- in
mille in piazza per chiedere a regione toscana, comuni e governo nazionale di
concedere sgravi fiscali, liquidità e misure straordinarie per sostenere tutti gli
imprenditori e titolari di attività commerciali sul territorio regionale.
in piazza duomo, davanti alla sede della giunta regionale toscana, erano
presenti i rappresentanti delle diverse categorie professionali, che
hanno rilanciato con forza le loro proposte alle istituzioni per aiutare le
imprese a restare aperte in questa delicata fase post covid. "occorre
dare respiro finanziario alle imprese evitandone il soffocamento - hanno
detto dal palco gli organizzatori della manifestazione -.
chiediamo la sospensione del versamento in scadenza nell'anno 2020 delle
imposte a debito per l'anno 2019 e di apportare una modifica temporanea
eccezionale al trattamento delle probabili perdite fiscali maturande nell'anno
2020, rendendole totalmente e illimitatamente compensabili con i risultati dei
futuri esercizi. Questo permetterebbe alle imprese di avere il tempo
necessario per rigenerare le liquidità necessarie".
gli
imprenditori hanno chiesto a gran voce "l'esenzione dal pagamento di
servizi di cui non si è beneficiato e beni di cui non si è goduto. Chiediamo
venga definitivamente chiarito come: tari per ritiri rifiuti non avvenuti,
cosap per suolo pubblico non occupato, cimp, siae e qualsiasi imposta su utenze
di cui non si è usufruito durante la emergenza epidemiologica, non siano dovute
per tutto il periodo di quarantena". Le diverse tipologie di attività
chiedono la razionalizzazione dei protocolli anti-covid, l'abbattimento dei
costi dei parcheggi per favorire la mobilità dei clienti e una campagna
promozionale turistica della toscana da far circolare su tutti i media (come
stanno facendo già altre regioni italiane), in modo da favorire e incentivare le
presenze di visitatori italiani e stranieri.
al
governo nazionale, gli imprenditori hanno rivolto richieste precise: "gli
ammortizzatori sociali ad oggi previsti sono pensati per sostenere i dipendenti
di tutti i settori durante il periodo di quarantena. non vi è ancora nessuna
misura prevista per il sostenimento dei dipendenti di settori che, come il
nostro, rimarranno fortemente segnati dalle conseguenze della crisi
epidemiologica, con cali di fatturato intorno al 70% - hanno spiegato -. e'
dunque necessario prevedere strumenti in grado di assorbire il calo strutturale
di lavoro che subirà la ristorazione, e di conseguenza il milione e mezzo di
famiglie che ci lavorano.
per
evitare di far salire la disoccupazione alle stelle, sono necessarie misure
volte a far si che sia conveniente per le imprese far lavorare più persone:
in sostanza, chiediamo sgravi fiscali per chi non licenzia". al
termine della manifestazione i candidati alla presidenza della regione toscana
susanna ceccardi (centrodestra) ed eugenio giani (centrosinistra) hanno firmato
il manifesto con le proposte stilate dall'associazione ristoratori toscana, di
cui una delegazione è stata anche
ricevuta dall’assessore ciuoffo.
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