lunedì 1 giugno 2020

Sipo, al via la stagione Strigoli e Radicchio da Taglio di Romagna




SIPO è lieta di comunicare che è ripartita la stagione degli strigoli in vassoio da gr.80 che saranno disponibili a partire da ordini del 03 giugno 2020. Inoltre, c’è una nuova entrata nella propria offerta assortimentale il Radicchio da Taglio in vassoio da gr. 150.
Le coltivazioni sono localizzate a nelle province di Rimini e Forlì-Cesena.
Gli strigoli sono un’erba spontanea, commestibile e perenne che cresce in lungo e in largo su tutto lo Stivale e si possono raccogliere soprattutto su terreni calcarei poco fertili e non eccessivamente inerbiti. Il nome strigoli o stridoli deriva dal fatto che quando vengono stretti tra le dita, i fusti di questa pianta, emettono un particolare stridio, rumore prodotto dall’attrito dello sfregamento delle parti vegetali della pianta.
Questa erba conosciuta fin dai tempi antichissimi per il buon sapore e le interessanti proprietà nutritive e medicinali. Ha un buon contenuto di Vitamina C, un’elevata quantità di sali minerali e fenoli, composti antiossidanti utile alla salute.
Con gli strigoli si possono preparare ottimi sughi per condire primi, oppure fare delle frittatine o saltati in padella, fino a preparare un ottimo pesto.
Molto noti in Veneto e dintorni con il nome di “Radicchi Carletti”.
Il Radicchio da taglio è una tipica verdura a foglia della tradizione contadina italiana. È caratterizzata da foglie strette e lanceolate, lisce e con margine intero, arrotondate all’apice. Il suo sapore è amarognolo e va mangiata cruda, tagliata a foglie sottilissime. Contiene abbondanti quantità di vitamina C – acido ascorbico – ma anche di retinolo equivalenti – pro-vit. A, tipo carotenoidi, ha anche molta acquafibre alimentari e minerali – soprattutto potassio.
Il radicchio si può mangiare crudo e cotto. Si possono mangiare da soli, come contorno, o utilizzare come ingrediente per ricette elaborate come sughi per i primi piatti, risotti, contorni gratinati al formaggio ecc.
La varietà più diffusa e conosciuta è la Spadona, ed infatti è chiamato anche “Cicorino Spadone”.
Da ottobre circa la coltivazione sarà localizzata nella Piana del Sele in provincia di Salerno.
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