sabato 5 novembre 2016

Le lenticchie di Castelluccio sulle rive della Piave per Borghi d'Europa


Un aiuto concreto alle aziende umbre della filiera agroalimentare può giungere dai
luoghi e dalle situzioni più impensate. I giornalisti e i comunicatori della rete dei borghi
europei del gusto hanno 'adottato' le lenticchie di Castelluccio per le giornate di informazione 'Di qua e di là della Piave', che anticipano la rassegna informativa Borghi d'Europa (1-4 dicembre,Bassa Padovana e Bassa Veronese).

La storia di questo prezioso legume è antichissima. È coltivato da sempre sui piani carsici di Castelluccio, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ad un’altezza di circa 1.500 metri.
La quantità prodotta in media all’anno è limitata. Questo la rende un prodotto di nicchia.
Grazie alle condizioni climatiche piuttosto rigide in cui nasce, la lenticchia di Castelluccio è l’unico legume che non ha bisogno di essere trattato per la conservazione perché non è attaccata dal tonchio, insetto le cui larve si nutrono dei legumi.
La lenticchia di Castelluccio possiede delle notevoli qualità nutritive: tutte le sue proteine, vitamine, fibre e sali minerali a rendono ottima per chi necessita di una dieta ricca di ferro, potassio e fosforo, povera di grassi e molto nutritiva. Un’altra caratteristica importante della lenticchia di Castelluccio è la buccia sottile e tenera che consente direttamente la cottura senza ammollo, riducendo notevolmente tempi di preparazione.
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