sabato 19 novembre 2016
La candidatura di Vigonza per l'Itinerario Culturale Europeo ATRIUM
Gli incontri di informazione della rassegna Borghi d'Europa (1-4 dicembre) rappresentano l'occasione per inserire borghi e territori del Nord Est
nei progetti e negli Itinerari internazionali. La rete dei borghi europei del gusto ha sempre sottolineato come la presenza di realtà locali
negli Itinerari Culturali Europei sia pressochè nulla. A questo proposito l'intervento della Associazione della Rotta Culturale Atrium (l'architettura dei regimi
totalitari del XX secolo), suggerisce la candidatura di Vigonza, con il suo borgo rurale, ad entrare nell'Itinerariuo Ciulturale Europeo.
E' Quirino de Giorgio l'architetto che meglio seppe interpretare l'architettura fascista in Veneto, lasciandone un'impronta significativa nel territorio: negli anni Trenta, egli, infatti, realizzò numerosi interventi nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale dell'epoca fascista, destinati alla demolizione dei casoni, considerati malsani, sostituiti da nuove abitazioni per i contadini, previste nei Borghi Rionali.Tra i maggiori esempi, il Borgo rurale di Vigonza, pochi chilometri fuori Padova, progettato e realizzato tra 1936 e 1938 e ancora oggi visibile. L'elemento cardine del nuovo insediamento rurale è il teatro, di quasi 600 posti, la cui facciata convessa domina la piazza e mostra soluzioni di dettaglio di grande cura, affiancato dalla possente torre-ciminiera su cui troneggia il motto fascista; a questo si accostano il mercato coperto, una serie di abitazioni, disposte in forma sinuosa, oltre alla casa del fascio, di monumentalità contenuta, la cui facciata utilizza con forza come strumento espressivo il laterizio.Intervento simile, realizzato non lontano da Vigonza, è Borgo Littorio di Candiana, costituito da 24 unità bifamiliari disposte lungo un asse rettilineo, oggi ancora riconoscibili per quanto riguarda l'impianto planimetrico, ma profondamente rimaneggiate nella struttura.
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