giovedì 5 dicembre 2024

Karl Sydow in associazione con Lions Gate e Magic Hour Productions presentano DIRTY DANCING

 



NUOVA VERSIONE
scritto da Eleanor Bergstein
co-regia Federico Bellone
co-regia Chiara Vecchi
cast
Johnny Gabrio Gentilini
Baby Vanessa Innocenti
produzione Karl Sydow in associazione con Lions Gate
Magic Hour Productions
organizzazione generale BROADWAY ITALIA


PRIMA NAZIONALE IN ESCLUSIVA
Milano - Teatro Carcano
dal 12 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025

Dopo il successo record nel West End londinese nel 2022 e nel 2023, Dirty Dancing torna in Italia per la prima volta dal 2019 in prima nazionale esclusiva al Teatro Carcano di Milano dal 12 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. Trasposizione teatrale dell’omonimo successo cinematografico del 1987 con Patrick Swayze e Jennifer Grey, lo spettacolo è diventato nel tempo un fenomeno globale con produzioni in scena negli Stati Uniti, Sud Africa, Asia e in tutta Europa.

Dirty Dancing è ispirato a uno tra i film più iconici della storia del cinema che ha saputo conquistare il cuore di diverse generazioni. L'avvincente storia di Baby e della sua emancipazione come donna, del riscatto femminile attraverso il talento, è protagonista dello spettacolo, che seduce grazie a un'esplosione di musica travolgente, emozioni mozzafiato e coreografie spettacolari.

Lo show ha aperto originariamente all'Aldwych Theatre di Londra nel 2006 incassando la più alta prevendita nella storia del West End. La produzione è diventata la più longeva nella storia dell'Aldwych Theatre, intrattenendo oltre 2 milioni di persone durante i suoi cinque trionfali anni in scena. Il primo tour nel Regno Unito di Dirty Dancing è stato lanciato nel 2011 superando il record di vendite in ogni teatro in cui era in scena. Da allora Dirty Dancing è stato in scena nel West End cinque volte - più recentemente al Dominion Theater di Londra nel 2023 - e ha girato il Regno Unito e l’Europa in tournée per tre volte.

Vera protagonista di Dirty Dancing è la colonna sonora, che ha definito e influenzato un’epoca grazie alla presenza di hit internazionali tra cui “Hungry Eyes” e “Do You Love Me?” e ovviamente il premio Oscar per la migliore canzone originale "(I've Had) The Time of My Life".


LA STORIA

È l’estate del 1963 e la diciassettenne Frances “Baby” Houseman sta per imparare una grande lezione di vita... oltre a qualche passo di danza. In vacanza con la sorella maggiore e i genitori, Baby non è molto entusiasta delle attività ricreative del resort, ma scopre il suo personale intrattenimento quando si imbatte negli alloggi del personale del villaggio, nel bel mezzo di una festa scatenata. Affascinata dai ritmi travolgenti e le movenze di questi nuovi “balli proibiti”, Baby vorrebbe tanto esserne coinvolta, soprattutto dopo aver notato Johnny, il maestro di ballo. La vita di Baby sta per cambiare per sempre, con conseguenze tanto emozionanti quanto inaspettate.


LA MUSICA

Dirty Dancing presenta canzoni di successo come “Hungry Eyes”, "Do You Love Me?” e la famosissima "(I've Had) The Time of My Life". Molti tra i maggiori successi musicali di tutti i tempi sono presenti in questo spettacolo teatrale, tra cui "Cry To Me" del leggendario cantante di rhythm & blues Solomon Burke, il singolo di successo numero uno "Hey! Baby" di Bruce Channel e "These Arms of Mine", dall'album di debutto di Otis Redding. Altri artisti inclusi sono Gene Chandler, The Chantels, The Drifters, Marvin Gaye, Lesley Gore, Mickey & Sylvia, The Surfaris e Django Reinhardt.


LO SPETTACOLO

Dirty Dancing ha aperto originariamente all'Aldwych Theatre di Londra nel 2006 con una prevendita record di 15 milioni di sterline, diventando lo spettacolo più venduto nella storia del West End. La produzione è diventata la più longeva nella storia dell'Aldwych Theatre, intrattenendo oltre 2 milioni di persone durante i suoi cinque trionfali anni in scena. Dal suo debutto in Australia nel 2004, Dirty Dancing è diventato un fenomeno globale, con produzioni in scena negli Stati Uniti, Canada, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Sud Africa, Hong Kong, Singapore e in tutta Europa, battendo costantemente i record di incassi. Recentemente, i suoi tour sold out hanno incluso la Francia, la Germania e l'Australia. Il primo tour nel Regno Unito di Dirty Dancing è stato lanciato nel 2011; lo spettacolo è poi tornato nel West End nel 2013 al Piccadilly Theatre di Londra, prima di essere ripreso in un secondo tour nel Regno Unito e in Irlanda. Lo spettacolo ha poi continuato ad essere rappresentato nel West End nella stagione 2016/17 e in tour nella stagione 2018/19, intrattenendo il pubblico in tutto il Paese. Da allora, Dirty Dancing è stato sempre sold out al Dominion Theatre di Londra nel 2022 e nel 2023, è stato in tour nel Regno Unito e in Irlanda nel 2021 e nel 2023 ed è stato in scena sia in Francia che in Germania.


NOTE DI REGIA DI FEDERICO BELLONE

Che piacere poter portare in scena ancora una volta questo titolo così iconico, che ha il potere di attrarre in teatro, la mia grande passione, un pubblico che spesso non si avvicina ad esso! E questa volta con una nuovissima produzione che ha come obiettivo quello di offrire agli spettatori un'esperienza di altissima qualità sull'onda di recenti esempi attualmente in scena nel celeberrimo West End di Londra e a Broadway, dove il teatro di prosa di eccellente fattura incontra una richiesta di fruizione molto ampia. 

Infatti la nostra volontà è quella di far immergere tutti i fan di questa pellicola così "mitica" nella storia di Baby e della sua emancipazione come donna, così come quella di tante altre in un'America anni '60 in cui la figura femminile era ancora molto costretta, attraverso una compagnia di altissimo livello che è stata selezionata accuratamente da tutta Italia e non solo, durante l'estate. Allo stesso modo l'accuratezza di scene, costumi e luci, vuole mirare al coinvolgimento emotivo dello spettatore perché si possa ritrovare in un mondo oggi un po' lontano, fatto di nostalgici ricordi e brividi di proibito. Insomma, ci auguriamo davvero di farvi vivere "il momento più bello della vostra vita" (The Time of Your Life).


NOTE DI GABRIO GENTILINI

Sono trascorsi 10 anni da quando Eleanor Bergstein mi scelse per il debutto italiano di Dirty Dancing, lei che scrisse questa storia indimenticabile e lanciò Patrick Swayze nel ruolo iconico di Johnny Castle. Dieci anni! 

In questo tempo mi sono dedicato alla mia crescita come attore, esplorando nuovi mondi e accumulando esperienze diverse. Ora torno a questa avventura con il desiderio di mettermi nuovamente alla prova come protagonista, pronto a godermi l’energia del pubblico, con rinnovato entusiasmo e profonda gratitudine. 

Essere stato scelto ancora una volta, dopo tanto tempo, è per me un privilegio che non do per scontato. In questi anni ho acquisito nuove consapevolezze, su me stesso e sul mondo, e voglio infondere queste nuove scoperte in una storia che, ancora oggi, riesce a toccare il cuore di tante persone.

Questa volta torniamo in scena con una nuova versione, in prosa ma con tutti i balli e le canzoni che hanno reso questo titolo un vero cult, nell’ambito della prestigiosa stagione del Teatro Carcano, ricca di temi che non solo intrattengono, ma celebrano con attenzione l’universo femminile e promuovono una riflessione profonda. E lo faremo durante il periodo natalizio, il che rende tutto ancora più speciale nel dare vita e colore alla magia di questo spettacolo iconico!

Sono davvero onorato e grato a chiunque vorrà condividere con me questo viaggio, che per me si rinnova di una luce speciale.


NOTE DI VANESSA INNOCENTI

Dirty Dancing è un sogno diventato realtà. Ancora prima di sostenere l’audizione avevo visto il film innumerevoli volte, un appuntamento fisso ed un richiamo trascinante e irresistibile ogni volta che veniva trasmesso in televisione. Baby è la mia eroina. Coraggiosa, leale, auto ironica, buffa, sensuale, tenace, intelligente, ambiziosa e non chiede il permesso di esserlo, una combattente che difende le proprie opinioni. E’ un personaggio reale, a tutto tondo e di facile immedesimazione. 

Il film (e lo show di conseguenza) è una storia di “coming of age”, di formazione e crescita personale, nel quale Francis “Baby”, una ragazzina e figlia devota, diventa donna. Il suo percorso si sviluppa attraverso la relazione con Johnny ma soprattutto mettendo in pratica nella vita reale i suoi valori cardine: la libertà e il rispetto. Baby aiuta il prossimo, sfida l’amatissimo padre e tutta la classe sociale alla quale appartiene, seduce l’apparentemente inarrivabile Johnny, fino ad abbracciare il suo corpo e la sua sensualità attraverso la danza e il sesso.

Ambientato nel 1963, la scrittrice Eleanor Bergstein ha come Baby coraggiosamente sfidato le norme sociali con una narrazione che, oltre alla magia del primo amore, esplora temi quali l’aborto (all’epoca illegale), le classi sociali, lo stupro, il femminismo, la sessualità, i diritti umani. Tutto questo attraverso la musica e la danza, con una colonna sonora che parla direttamente al cuore e alla pancia. Una storia che invita ad esprimere la propria voce e a liberarci dagli schemi nei quali veniamo costretti, uscendone… a passo di danza.


KARL SIDOW

Karl Sidow ha prodotto The Last Ship di Sting nel 2020 all'Ahmanson di Los Angeles e al Golden Gate di San Francisco e nel 2019 al Princess of Wales di Toronto, dopo un tour nel Regno Unito e in Irlanda nel 2018.

Le sue recenti produzioni includono: The Unfriend di Steven Moffat al Criterion e Wyndhams, tour nel Regno Unito di Spike di Ian Hislop e Nick Newman, Dirty Dancing - The Classic Story On Stage (Dominion Theatre), e la prima mondiale di AVAThe Secret Conversations scritta e interpretata da Elizabeth McGovern (Riverside Studios), che aprirà anche questa primavera al Geffen Theatre di Los Angeles.

Altri recenti spettacoli teatrali includono: An Hour and a Half Late (Theatre Royal Bath e tour nel Regno Unito); Noises Off (Lyric Hammersmith e Garrick, West End); The Light in the Piazza (Royal Festival Hall/LA Opera/Lyric Opera of Chicago); Toast (West End/tour nel Regno Unito); Sweat (Gielgud, West End - Evening Standard Award per la miglior opera teatrale); Valued Friends (Rose Theatre, Kingston); Invisible Cities con 59 Productions (Manchester International Festival/Brisbane Festival, Australia); The Divide di Alan Ayckbourn (The Old Vic e Edinburgh International Festival); The Moderate Soprano di David Hare (Duke of York’s Theatre); e Sketching di James Graham (Wilton’s Music Hall), così come Red Joan, un film con Dame Judi Dench, che ha debuttato al Toronto Film Festival, prodotto insieme a David Parfitt.

Altri lavori nel Regno Unito includono City of Glass di Paul Auster con 59 Productions; SinatraThe Man and His Music, diretto da David Gilmore; Backbeat diretto da David Leveaux; la produzione del centenario di Under Milk Wood diretta da Terry Hands; A Dish of Tea with Dr Johnson con Trudie Styler, diretto da Max Stafford-Clark; Triptych di Edna O’Brien; Ajax (Southwark Playhouse); The Line e Jenufa (Arcola) scritti da Timberlake Wertenbaker; Ring Round the Moon (The Playhouse, West End); la spettacolare produzione multimediale Sinatra al London Palladium, diretta da David Leveaux con coreografie di Stephen Mear; And Then There Were None con Tara Fitzgerald (Gielgud, West End); le produzioni di Londra e Sydney di Dance of Death con Sir Ian McKellen, Frances de la Tour e Owen Teale; Bea Arthur at the Savoy (Savoy, West End); Auntie and Me con Alan Davies e Margaret Tyzack (Wyndham’s, West End); Michael MooreLive! (Roundhouse); la prima nel West End di Semi-Monde di Noël Coward; Mouth to Mouth di Kevin Elyot con Lindsay Duncan e Michael Maloney (Albery, West End); Speed-the-Plow di David Mamet con Mark Strong, Patrick Marber e Kimberly Williams; Drummers di Simon Bennet e Some Explicit Polaroids di Mark Ravenhill (vincitore del Evening Standard Award per il miglior nuovo talento), entrambi diretti da Max Stafford-Clark per Out of Joint; Macbeth con Rufus Sewell (Queen’s, West End); A Swell PartyA Celebration of Cole Porter (Vaudeville, West End); Our Country’s Good di Timberlake Wertenbaker (Olivier Award per la miglior opera teatrale); Hysteria (Olivier Award per la miglior commedia); e un adattamento del romanzo di Sue Townsend The Queen and I, che è stata la produzione inaugurale di Out of Joint. Con Two’s Company: StaircaseA Day By The SeaThe Fifth Column e Bodies (Southwark Playhouse), Go Bang Your Tambourine (Finborough).

Ha portato in Nord America produzioni di Broadway come The Seagull con Carey Mulligan, Kristin Scott Thomas e Peter Sarsgaard e American Buffalo con John Leguizamo, Backbeat diretto da David Leveaux (Royal Alexandra, Toronto/Ahmanson, Los Angeles), tour internazionali tra cui The Last Confession con David Suchet e Our Country’s Good, la produzione originale di Broadway nominata ai Tony e il revival di Out of Joint nel West End e a Toronto.



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