Un’altra
occasione in cui i due popoli si sono fraternamente aiutati è stata la Seconda
Guerra Mondiale. Il Brasile era dapprima titubante ad entrare in guerra, forse
anche per il grande numero di Italiani che vi abitavano. In questa occasione
nacque la frase scherzosa: “"È più
facile che un serpente fumi che il Brasile entri
in guerra", che
fu poi ironicamente scelto come motto della Força Expedicionária Brasileira (meglio conosciuta con l'acronimo FEB),
quando il Brasile decise successivamente di unirsi alla Guerra di liberazione
dell’Europa, a fianco degli Alleati in Italia.
La
FEB entrò in combattimento nel 1944 nella zona Lucca, conquistando Massarosa, Camaiore e poi il monte
Belvedere.
Dopo aspri combattimenti con esiti alterni per lunghi mesi, nei quali i
Brasiliani dovettero sopportare anche il freddo degli Appennini, a cui non
erano certo abituati, nella primavera dell’anno successivo iniziò la decisiva Operazione Encore per sfondare gli
ultimi baluardi dell'Asse sull'Appennino modenese e bolognese.
Finalmente
nell’ aprile del ‘45, la FEB prese il paese di Montese con una battaglia sanguinosa, combattuta .
casa per casa, grazie alla quale i brasiliani riuscirono a conquistare Montese e le alture circostanti,
rompendo la Linea Gotica ed entrando vittoriosamente anche a Sassuolo. Dopo la successiva vittoria di Fornovo di Taro, anche per la caduta di Berlino e la morte di Hitler, si giunse
finalmente alla pace, che vide entusiastici festeggiamenti.
La
permanenza dei Brasiliani nella Penisola, pur essendo durata neppure un anno
(dal settembre del ’44 al giugno del ’45) lasciò tracce indelebili nel cuore
degli Italiani, e fu ricordati da tanti monumenti come quello di Pistoia e, in
Emilia, a Montese, a Gaggio Montano, a Vergato a Collecchio a Porretta Terme.
Ma
c’è di più: ci sono personaggi come Giovanni Sulla che ha dedicato all’impresa
della FEB diversi libri ed ha aperto a Montese un esercizio di antiquariato, prevalentemente
di tipo Militare, denominato, non a caso “Gotic Line Militaria”. Egli è inoltre
Presidente del Comitato di indirizzo della strada Internazionale "Brasil Road of Memory", progetto
organizzato assieme alla rete imprenditoriale: “ESA – Excellentia Superior
Animus”, la cui mission è la rivitalizzazione e la valorizzazione
dell’Appennino.
Questa
iniziativa, si propone appunto di rinsaldare i rapporti fra i due Paesi,
stimolando anche delle attività imprenditoriali comuni, ad iniziare da una
promozione dell’import-export agroalimentare.
Inoltre
per quest’estate erano previste grandi manifestazioni per celebrare il 75°
della presenza della FEB in Italia, che dovranno necessariamente essere
ridimensionati a causa del Coronavirus, ma che comunque non mancheranno. Adesso infatti Italia e Brasile sono purtroppo
uniti anche da un’altra terribile battaglia: quella contro il Coronavirus, contro
il quale non possono aiutarsi altro che con le preghiere.
Ma,
Dio volendo, presto riusciranno a vincere anche questo spaventoso mostro, e
potranno tornare a ballare insieme il Samba ed il Liscio Romagnolo e a mangiare
assieme feijoada e pizza, grazie all’incredibile forza d’animo di questi due
popoli.
Gianluigi Pagano
Nessun commento:
Posta un commento