lunedì 8 aprile 2019

miart 2019 5 – 7 aprile 2019 VIP preview e vernissage su invito: 4 aprile 2019 fieramilanocity, padiglione 3, gate 5 Milano Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano

Il fondo di acquisizione è destinato ad opere che vanno ad arricchire la collezione di Fondazione Fiera Milano per un valore di 100.000 Euro.

La giuria - composta da Giovanni Gorno Tempini, Presidente, Fondazione Fiera Milano (Presidente di Giuria); Sarah Cosulich, Direttore Artistico, La Quadriennale di Roma; Matthias Mühling, Direttore, Lenbachhaus, Monaco di Baviera; Ernestine White, Direttrice, William Humphreys Art Gallery, Kimberley - ha selezionato le opere dei seguenti artisti: 

Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna) – Tiziana Di Caro, Napoli
Benni Bosetto – ADA, Roma 
Simon Fujiwara – Dvir Gallery, Bruxelles - Tel Aviv
Francesco Gennari – Antoine Levi, Parigi
Frances Goodman – SMAC, Città del Capo - Johannesburg - Stellenbosch
Tina Lechner – Hubert Winter, Vienna
Franco Mazzucchelli – Chertlüdde, Berlino
Vasilis Papageorgiou – UNA, Piacenza
Francesco Pedraglio – Norma Mangione, Torino
Cinzia Ruggeri – Campoli Presti, Londra - Parigi
Ignacio Uriarte – gaep | Estwards Prospectus, Bucarest



Premio Rotary Club Milano Brera per l'Arte Contemporanea e i Giovani Artisti
Il premio, giunto alla sua XI edizione, è stato istituito nel 2008 come primo riconoscimento nel contesto di miart. Esso consiste nell'acquisizione di un'opera di un artista emergente o mid-career da donarsi a un'istituzione museale milanese.

Dopo un'attenta analisi la giuria - composta da Laura Cherubini, Curatrice, Docente di Storia dell'Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Christian Marinotti, Editore, Docente di Storia dell'Arte, Politecnico di Milano e ideatore del premio; Bartolomeo Pietromarchi, Direttore, MAXXI Arte, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma - ha deciso di conferire all'unanimità il premio a June Crespo per la scultura Instruments and fetishes presentata dalla galleria P420 di Bologna, con la seguente motivazione:

"L'artista si è dedicata particolarmente ad indagare il tema del corpo femminile, assumendo il linguaggio classico della scultura in bronzo e rinnovandolo profondamente sia dal punto di vista della tecnica che da quello dell'iconografia, in un ribaltamento delle convenzioni."

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