| “Ritmo Verticale”: il manifesto per una montagna in evoluzione Infine, la relazione 2025 di ANEF si è conclusa con un vero e proprio manifesto programmatico, illustrato dalla Presidente Valeria Ghezzi, che ha voluto tracciare la visione di una montagna italiana sempre più evoluta, sostenibile e consapevole. Al centro del documento alcune parole chiave che definiscono i valori fondanti del “sistema montagna” del futuro. La prima è rispetto: «Perché dove c’è rispetto non c’è distruzione, ma spazio per tutti: equilibrio tra ospiti e residenti, capacità di adattarsi e valorizzare il territorio senza snaturarlo». Segue comunità, intesa come luogo di tradizioni vive e ritmi autentici: «La montagna è culla di comunità che vogliono conservare la propria identità senza rinunciare al comfort e alla tecnologia, strumenti capaci di trasformare questi valori in benessere diffuso, anche per chi arriva da ospite». Tra i concetti cardine anche continuità e trasformazione: «Gli investimenti sono parte essenziale della nostra quotidianità, e non solo per i turisti. La tecnologia, se usata con equilibrio, consente di vivere e lavorare in montagna, garantendo sviluppo e sostenibilità». Un esempio virtuoso è la Funivia delle Mele del Consorzio Melinda, che unisce tecnologia funiviaria e agricoltura riducendo drasticamente le emissioni: un modello concreto di sostenibilità ESG e di innovazione radicata nel territorio. Ghezzi ha poi richiamato i valori di solidarietà e connessione: «La solidarietà è vitale per territori dove l’isolamento è stato a lungo una sfida. La connessione, tecnologica e sociale, è la chiave per garantire sicurezza, dialogo e per ricostruire un legame umano forte tra passato, presente e futuro. È anche la base per coinvolgere i giovani e invitarli a tornare a vivere la montagna». A questi si aggiungono cura e sicurezza: «Cura verso l’ospite e verso le infrastrutture, per noi prima garanzia di sicurezza. Ma sicurezza è anche una percezione, un senso di tranquillità che vogliamo trasmettere a chi arriva in alta quota e si apre all’immensità del paesaggio». Infine, responsabilità e semplicità, due valori che per ANEF devono camminare insieme: «La semplicità non è contraria alla tecnologia, ma ne rappresenta la forma più evoluta: quella che migliora la vita e rispetta l’ambiente senza invaderlo». Parole che, ha sottolineato Ghezzi, «non sono slogan, ma rappresentano la vita quotidiana delle “terre alte”. L’importante è crederci fino in fondo, e che ciascuno faccia la propria parte per costruire una montagna dal futuro sempre più solido, consapevole ed evoluto». |
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