Antonio Biafora ha riaperto il giardino del Biafora Resort, a San Giovanni in Fiore (Cs), con uno spazio dedicato a un nuovo format di ristorazione, il Bistrot Tavola XXIII, con il supporto di Studio Nua, giovane realtà creativa di Cosenza con cui collabora da tempo.
Qui è possibile assaggiare alcuni dei piatti dello chef di Hyle, godendo della frizzante brezza di quella che è stata definita l’aria più pulita d’Europa, quella della Sila. Almeno secondo la ricerca finanziata dalla Comunità Europea.
Alberi secolari, scarsa densità di popolazione e i verdi boschi a garantire la salubrità di un territorio che è patrimonio dell’intera nazione e in cui sorge uno dei parchi nazionali più belli d’Italia.
40 sedute nel verde con tavoli distanziati di 2,5 metri e un menù divertente, agile e incentrato sugli straordinari prodotti del territorio.
Dagli antipasti, che vanno dai tipici silani a quelli più sfiziosi, come il Polpo, melanzana barbecue, pomodoro e caciocavallo, ai primi, tra cui, ad esempio, i Cavatelli peperone, rucola e ricotta affumicata, i Ravioli di ricotta, con porcini e tartufi estivi e finocchietto selvatico.
Carne e pesce della costa per i secondi, con l’Arrosto misto di maiale e patate ‘mpacchiuse, la Punta di petto di manzo, salsa teriyaki, sorbetto alla cipolla e verdure saltate e il Branzino, fagiolini, salsa anguria e menta.
www.hyleristorante.it
IG: hyle_ristorante
FB: Hyle
In menù anche la possibilità di scegliere hamburger, pollo fritto o
pulled pork, anche da portare via (nel mese di agosto) in un
cestino per un bucolico pic-nic sui prati della Sila.
In carta anche una selezione di 3 pizze stellate, firmate dagli chef
Luca Abbruzzino, Caterina Ceraudo e Nino Rossi, che hanno
creato 3 ricette originali per Antonio. Abbruzzino dell’omonimo
ristorante a Catanzaro ha ideato una pizza con pomodoro,
fiordilatte, melanzana al barbecue, ‘nduja, ricotta salata e basilico,
Caterina Ceraudo del Dattilo di Strongoli, a Crotone, ha abbinato
al peperone arrostito le patate cotte sotto la cenere, basilico e
menta e pecorino stagionato a scaglie, mentre Nino Rossi di Qafitz
(RC) ha scelto la bufala calabrese, con cipolla in agrodolce, alici e
scorza di limone.
Hyle
Hyle, invece, il progetto di fine dining strettamente legato alla Sila
e all’intero territorio della Calabria, riapre il 1 luglio. Una nuova
proposta di cucina che si basa sulla conoscenza storica e sulla
cultura del luogo, capace di creare un’esperienza gastronomica
che raccoglie intuizioni, idee e tradizioni.
Hyle riapre presentando un nuovissimo menù, in cui si
incontrano materie prime e prodotti di piccoli allevatori locali, alta
cucina e attenzione ai dettagli, assieme a una proposta di servizio
‘conviviale’, che interagisce con cucina e sala, creando un’unica
esperienza gastronomica capace di coinvolgere l’ospite in tutte le
fasi della degustazione.
Il Ristorante, che ha anche un verdissimo giardino privato dove lo
chef accoglierà gli ospiti con i suoi creativi amuse bouche di
benvenuto, sarà aperto da martedì a venerdì solo a cena, mentre il
sabato e la domenica a pranzo e a cena.
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