoluziona completamente le regole del trasporto, la rete tranviaria viene pian piano abbandonata, fino ad arrivare intorno agli anni sessanta del Novecento, alla dismissione di tutte le tratte.
Oggi l’auspicio, visti i problemi legati all’intenso traffico e all’elevato inquinamento atmosferico, è quello di prendere spunto dal passato per ripensare ad un nuovo modello di trasporto sostenibile che trasformi l’aspetto delle nostre città rendendole più vivibili.
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