Un sito
moderno e intuitivo, una vetrina online capace di accompagnare i
visitatori alla scoperta delle principali caratteristiche della filiera
francese, contenuti che divulgano gli elementi chiave della campagna:
allevamenti responsabili; massima attenzione e
cura alla trasformazione del prodotto; proposta di una carne tenera e
gustosa. Questi gli elementi caratterizzanti il nuovo sito web
ufficialmente on line da giugno dedicato alla filiera della carne bovina
francese:
www.carnebovinafrancese.it
Pensato
per dialogare principalmente con un target B2B, il sito rispecchia i
valori comuni a tutta la filiera: la passione e l’impegno che ogni
attore
mette tutti i giorni nel proprio lavoro, dai quali ne deriva lo slogan
stesso della campagna
“La nostra passione, il nostro impegno”.
Nata su iniziativa di
Interbev - Associazione interprofessionale francese del bestiame e delle carni
– la campagna ha l’obiettivo di valorizzare in Italia l’immagine
dell’intera filiera bovina francese, dando voce a tutti gli operatori
che ne fanno parte.
Se
la Francia vanta circa 22 razze bovine, di cui 10 razze da carne, lo
deve in parte all’incredibile diversità dei suoi territori. I verdi
prati della
Normandia o gli altipiani ventosi dell'Aubrac, i pascoli dei Pirenei o
il “bocage” del Limosino, tutti si distinguono per avere un sottosuolo,
un rilievo, un clima, o un ambiente particolare. Ma oltre ai vantaggi
della natura che rende la Francia il primo
allevamento di razze nutrici in Europa, è anche e soprattutto l'impegno
di tutta la filiera che contribuisce attivamente alla reputazione della
produzione bovina francese. Uomini e donne appassionati che, ogni
giorno, lavorano con orgoglio per l'eccellenza
del gusto. Una qualità che nasce dall’allevamento, dove il rispetto
dell’animale e un’alimentazione naturale sono centrali, fino al processo
di trasformazione, caratterizzato da una sicurezza irreprensibile e un
know how unico.
Il
nuovo progetto web riflette nella sua struttura i temi centrali su cui
si articola la campagna stessa proponendo agli utenti tre aree tematiche
principali:
allevamento, trasformazione e prodotto.
Allevamento.
Con un patrimonio bovino di 18,9 milioni di capi, la Francia
è il primo produttore di carne bovina in Europa. Ma la particolarità
consiste nelle dimensioni ridotte delle aziende: 60 vacche in media.
Allevamenti a misura d’uomo, spesso familiari, storicamente diffusi in
tutto il territorio in aree in cui la crescita
dell’erba e del foraggio beneficia di piogge regolari.
Dal
1990 ormoni e farine animali sono stati banditi e l’alimentazione dei
bovini è composta esclusivamente da vegetali e integratori minerali.
Inoltre, l'alimentazione del bestiame è autonoma, dato che al 90% viene
prodotta in fattoria.
Trasformazione.
Se c’è una fase poi in cui il rigore professionale assume
tutto il suo significato, è quella della trasformazione. Un processo
incentrato sul benessere animale e sulle buone pratiche, garanzie di
qualità per i consumatori. Come richiesto dalla normativa europea, ogni
fase del processo è monitorata dai servizi veterinari
e vengono realizzate guide di buone pratiche in collaborazione con lo
Stato e le associazioni di protezione animale. Inoltre, vengono nominati
dei Responsabili della Protezione Animale (RPA) presso il macello. Ed è
proprio grazie al lavoro accurato che contraddistingue
queste fasi che è possibile portare in tavola un prodotto di qualità.
Prodotto.
Ciò che rende saporito ogni pezzo di carne bovina francese è
in parte la cottura e la preparazione ma molto lo si deve al suo taglio
così particolare capace di esaltare pienamente il carattere unico di
ogni muscolo, per rendere appieno il suo potenziale e ottenere un
risultato ineguagliabile in termini di sapore e tenerezza
della carne. Non a caso il know-how francese in materia di taglio è
riconosciuto in tutto il mondo!
Per
andare più lontano e rispondere al meglio alle aspettative dei
consumatori, INTERBEV si è impegnata in un’iniziativa collettiva di
responsabilità
sociale a lungo termine. Il PATTO per un impegno sociale è quindi nato,
regolato dalla norma internazionale ISO 26 000.
La
vocazione del PATTO? Strutturare i diversi avanzamenti della filiera e
fornire delle garanzie sull’evoluzione delle pratiche in materia
di:
- Tutela dell’ambiente e dei territori
- Benessere, protezione e salute degli animali
- Qualità dell’alimentazione, nutrizione
- Rispetto dei dipendenti, miglioramento della qualità di vita lavorativa e prevenzione dei rischi
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