Terre europee dell'asparago.
Marzo aprile e maggio: è tempo di asparagi.
“Grandi Storie di Piccoli Borghi” mette insieme alcune realtà territoriali per far conoscere, attraverso l’asparago, le caratteristiche storiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche dei territori medesimi.
L’iniziativa prende il via dall'Istria croata, per presentare e degustare l’asparago selvatico istriano di Buie, Cittanova, Umago e Verteneglio.
Il percorso di informazione prevede poi uno stage televisivo a Negrisia di Ponte di Piave. Si intende valorizzare l’asparago bianco di Cimadolmo.”La denominazione ‘Asparago Bianco di Cimadolmo’ è riservata ai turioni di asparago che rispondono alle condizioni e ai requisiti previsti nel disciplinare.
In particolare è ben delimitata la zona di produzione, comprendente alcuni comuni del Trevigiano sulla riva sinistra del Piave, un territorio caratterizzato fino a pochi decenni fa dalle frequenti alluvioni del fiume.
Oggi di quei tempi resta solo il ricordo, e queste campagne hanno assunto l’aspetto e la redditività della migliore terra veneta. La coltivazione dell’asparago bianco trova qui fertile e disponibile accoglienza proprio nel limo lasciato dalle diversioni del corso del Piave; sono infatti idonei a questa coltura i terreni sabbiosi, di origine alluvionale, permeabili ed accuratamente drenati. Anche il clima temperato-umido di questa zona è ideale, con primavere molto piovose che garantiscono una rapida crescita dei turioni.
L’asparago di Cimadolmo si presenta di colore totalmente bianco, senza sfumature verdi neppure sulla punta; inoltre dev’essere intero, esente da ammaccature ed impurità, privo d’umidità eccessiva e odore o sapore estraneo. Molto importante l’etichettatura, dove la designazione dell’IGP attesta la garanzia del prodotto e della zona di provenienza. Gli asparagi coltivati nel comune di Cimadolmo possono inoltre essere designati con la menzione aggiuntiva ‘Piave’.”
Tezze è stata inserita nella rete dei Borghi Europei del gusto. L’origine del nome è probabilmente da far risalire all’antica denominazione dei fienili, le tiede appunto. La chiesa parrocchiale di San Francesco risale al 1634 (anno della consacrazione) e fu ampliata nel 1762, come riportato dalla lapide apposta sulla facciata esterna.
Da segnalare il caratteristico e pittoresco Borgo Malanotte, nonché la bella villa Zacchi. Interessante anche la presenza di una antica colonna di epoca romana, risalente probabilmente al V secolo d.C., rinvenuta e dissepolta ad opera di Pietro Antonio Malanotte nell’anno 1772.
Le altre iniziative comprese nelle Terre Europee dell'Asparago riguarderanno gli incontri di informazione in Toscana,Puglia e Alto Lazio. CAB Massari scrl di Conselice ospiterà l'incontro
con gli asparagi di Altedo.
Partner d'informazione del progetto le Officine Mingozzi di Bando d'Argenta, che operano nel settore
del pirodiserbo.
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