40 cantine in passerella
sabato 20 e domenica 21 luglio dalle 17 alle 24 a Mel, uno dei Borghi più belli
d’Italia. Due serate-evento con degustazioni guidate, talk show, enoteche,
banchi d’assaggio e un’area food con i prodotti a km 0 delle Dolomiti
Belluno, 15 luglio 2019_Quaranta cantine, due
enoteche e un’area food con le eccellenze a km 0 delle Dolomiti. E’ stata
presentata venerdì mattina, nella Sala Affreschi di Palazzo Piloni, sede
dell’amministrazione provinciale di Belluno, “All’Ombra del Borgo”,
prima edizione della manifestazione dedicata al mondo del vino (ombra nel
dialetto locale significa bicchiere di vino) in programma sabato 20 e
domenica 21 luglio nel nuovo comune di Borgo Valbelluna (BL).
Nella splendida cornice della medioevale piazza centrale di
Mel, entrata a far parte nel 2018 dei Borghi più belli d’Italia, si
alterneranno personaggi di spicco del settore vitivinicolo con focus,
all’interno di due talk show che si svolgeranno sabato e
domenica dalle 18.00 alle 19.30, sulle prospettive e sulle strategie di
azione per avviare la cultura enoica e la vitivinicoltura di qualità e
sull’utilizzo dei vitigni resistenti che interpretano al meglio proprio
la filosofia della sostenibilità, alla base del rilancio della viticoltura
bellunese. La kermesse è organizzata dalla Pro Loco Zumellese e Vinoway
Italia, in collaborazione con Ais Belluno, Piwi Veneto, Confraternita del
Formaggio Piave, Associazione Mele a Mel - La Fiorita, Consorzio Sinistra
Piave, Consorzio Coste del Feltrino e il patrocinio del Comune di Borgo
Valbelluna.
Un viaggio nel gusto, calice alla mano, per conoscere le
tipicità e le eccellenze dei terroir bellunesi e italiani, scoprire vitigni
autoctoni locali come la Pavana e la Bianchetta, vini rari e ricercati
con produzioni di poche migliaia di bottiglie, da viticoltura eroica, di
montagna, di mare, di collina e di piccole realtà emergenti gestite da giovani
vignaioli bellunesi. In degustazione vini bianchi e rossi, macerati,
passiti e spumanti da metodo classico.
Una sorta di grande cantina con due enoteche, aperte dalle
17.00 alle 24.00 con produttori e sommelier ai banchi d’assaggio, e due
degustazioni guidate, una dedicata ai vini Piwi sabato dalle
19.30 alle 21.00, e una ai grandi vini italiani domenica dalle 19.30
alle 21.00 premiati alla Vinoway Wine Selection 2019 con le migliori
produzioni delle aziende italiane tra cui Barolo, Sforzato di Valtellina,
Lagrein, Primitivo di Manduria, Fiano e Sauvignon. E poi spettacoli
musicali con gruppi jazz in collaborazione con i maestri della Scuola di
Musica Arte Nuova sia sabato che domenica dalle 21.00. Infine un’area food con
i prodotti del territorio tra cui i formaggi come il Piave Dop e
un erborinato, le confetture locali in abbinamento, i salumi
bellunesi, i prodotti da forno, dolci sfiziosità artigianali
e il sidro di mele della Valbelluna.
«Questo evento nasce per creare sinergie, sviluppare le
grandi potenzialità inespresse a livello agricolo e turistico e colmare il gap
comunicativo necessario per promuovere, con un’unica voce corale, tutto il
comparto enogastronomico della provincia di Belluno», ha spiegato Alessandro
Ren, vicepresidente di Vinoway Italia, associazione con sede a Mel che
organizza eventi in tutta Italia per far conoscere l’inestimabile patrimonio di
eccellenze vitivinicole e di tipicità locali, simbolo e orgoglio del Belpaese.
Ma si può fare vitivinicoltura di qualità nel Bellunese? «Di
sicuro le varietà resistenti sono una soluzione e un’opportunità per la
provincia di Belluno - ha dichiarato Nicola Biasi, uno dei giovani enologi
più apprezzati del panorama nazionale (nel 2015 si è aggiudicato il premio
Next in Wine dei Preparatori d’Uva Simonit & Sirch) - dove la viticoltura è
abbastanza difficile per due motivi: principalmente per le condizioni
climatiche perché piove molto e quindi la gestione della difesa dalle malattie
diventerebbe onerosa sia in termini economici che ambientali; l’altro problema
è che l’uva fa abbastanza fatica a maturare. Le varietà resistenti sono
"tendenzialmente" più precoci, servono meno trattamenti e, arrivando
facilmente a maturazione, danno vini di qualità».
«Piwi - ha continuato Alex Limana, produttore di Mel
- significa "vitigni resistenti alle crittogame". Queste tipologie
innovative di vite sono rinomate per la loro resistenza alle malattie funginee,
che permette un minor numero di trattamenti e dunque minor impatto per
l’ambiente a livello atmosferico e naturale. Esse offrono una soluzione a chi
tende la mano ad una viticoltura naturale, biologica, sostenibile e libera da
interventi fitosanitari: una viticoltura senza chimica ed un terreno sgravato
dagli innumerevoli passaggi dei trattori nei filari per effettuare la copertura
fitosanitaria, che comportano a loro volta inquinamento atmosferico e
compattamento del terreno. Questa la testimonianza che oggi fare agricoltura
biologica, naturale, senza chimica e sostenibile, non è più un sogno, bensì
"la realtà Piwi"».
Per l’acquisto dei biglietti consultare il sito: https://www.allombradelborgo.it/
Nessun commento:
Posta un commento