Mostre, incontri e degustazioni guidate in 30
città del mondo. Di scena il primo hackathon nell’anteprima del 17 novembre a
New York
Forlimpopoli – Il Padre della cucina Italiana,
Pellegrino Artusi, sarà il “testimonial” della prima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. In
programma dal 21 al 27 novembre,
l’evento internazionale vivrà una speciale anteprima giovedì 17 novembre a New York, con la presentazione del primo hackathon dedicato alla cucina delle
feste. Non solo: Casa Artusi, insieme alla Regione Emilia Romagna, sarà
protagonista in una trentina di eventi in giro per il mondo all’insegna del
“bello e buono” di artusiana memoria.
Tutto questo all’interno di un ricco programma
promosso dai Ministeri delle Politiche Agricole e degli Affari Esteri, che
prevede oltre 1300 eventi in 105 Paesi per promuovere i grandi prodotti e la
tradizione culinaria italiana.
Ma andiamo con ordine e presentiamo le
iniziative “artusiane” nel dettaglio.
La mostra
“Pellegrino Artusi e L’unità d’Italia in cucina”
A promuoverla sono Casa Artusi insieme alla Regione
Emilia-Romagna, in collaborazione con la rete mondiale delle Rappresentanze
Diplomatiche e Culturali del Ministero Affari Esteri, e con alcune sedi estere
della Società Dante Alighieri e dell’Accademia della Cucina Italiana.
Ideata in occasione del centenario della morte
del gastronomo, in cinque anni è stata presentata in trentacinque Paesi
nel mondo. Ora viene riproposta in altre trenta Città nei cinque Continenti,
con formule personalizzate per ciascuna sede: dalla mostra omonima multilingue
(tradotta in albanese, croato, francese, greco, inglese, portoghese, russo,
spagnolo, tedesco), a conferenze dei rappresentanti del Comitato Scientifico di
Casa Artusi (Massimo Montanari, Alberto Capatti, Andrea Segrè), oltre a diversi
altri accademici “artusiani” (Giordano Conti Presidente di Casa Artusi). E
ancora, laboratori, cene a tema, show cooking e degustazioni a cura dei “maestri
di cucina” di Casa Artusi.
Di recente è stata protagonista in Francia, in
occasione della prima traduzione del manuale artusiano in francese a cura della
casa editrice Actes Sud e grazie al contributo alla traduzione del Ministero
Affari Esteri. Le nuove tappe del progetto coinvolgono Portogallo, Finlandia, Tunisia,
Filippine, Hong Kong, Argentina, Polonia (dove si sta lavorando per l’edizione
in polacco, prevista per il 2017), Germania, Algeria e Marocco: luoghi diversi
uniti dal comune denominatore del linguaggio e del gusto di Pellegrino Artusi,
il padre della cucina moderna, divulgatore della lingua italiana.
Del resto La scienza in cucina e l'arte
di mangiar bene è, non a caso, un best e long seller tradotto e
pubblicato ad oggi in 8 lingue (inglese, spagnolo, catalano, tedesco, olandese,
portoghese, russo, francese) e sono già in corso di traduzione l’edizione in
polacco, in giapponese e in bulgaro.
A New
York il primo hackathon dedicato alla Cucina della Festa
La cucina della festa, il ritrovarsi la
domenica, a Natale, per i compleanni e nelle grandi ricorrenze, che in tutto il
mondo e soprattutto in Italia significano tradizione, riscoperta di valori
condivisi, occasione per stare insieme.
Ed è nel nome di Pellegrino Artusi, che Casa
Artusi e Romagna Terra del Buon Vivere insieme alla Regione Emilia-Romagna, in
collaborazione con la New York University, lanciano il primo hackathon
internazionale sul tema della Cucina delle Festa. Per riscoprire l’eredità del
padre della cucina italiana e promuoverla in chiave contemporanea, sfruttando
le opportunità e il linguaggio della rete. Il progetto scelto dal Ministero
Affari Esteri come esempio innovativo, rappresenta
l’idea del Buon Vivere italiano che unisce al prodotto di qualità le pratiche
virtuose del saper fare, l’innovazione del ricercare, l’importanza dello stare
insieme e il cibo come occasione d’incontro, come linguaggio universale in cui
ogni cultura si ritrova.
L’hackathon
è un acceleratore di idee al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi
ambiti dell’informatica e della comunicazione (sviluppatori di software,
programmatori, grafici web, digital maker) e mira alla realizzazione di
strumenti originali e accessibili per sviluppare, attraverso il confronto, la
conoscenza del nostro patrimonio eno-gastronomico, la cultura del mangiar bene,
del mangiar sano e del non spreco, lo scambio di tradizioni e dei processi per
fare della cucina la migliore spinta alla modernità responsabile.
La proposta viene presentata alla stampa
giovedì 17 novembre (ore 18 Casa Italiana Zerilli Marimò New York University), alla
presenza del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del
Console Generale d’Italia Francesco Genuardi, e di Stefano Albertini Direttore della
Casa Italiana Zerilli Marimò di New York.
Questo progetto pilota, replicabile in futuro
in tutto il mondo, unisce e integra diversi ambiti che insieme si completano e
si rafforzano nell’ottenimento del risultato atteso: cultura, innovazione,
digital web, ricerca, agroalimentare e turismo. Per questa versione pilota il
progetto si compone di due momenti integrati di lavoro fra la Romagna e gli Stati
Uniti.
Infine Casa
Artusi, in collaborazione con l’Associazione delle Mariette, per promuovere
la cucina familiare, e quindi le buone pratiche e soprattutto i prodotti di
qualità del nostro territorio, sarà presente dal 18 al 20 novembre nell’aula
didattica attrezzata con cucina a vista sulla Freedom Tower nel nuovo Eataly NYC Downtown. In tale contesto la
Regione, in accordo con Eataly, organizza una serie di attività promozionali di
carattere istituzionale nello spazio “Foodiversità”.
E ancora a Pellegrino Artusi sarà dedicato il
dialogo tra Andrea Segrè, del Comitato Scientifico di Casa Artusi, e Giuliano
Hazan, esperto di gastronomia statunitense, in programma sabato 19 novembre
(Eataly Downtown ore 11).
Forlimpopoli,
10 novembre 2016
Ufficio
Stampa - Agenzia PrimaPagina
tel. 0547
24284 cell. 347 1567681
Filippo
Fabbri – Alice Magnani
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