Due Cru in tiratura limitata, nati dall’incontro fra una terra ricca di sfumature e le anime gentili che la vivono. Con "16 File" e "30 File", il Cabernet Franc conferma il suo ruolo d’eccellenza per Ampeleia: vini che nascono dal dialogo attivo con il territorio, dal lavoro preciso tra i filari e dalla volontà di sperimentare, oggi presentati in una veste nuova che segna un passo avanti nel percorso della cantina toscana.
Roccatederighi (GR), 15 ottobre 2025 – Alcuni cercano di piegare la terra alla propria volontà, altri scelgono di collaborare con lei, di ascoltarla, di divertirsi tra i filari. Ampeleia appartiene a questa seconda categoria e oggi lo dimostra con i nuovi Cru di Cabernet Franc "16 File" e "30 File", nati nella vigna La Rocca a 550 metri d’altitudine, nel cuore gentile e autentico delle Colline Metallifere.
Tra i filari, anno dopo anno, il vignaiolo Marco Tait ha colto piccole differenze: il portamento dei germogli, il gusto degli acini, le erbe spontanee sotto le viti. Segnali di una identità propria che meritava di emergere. Così la scelta di vinificare separatamente. Il risultato? Due vini che parlano la stessa lingua, ma con accenti diversi: «distinti ma complementari, che riflettono con precisione le caratteristiche dei suoli da cui provengono.» racconta Marco Tait. «Uno più sottile ed elegante, quasi sensuale; l’altro più materico, con una presenza più ampia al palato: note mediterranee, frutto scuro, una trama più stratificata. Entrambi mantengono le impronte di freschezza e finezza tipiche del Cabernet Franc a Roccatederighi, restituendo due interpretazioni autentiche del nostro territorio.»
Prodotti in tiratura limitata – meno di 1500 bottiglie complessive – i Cru mostrano la ricchezza del terroir di Ampeleia, l'umiltà e l'ambizione della cantina toscana. Qui, maturità ed eccellenza si esprimono anche con la capacità di ascoltare, collaborare e creare vini sorprendenti con leggerezza e gioia.
Con "16 File" e "30 File" i Cabernet Franc in purezza di Ampeleia diventano quattro: i Cru vanno infatti ad affiancare “Cabernet Franc”, da vigne con maggiore presenza di argilla nel suolo, e il portabandiera “Ampeleia”. Tutti questi monovarietali provengono dagli 8 ettari dedicati a questa uva: un cammino che si compone filare dopo filare, annata dopo annata. A guidare ogni passo, la stessa filosofia gentile di sempre.
Fare vino per Ampeleia è questo: un atto consapevole, un modo eroico e appassionato di restituire al bicchiere tutta l’autenticità di un territorio ancora incontaminato, sorprendente e selvaggio.
Nessun commento:
Posta un commento