Roma, 17 novembre 2016 - Picchi di altissima qualità per la vendemmia 2016 in Francia.
Nonostante l’inizio d’anno particolarmente impegnativo e la bassa resa
(30% del potenziale di coltura persa) a causa delle condizioni
climatiche sfavorevoli, la qualità delle uve di quest’anno sta regalando
grandi soddisfazioni agli Champenois. Il bilanciamento zuccheri/acidità
e i primi aromi che seguono la fermentazione danno fiducia.
“Dopo un anno di eventi meteorologici estremi, ci siamo sentiti sollevati nel raccogliere uve sane con una buonissima maturità”, commenta Florent Roques-Boizel, erede di Champagne Boizel, storica maison fondata nel 1834 a Épernay, Regione della Champagne-Ardenne - Il
2016 rimarrà nella memoria come un anno molto difficile nei vigneti:
gelo e grandine nel mese di aprile sono stati seguiti da forti
precipitazioni nel mese di giugno durante la fioritura. Poi abbiamo
avuto uno dei più secchi e caldi agosto degli ultimi anni.
Fortunatamente nei primi giorni di settembre il bel tempo e le
temperature più basse hanno contribuito a un’ideale lenta maturazione
delle uve, preservando buoni livelli di acidità”.
Il
Comité Champagne, creato a Epernay dalla legge francese del 12 aprile
1941 e che riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne,
temeva che il gelo e la forte pressione della peronospora avrebbero
avuto conseguenze pessime sui volumi disponibili in vendemmia e sulla
qualità degli champagne. La pluviometria è cresciuta di due volte
rispetto alla media degli ultimi 20 anni e la fioritura si è conclusa a
fine giugno con una decina di giorni di ritardo.
“Il 2016 è stato caratterizzato da enormi differenze di maturità tra i vitigni - continua Florent Roques-Boizel - Il Pinot Meunier e il Pinot Noir sono maturati ben prima dello Chardonnay. I primi grappoli hanno mostrato una splendida maturità
unita a perfette condizioni. Per quanto concerne il Pinot Nero di
Reims, di Mailly e Bisseuil, abbiamo dovuto aspettare ancora qualche
giorno per ottenere una perfetta maturazione, con condizioni climatiche
ideali, calde ma non eccessive. Infine, per lo Chardonnay, abbiamo
iniziato durante gli ultimi
giorni di settembre, dapprima a Chouilly, Mesnil sur Oger, Vertus e
presso gli altri villaggi sparsi sulla Cote des Blancs e Avize. Ora
dovremo aspettare la degustazione dei vini fermi di gennaio per
confermare la nostra prima impressione positiva”.
Altissima
qualità produttiva che si tramanda da ormai sei generazioni, con una
profonda conoscenza dei terroir migliori: la famiglia Boizel produce Champagne da lungo tempo, seleziona solo le uve migliori scelte da Grand e Premier Cru.
Una tradizione secolare in grado di evolversi nel tempo, quella di
Boizel, capace di mantenere intatti i valori fondanti di eleganza,
purezza, equilibrio. Valori che trovano una perfetta sinergia con lo
spirito di Feudi di San Gregorio che, dal 2015, con un accordo di esclusiva per l’Italia, è il distributore ufficiale di Champagne Boizel.
Dalla fine del 2015, tutti gli appassionati di Champagne possono difatti degustare le otto diverse etichette di Boizel: Blanc de Noirs, Blanc de Blancs, Brut Rosé, Brut Réserve, Joyau de France 2000, Grand Vintage 2004, Ultime Extra Brut e Cuvée Sous Bois 2000.
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