Cortina d’Ampezzo, 9 settembre 2020_ Un filo teso lega il K2, la seconda vetta del mondo, alle Dolomiti e a una delle sue cime iconiche, il Lagazuoi. Dal 12 settembre a fine stagione estiva il Lagazuoi EXPO Dolomiti, il polo culturale a 2.778 metri di altitudine, nel cuore delle montagne tra Cortina e l’Alta Badia, ospita un’esposizione interamente dedicata alla conquista del K2. Nella stazione di arrivo della Funivia Lagazuoi, di fronte allo spettacolo delle cime, sarà allestito un doppio reportage: da un lato il video-documentario intitolato “K2, un urlo dalla vetta”, prodotto da Sky TG24 con la regia di Daniele Moretti, caporedattore della testata all news. In altre sale, le immagini del fotografo Matteo Zanga illustrano la stessa avventura, mostrando il viaggio dal campo base alla cima, i paesaggi e i volti dei protagonisti. Un evento che rende omaggio a Lino Lacedelli, Scoiattolo di Cortina, che insieme ad Achille Compagnoni raggiunse per primo quella cima. E proprio gli Scoiattoli di Cortina, alpinisti di fama, partecipano, con le Guide Alpine, all’inaugurazione della mostra, sabato 12 settembre, dalle 10 alle 12. Il vernissage è uno degli eventi collaterali – aperti anche al pubblico – di Cortina tra le Righe, la settimana di formazione professionale che dal 9 al 12 settembre accoglie giornalisti da tutta Italia. Sarà presente anche il reporter Daniele Moretti, l’autore del documentario. Le Guide di Cortina sono inoltre disponibili ad accompagnare a piedi i visitatori più mattinieri al Lagazuoi, per vivere insieme un’esperienza intensa di avvicinamento alla montagna (partenza alle ore 8.00 alla base della Funivia, per iscrizioni scrivere a cortinatralerighe@doc-com.it). All’interno del Lagazuoi EXPO Dolomiti, passeggiando tra le sale, si entrerà in una dimensione verticale estrema, fatta di ghiacci eterni, fatica, pareti immense che si stagliano contro il cielo. Immagini che entreranno in dialogo con il Lagazuoi e le altre Dolomiti, all’esterno della stazione: un panorama che lascia più spazio al fattore umano, ma che non appare mai “addomesticato”, un angolo di Alpi dal fascino incommensurabile. Il documentario e le fotografie raccontano un’esperienza densa di significati: la spedizione intitolata "K2, Sessant'anni dopo", con cui nel 2014 è stata celebrata la prima ascesa della vetta. Questa volta, però, il team italiano era essenzialmente impiegato come squadra di supporto per gli otto alpinisti pachistani destinati a compiere l’impresa: un rovesciamento di ruoli che rende merito al lavoro di chi, storicamente, è sempre stato messo tra parentesi. Solo due alpinisti italiani, Michele Cucchi e Simone Origone, li avrebbero accompagnati fino alla fine. Notevoli le riprese girate negli ultimi giorni della spedizione, realizzate dall’alpinista Daniele Nardi, che nel 2019 sarebbe scomparso sul Nanga Parbat. La spedizione era legata inoltre alle tematiche ambientali: gli alpinisti hanno installato una stazione meteo climatica, misurando la vetta in modo più accurato, e hanno dedicato tempo ed energie alla pulizia dei campi e del ghiacciaio del Baltoro. K2, sessant'anni dopo Fotografie di Matteo Zanga K2, un urlo dalla vetta Regia di Daniele Moretti Una mostra a cura di Lagazuoi EXPO Dolomiti |
Nessun commento:
Posta un commento