lunedì 20 ottobre 2025

Tenuta Secolo IX La cantina che conserva la tradizione millenaria del Moscatello di Castiglione a Casauria (Pe)

 


Tenuta Secolo IX non è solo una cantina, ma una vera e propria testimonianza vivente di un territorio che, da secoli, racconta storie di passione, arte e natura.

Un impegno nel riportare in bottiglia il Moscatello di Castiglione a Casauria, così da preservare le antiche uve e il legame profondo l’abbazia di San Clemente

 

Nel cuore della regione Abruzzo, tra i borghi storici di Castiglione a Casauria e Tocco da Casauria, sorge la Tenuta Secolo IX, una realtà vitivinicola che affonda le radici in un territorio ricco di storia, cultura e tradizione. I suoi vigneti si estendono su 22 ettari, ai piedi del Monte Morrone, a est delle suggestive Gole di Tre Monti, una zona che beneficia di condizioni pedoclimatiche uniche. L’area è caratterizzata da un mosaico di venti mattutini e serali che, alternandosi a giornate calde e cieli sereni, regalano notti fresche e asciutte. Queste condizioni, combinate con terreni calcareo-argillosi, donano ai vini una personalità inimitabile, apprezzata in tutto il mondo.

 

Il legame con l’abbazia di San Clemente e il Moscatello

Un simbolo fondamentale per la Tenuta Secolo IX è l’Abbazia di San Clemente a Casauria, risalente all'871 d.C., che ha avuto un ruolo determinante nella cultura e nello sviluppo del territorio. Questa abbazia, oggi monumento nazionale, descritta dal D’Annunzio come uno dei monumenti italiani più belli, fu un centro di aggregazione e di progresso. I monaci, che nei secoli si sono succeduti all’interno delle sue mura, sono stati i primi a produrre il Moscatello, un vino pregiato che donavano ai papi. Tenuta Secolo IX ha scelto di onorare questo legame con la storia reinterpretando la tradizione enologica e prendere come nome il secolo di fondazione della stessa abbazia, per l’appunto il IX. Oggi, proprio il Moscatello è un fiore all’occhiello della produzione della cantina, ottenuto da uva Moscato di Castiglione, biotipo ‘casauriense’, uno dei più antichi vitigni autoctoni d’Abruzzo.

 

 

 

Una nuova generazione di produttori

La Tenuta Secolo IX è la testimonianza di come la maestria artigianale e la sapienza dei vignaioli storici siano state tramandate di generazione in generazione, fino a dare vita a una nuova realtà vitivinicola che celebra l’autenticità delle tradizioni. Ogni bottiglia racconta una storia d’impegno, ricerca e dedizione, che si traduce in un prodotto genuino e distintivo. La cantina fonde le tradizioni viticole con le tecnologie moderne, scegliendo metodi di vinificazione che rispettano l’identità delle uve e del territorio, per esaltare le caratteristiche uniche del vino. La responsabilità sociale, il rispetto per la natura e la cura per ogni dettaglio fanno di Tenuta Secolo IX una cantina attenta al futuro, ma sempre fedele alle proprie radici storiche.

 

Alla scoperta del Moscatello

Il Moscatello è il vino che racchiude l'anima più autentica di queste terre, un nettare profumato e soave che nasce da un’uva di qualità eccelsa. I piccoli acini dei grappoli, di un oro che sfiora l’ambra, sono la base di un vino che già negli antichi tempi era ricercato e apprezzato, tanto da diventare uno dei tesori più pregiati del territorio. La sua fama risale all'epoca romana, quando il Moscatello veniva coltivato con tale successo da diventare una delle risorse principali per l'economia locale. L'eccellenza di questo vitigno attirò importanti famiglie, in particolare romane, che giunsero da lontano per stabilirsi proprio nella terra del Moscatello. La sua storia, però, è solo all'inizio di tanti racconti che lo riguardano e delle leggende che lo hanno reso protagonista.

 

Una leggenda di salvezza e tradizione

Secondo la tradizione, fu San Felice a salvare il suo vescovo somministrandogli alcune gocce di Moscatello, un gesto che divenne simbolo di protezione e guarigione. Così, per secoli, i frati dell'abbazia di San Clemente hanno promosso la coltivazione e la produzione di questo pregiato vino, tanto da farne dono ai papi. Ma il Moscatello non era solo una bevanda per i nobili: anche il popolo ne trae giovamento, considerandolo un bene raro da condividere nelle occasioni più importanti.

 

Il vino della tradizione popolare… anche a tavola

Un perfetto esempio dell'importanza del Moscatello nella cultura locale è rappresentato dalle ciambelle di San Biagio, un dolce tipico di Castiglione a Casauria. Questa prelibatezza, che affonda le sue radici in una ricetta antica e semplice, acquisisce il suo aroma e sapore unici solo se intinta nel prezioso vino dolce e passito. È così che il Moscatello non solo continua a essere un simbolo di qualità, ma anche un legame profondo con le tradizioni più autentiche e gustose di queste terre.

 

I vini della Tenuta Secolo IX

  • Colline Pescaresi IGT Moscatello Passito

Il lento appassimento su pianta delle uve e le moderne tecniche di vinificazione danno vita a un vino dolce dal colore dorato intenso, con note di albicocca secca, fichi, cedro e zenzero. Al palato è ricco, persistente, fresco e armonico.

Abbinamenti gastronomici: ideale con formaggi erborinati, pasticceria secca e al cioccolato.

 

  • Colline Pescaresi IGT Bianco Fonte Grotta

Una vendemmia di uve Moscatello, selezionate di notte e vinificate con un processo speciale danno vita a questo Bianco. Il risultato è un vino dai profumi floreali e fruttati, con una beva fresca, dinamica e suadente. Un sorso che evoca sensazioni romantiche, ricco di intensi e delicati aromi.

Abbinamenti gastronomici: ideale con antipasti di mare, crostacei crudi o al vapore e piatti di pesce delicati, ma anche con piatti vegetariani.

 

  • Montepulciano d’Abruzzo DOC Fioravante

Nasce da uve di Montepulciano 100%, raccolte a mano in piccole cassette per preservare la loro integrità. La vinificazione accurata e la lunga maturazione in barrique conferiscono al vino una struttura elegante e un carattere unico. Di colore rosso rubino intenso con riflessi granata, al naso si percepiscono profumi di confettura, spezie e note balsamiche. Al palato è pieno, morbido, vellutato e persistente.

Abbinamenti gastronomici: ottimo con primi piatti saporiti, carni alla brace, brasati, selvaggina e formaggi stagionati.

 

  • Pecorino Colline Pescaresi IGT Bianco Tre Massi

Uve Pecorino al 100%, una varietà autoctona che si adatta perfettamente ai suoli e al clima pedemontano, con produzioni limitate per ceppo che accentuano la sua mineralità. L’affinamento sulle fecce fini ne esalta la succosità gustativa. Il vino ha un colore paglierino con riflessi verdognoli e un gusto fresco e croccante. Al naso si percepiscono note di frutta a polpa bianca, miele di acacia, erbe fresche e un leggero sentore balsamico.

Abbinamenti gastronomici: perfetto con piatti di pesce, primi, fritture, carni bianche e zuppe.

 

  • Montepulciano d’Abruzzo DOC

I filari di Montepulciano si distendono ai piedi della Majella, su terreni ricchi e un clima segnato da forti escursioni termiche che conferiscono al vino un carattere unico. Il suo equilibrio tra struttura e finezza, con una beva succosa e una decisa acidità, si esprime in un rosso rubino intenso, con profumi di frutta rossa matura e prugna. Al palato è pieno, morbido, persistente e dinamico.

Abbinamenti gastronomici: ottimo con primi piatti al ragù, carni rosse grigliate o arrosto e formaggi a media stagionatura.

 

  • Cerasuolo d’Abruzzo DOC

Il Rosato è una tradizionale espressione della viticoltura abruzzese. Le uve di Montepulciano, raccolte a mano per mantenere alta l’acidità, sono pressate delicatamente per ottenere solo il mosto fiore. La fermentazione a bassa temperatura ne conserva freschezza e struttura, risultando in un rosato di facile beva ma corposo.

Abbinamenti gastronomici: ideale con brodetto di pesce, guazzetti di mare, salumi, carni bianche in umido e formaggi a media stagionatura.

 

 

  • Colline Pescaresi Bianco IGT Fonte Fiorita

Dalla selezione delle migliori uve di Moscatello nasce un vino fresco, allegro e dalla beva piacevole e intrigante. Di colore giallo paglierino, al naso sprigiona note di frutta tropicale. Al palato è fresco, sapido, con una giusta persistenza.

Abbinamenti gastronomici: da provare con antipasti di mare e montagna, taglieri di salumi, carni bianche e formaggi freschi o di media stagionatura.


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