mercoledì 20 marzo 2019
MILANO WINE WEEK PUNTA ALL’INTERNAZIONALITÀ In occasione di ProWein, svelato a Düsseldorf il concept dell’edizione 2019 Düsseldorf,
In occasione di ProWein, ieri è stato presentato in anteprima il concept della seconda edizione della Milano Wine Week, in programma dal 6 al 13 ottobre 2019. Nell’elegante e moderno Hyatt Regency Hotel, l’evento ha riacceso i riflettori a livello internazionale sul settore vitivinicolo italiano, chiamando a raccolta stampa e stakeholder provenienti da tutto il mondo.
Il Salone internazionale del vino di Düsseldorf è stato il palcoscenico scelto per svelare i primi dettagli dell’edizione 2019 di una manifestazione che si annuncia anche quest’anno ricca di eventi e appuntamenti e che è entrata meritatamente nel calendario delle grandi settimane tematiche milanesi.
A fare gli onori di casa è stato Federico Gordini, fondatore e presidente di Milano Wine Week.
Insieme a lui sono intervenuti: Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche agricole alimentari,
forestali e del turismo; Carlo Maria Ferro, presidente ICE – Agenzia per la promozione
all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura,
Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia; Luciano Ferraro, caporedattore
centrale del Corriere della Sera; Silvana Ballotta, CEO di Business Strategies e coordinatrice
del Wine Business Forum; ed Helmut Köcher, Presidente e Fondatore del Merano WineFestival
e di The Wine unter. Ha inoltre portato i suoi saluti anche S.E. Luigi Mattiolo, Ambasciatore
d’Italia in Germania.
“Dopo il ‘battesimo’ dello scorso anno ci aspettiamo importanti cose da questa seconda edizione
della Milano Wine Week che, dopo aver rappresentato ‘la novità’, ha tutte le carte in regola
per aspirare ad affermarsi come appuntamento annuale per il settore vitivinicolo e rafforzare
quel turismo di qualità e di eccellenza a cui l’Italia deve aspirare. Il mio obiettivo è quello di
consolidare ulteriormente il brand Italia non solo in Germania, ma anche nel resto d’Europa
e soprattutto nei mercati emergenti, target privilegiato, quest’ultimo, del big player fieristico
tedesco. Anche quest’anno l’Italia al ProWein si conferma come il Paese con il maggior numero
di espositori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Dobbiamo andare avanti così, promuoverci
nelle più importanti vetrine estere e attrarre i buyer internazionali nel nostro Paese, far capire
loro come e da chi vengono prodotti i nostri vini, cosa rappresenta il prodotto vino, per la
nostra cultura, tutti sotto una sola bandiera, quella dell’Italia”, ha dichiarato il Ministro delle
Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio, nel corso della
presentazione di ieri sera.
“Il vino è uno dei settori più brillanti della nostra economia, che più di ogni altro prodotto
riesce a sintetizzare le culture, le tradizioni, i sapori dei territori italiani. Ho detto da subito che
era necessario un cambio di passo per compiere un salto di qualità. Le nostre imprese non
possono farlo da sole. Ecco perché sono qui a Düsseldorf a sostenere le aziende vitivinicole che
si presentano in Germania. È necessaria una nuova sinergia tra privati e istituzioni per portare
avanti una visione di promozione unitaria e autorevole, esplorare nuovi mercati, rispondere in
modo adeguato all’attuale domanda commerciale, stare al passo con i tempi”, ha concluso il
Ministro Centinaio.
La Milano Wine Week, negli intenti del fondatore e presidente Federico Gordini, già ideatore di
Bottiglie Aperte e Vivite, si presenta al pubblico con un linguaggio contemporaneo e inclusivo
come una piattaforma moderna di comunicazione enologica in grado di mettere a confronto
consorzi e produttori con le migliori realtà della città. Milano, per ciò che rappresenta oggi,
è dunque il luogo ideale per far crescere e consolidare la comunicazione del mondo del vino
in termini di innovazione e di avanguardia. “Vogliamo diffondere la cultura del vino e farlo
conoscere nella maniera più immediata possibile. Creare momenti di condivisione, convivialità ed
esperienze dirette che avvicinino il pubblico alle aziende e ai territori attraverso la viva voce dei
protagonisti, dei produttori, dei vigneron che ogni giorno si dedicano a realizzare un prodotto
unico e vivo”, ha affermato Gordini.
“Vogliamo accostare il mondo del vino ad altri settori di eccellenza, di cui Milano è capitale
indiscussa del Paese, per rafforzarne il messaggio. Portare il mondo del vino tra la gente non
significa abbassare il ‘tone of voice’, ma renderlo semplicemente meno tecnico, comunicando
nel modo giusto i propri valori e rendendo l’esperienza più emozionale”.
La scelta di Düsseldorf quale centro per lanciare la seconda edizione della MWW non è stata
casuale. “Nei giorni del ProWein la città tedesca raduna tutto il mondo internazionale del settore
e questo palcoscenico ci dà la possibilità unica e irripetibile di raccontare il nostro approccio,
tutto italiano, al mondo del vino. Düsseldorf è la città dove mostrare il nostro modo di fare
sistema, di presentarci uniti per rivolgere il nostro sguardo non solo all’Italia, ma al mondo intero.
E’ un percorso a tappe, un primo passo al quale ne seguiranno altri. Il prossimo appuntamento
sarà al Vinitaly dove proseguiremo nel nostro grande racconto”, ha concluso Gordini.
Un percorso iniziato nel 2018 e che quest’anno evidenzia senza dubbio una crescita in termini
di maggiore consapevolezza e attenzione per raccontare tutti gli aspetti di un mondo, come
quello del vino, tanto affascinante quanto complesso. Dopo lo straordinario successo della
prima edizione, che ha visto oltre 200 eventi in città tra degustazioni, “walk around tasting”,
cene, aperitivi, workshop, conferenze, talk e presentazioni di magazine e libri, più di 100.000
partecipanti, l’avvicendamento di oltre 200 relatori di fama nazionale e internazionale, oltre 50
eventi a Palazzo Bovara, solo per citare alcuni numeri, anche quest’anno la Milano Wine Week
sarà sempre di più un’occasione per raccontare e diffondere la cultura del vino attraverso
linguaggi propositivi, innovativi e internazionali capaci di parlare a un pubblico trasversale e
non solo agli addetti ai lavori.
Palazzo Bovara sarà ancora la “casa” della Milano Wine Week per questa otto giorni caratterizzata
da un palinsesto ricco di eventi distribuiti anche in location inedite della città. Locali, enoteche,
ristoranti saranno protagonisti di veri e propri distretti del vino. Un grand opening caratterizzerà
l’inizio della kermesse, preceduto da un brindisi inaugurale che punterà a superare il guinness
dei primati. La chiusura della settimana, infine, sarà scandita da un grande party finale.
Tra le novità va annoverata la partnership con il Merano WineFestival - uno dei festival “food &
wine” tra i più glamour, che si svolgerà a novembre 2019 - e il suo patron Helmut Köcher.
“E’ per me un onore e un piacere – ha dichiarato Köcher in quel di Düsseldorf - partecipare alla
presentazione della Milano Wine Week 2019, all’interno della quale The WineHunter e l’evento
più elegante d’Europa, il Merano WineFestival, saranno tra i protagonisti. In particolare, per la
prima volta a Milano sarà organizzata l’anteprima del Merano WineFestival 2019 con aziende
enogastronomiche di alto livello qualitativo selezionate da The WineHunter. In programma,
inoltre, la premiazione del WH Platinum Award. Si tratta dunque di un’interessante occasione
per conoscere in anteprima tutte le sfaccettature e le novità del 28° Merano WineFestival, in
scena dall’8 al 12 novembre. Saranno giorni molto intensi, ma ricchi di emozioni”.
Per la prima volta, inoltre, contestualmente alla Wine Week si svolgeranno dei tour guidati
che dalle Langhe alla Valpolicella, toccando la Lombardia, collegheranno 14 territori entro un
raggio di 90 minuti di distanza da Milano, diventando parte di una specifica offerta turistica
enogastronomica. Saranno studiati itinerari ad hoc alla scoperta dell’enogastronomia locale per
stimolare gli appassionati a conoscere la ricchezza del patrimonio territoriale oltre che le storie
e i prodotti di aziende d’eccellenza.
All’interno della manifestazione ritorna anche il Wine Business Forum, momento di informazione
sul vino italiano che coinvolge opinion leader del settore con lo scopo di confrontarsi su temi
specifici legati all’innovazione, alla comunicazione, all’internazionalizzazione e alla finanza.
“Il vino italiano è un prodotto sufficientemente maturo per competere ad alto livello sui mercati
internazionali. Le nostre esportazioni sono raddoppiate in pochi anni, ma è altrettanto vero che in
molti casi i competitor stanno facendo meglio di noi. Per vincere la sfida dell’internazionalizzazione
è necessaria una visione di medio e lungo termine e azioni di promozione credibili e autorevoli”,
sottolinea Silvana Ballotta, CEO di Business Strategies, società leader impegnata in percorsi
di sviluppo delle PMI sui mercati esteri nei settori dell’agroalimentare e del lusso. “Milano Wine
Week – prosegue Ballotta - va in questa direzione e, con la seconda edizione del Wine Business
Forum, ci diamo l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra imprese e istituzioni per creare un
modello di business in grado di far crescere il vino italiano nel mondo”.
Anche quest’anno si confermano “founding supporters” 7 aziende importanti del settore vinicolo
italiano, ognuna delle quali ha deciso di interpretare uno specifico filone tematico, che verrà
poi declinato in molteplici iniziative finalizzate ad avvicinare il pubblico al mondo del vino. Nel
dettaglio, Feudi di San Gregorio si concentrerà sul DESIGN, mentre Gruppo Lunelli con Cantine
Ferrari ha deciso di puntare sulla CREATIVITA’. Se Zonin1821 si focalizzerà sul tema YOUNG
TALENT, Guido Berlucchi si assocerà invece al TURISMO. Toccherà invece a Pasqua Vigneti
e Cantine esprimere al meglio la categoria NEW TREND, mentre Gruppo Santa Margherita si
affiancherà all’ARCHITETTURA e il Consorzio di Tutela del Franciacorta alla MODA.
Tra i partner istituzionali, invece, Regione Lombardia ha rinnovato il proprio sostegno decidendo
in particolare di accendere i riflettori sul tema TRADIZIONE E INNOVAZIONE con l’intento di
accompagnare i produttori di vino nella sfida dell’internazionalizzazione, sia a livello economico
che facendo da regia per iniziative di successo.
“Il vino lombardo è sempre più riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo e ogni anno fa registrare
il record di esportazioni”, ha detto Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e
Sistemi Verdi della Regione Lombardia durante la presentazione di Düsseldorf. “La Milano
Wine Week è un brand nuovo, ma già conosciuto e affermato. È una grande manifestazione del
vino nel cuore della città più internazionale e frizzante d’Italia, ossia Milano, e siamo convinti che
possa rappresentare una vetrina di alto livello per i nostri produttori”, ha concluso Rolfi.
Dopo l’anteprima in terra tedesca, il palinsesto della “settimana del vino” milanese sarà svelato
da qui alla manifestazione in diversi appuntamenti, a cominciare dalla presentazione che si
terrà lunedì 8 aprile, alle ore 14.30, al Vinitaly, presso il Padiglione Lombardia. Certo è che
Milano Wine Week intende confermarsi come un grande momento di riflessione per un mondo,
quale appunto quello del vino, che vuole superare le divisioni e puntare a essere sempre più
competitivo a livello internazionale.
I FOUNDING SUPPORTERS
Consorzio di Tutela del Franciacorta
Situata nel cuore della Lombardia, la Franciacorta si affaccia sulle sponde del Lago d’Iseo e
vanta un prezioso patrimonio culturale, storico e naturale, disseminato in splendide cornici
verdeggianti. Non solo un vino, ma anche un territorio tutto da scoprire, a meno di un’ora da
Milano, la capitale della MODA italiana. “La naturale affinità tra Franciacorta e il mondo fashion
– afferma Silvano Brescianini, presidente del Consorzio - non è legata solo alla vicinanza
geografica, ma trova piena espressione nella cura per il dettaglio, l’eleganza e l’artigianalità
simbolo di questi due mondi, all’apparenza distanti, ma che parlano nel linguaggio comune
dell’eccellenza. Franciacorta vanta, non a caso, una partnership quasi decennale con Camera
Nazionale della Moda Italiana con cui collabora a supporto della creatività italiana e della
sostenibilità, tema da sempre molto caro anche ai produttori franciacortini”.
Con oltre il 65% dei vigneti a conduzione biologica, la Franciacorta è infatti una delle prime
denominazioni a livello internazionale per quota di viticoltura bio. Questa tendenza è in
continuo aumento, di pari passo con la sensibilità delle aziende che si impegnano ogni giorno,
con costanza, nello sforzo di dare un significato più ampio alla qualità del proprio vino, che non
deve essere intesa solo come qualità organolettica, ma anche come qualità etica.
Feudi di San Gregorio
“Ambasciatrice” del DESIGN, Feudi di San Gregorio si è affidata al genio creativo di Fabio
Novembre per sviluppare la nuova frontiera del progetto DUBL e dar vita a DUBL ESSE, la
bottiglia in edizione limitata ideata dal designer di fama mondiale.
Per DUBL ESSE Fabio ha immaginato un oggetto in cui ricerca estetica minimalista e poetica
metafisica si incontrino seguendo, come di consueto nella testa del designer, una fitta rete di
riferimenti, relazioni, connessioni e somiglianze che è “fonte di vita e di ispirazione continua”.
Le icone dei santi hanno “costellato la sua infanzia e colonizzato la sua testa”, come ama spesso
dire lui stesso. Ed è proprio a un santo, Papa Gregorio Magno, che è intitolata la cantina di Feudi
di San Gregorio.
Non poteva che nascere da qui l’ispirazione del progetto del designer che da bambino
collezionava immagini sacre al posto delle figurine Panini.
La tiara papale con cui è sempre raffigurato il santo, detta anche triregno, ha colpito
l’immaginazione dell’artista divenendo la soluzione grafica di partenza per il design della
bottiglia: tre fasce che via via si restringono proprio come nella tiara del Papa.
Una delle più importanti visioni di Feudi di San Gregorio è credere che la nascita di un vino
abbia lo stesso processo creativo di un’opera d’arte.
L’amore e la passione nella cura delle piante, l’impegno nella raccolta dell’uva e la pazienza
nell’attesa che il vino sia maturo, fanno sì che ogni bottiglia esprima la sua personalità e diventi
un’opera d’arte.
“Nel Metodo Classico - dice Antonio Capaldo, presidente dell’azienda - il fattore uomo e il
savoir faire sono essenziali. Il territorio parla sempre attraverso i suoi vitigni, ma nel processo di
spumantizzazione l’uomo può giocare con la materia prima e, a pari qualità, fare la differenza
con la propria personalità. Per questo è fondamentale l’esperienza. Non ci sono scorciatoie per
spingerci oltre e iniziare a incrociare la conoscenza capillare del nostro territorio con l’esperienza
acquisita in cantina per trovare nuove sfumature di eleganza e sempre maggior precisione
espressiva”.
È con questo approccio che nascono le collaborazioni con grandi maestri e giovani di talento,
volte a continuare e far crescere la volontà di uno scambio continuo di conoscenza e creatività
fra il vino e l’arte. Gli stessi sentimenti ed emozioni conducono il percorso creativo di un artista,
che lo porta a realizzare una scultura, uno scatto fotografico, un quadro, un’installazione.
Gruppo Lunelli – Cantine Ferrari
Tra i partner vinicoli di MWW figura anche quest’anno il Gruppo Lunelli, che ha creduto da
subito nelle potenzialità dell’evento e in Milano quale capitale della creatività. E la CREATIVITÀ
è proprio l’asset su cui il Gruppo punta da sempre con i suoi brand, a partire da Cantine Ferrari,
che celebra l’arte di vivere italiana, passando per Bisol1542 che, grazie all’immediatezza
conviviale del Prosecco Superiore, rappresenta un gioioso piacere da condividere a livello
internazionale, per arrivare alle Tenute, dove il legame con la creatività si sublima nella cantina
disegnata da Arnaldo Pomodoro in Umbria, così come negli affreschi cinquecenteschi della
Villa Margon in Trentino. I loro vini, presenti nei migliori ristoranti del capoluogo lombardo, si
faranno ambasciatori glocal della bellezza assoluta e multiforme dell’Italia.
“Milano è sempre di più la capitale della creatività italiana contemporanea e il vino può essere
celebrato e raccontato come parte dello stile vita italiano di cui il Gruppo Lunelli vuole essere
ambasciatore”, dichiara l’amministratore delegato Matteo Lunelli.
“L’arte e la creatività sono valori importanti per tutti i nostri marchi con l’obiettivo costante di
esplorare il dialogo tra il Bello e il Buono. Mi piace sottolinearlo a pochi giorni dalla celebrazione
dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci che è un simbolo della capacità di unire arte e
scienza”.
Guido Berlucchi
Bissa anche Guido Berlucchi, che torna al fianco della MWW sottolineando il forte legame
esistente tra la Franciacorta e la comunicazione della cultura vitivinicola, che da sempre vede
Milano come bacino di ascolto prediletto. La vicinanza tra queste due realtà permette una
commistione unica, dove l’offerta della città, per eccellenza simbolo di design, moda e bellezza,
si arricchisce di un prezioso giardino vitato. E’ per questo motivo che la Guido Berlucchi ha
deciso di sostenere il tema del TURISMO, motore culturale e di sviluppo economico, diventando
ambasciatrice della promozione del suo territorio.
“Un evento nella città di Milano della portata di MWW è un’occasione imperdibile per mostrare
al mondo non solo la nostra realtà come cantina Guido Berlucchi o come Franciacorta, gemma
a un passo da Milano, ma il virtuosismo di tutto il panorama enologico Italiano”, afferma Cristina
Ziliani.
L’incremento del turismo meneghino, sia per motivi di svago che di lavoro, si riflette positivamente
nell’enoturismo della Franciacorta, segmento a sua volta trainante e sintomo dell’attenzione
crescente del consumatore per l’enogastronomia di qualità. Ed è proprio a questo consumatore
attento che si rivolgono la Guido Berlucchi e MWW, creando una rete di proposte in grado di
dimostrare la stessa cura e attenzione che la grande casa vitivinicola pone nei suoi Franciacorta.
Pasqua Vigneti e Cantine
L’innovazione è uno dei tratti che più caratterizza lo stile di vinificazione di Pasqua Vigneti
e Cantine. La cantina veronese coniuga 100 anni di storia con una profonda conoscenza del
mercato e una visione aperta sui nuovi TREND e i cambiamenti in atto.
“Fare le cose vecchie in modo nuovo: questa - commenta l’amministratore delegato Riccardo
Pasqua - è l’innovazione per Schumpeter. A noi piace vedere il cambiamento come un’opportunità,
non come una minaccia. Abbiamo radici così profonde, date dalla nostra storia di azienda di
quasi 100 anni, da consentirci di provare a cambiare quello che già facciamo e conosciamo, per
renderlo migliore o più vicino a dei desideri ancora inascoltati. Questo ci consente di cogliere
trend emergenti e cavalcarli, prima degli altri. Di pensare e innovare prima che il cambiamento
diventi consolidato. Per noi l’innovazione è partire da una profonda conoscenza delle regole,
agire su alcune di queste e, in alcuni casi, stravolgerle”.
Santa Margherita Gruppo Vinicolo
Anche Santa Margherita Gruppo Vinicolo è in prima linea nel supportare il percorso di crescita
del vino tra le eccellenze italiane che, anche attraverso Milano, sono state capaci di affacciarsi
con successo ai mercati internazionali.
“Santa Margherita Gruppo Vinicolo – dichiara il CEO Ettore Nicoletto - ha infatti scelto di
inaugurare proprio a Milano la sua seconda sede italiana, suggellando attraverso gli Uffici di
rappresentanza di via Durini, all’interno dello storico ‘Palazzo Durini’, il suo stretto legame con lo
spirito dinamico e creativo del capoluogo lombardo. Questo perché forse in nessun altro luogo
come Milano le aspettative di qualità sono altissime e la filosofia di vita è una sola: ricercare il
meglio. Da qui a supportare nuovi progetti e iniziative che diano risalto all’eccellenza enologica
nazionale su un palcoscenico che da decenni è sinonimo di avanguardia, lifestyle e innovazione,
e che ospita ogni anno kermesse di grande risonanza internazionale come la Fashion Week e la
Design Week, il passo è doveroso”.
Abbracciando quindi un “sistema” che coinvolge parallelamente molti settori noti del made in
Italy oltre al vino, come arte, moda e design, Santa Margherita Gruppo Vinicolo concentrerà
la propria attenzione sull’ARCHITETTURA. “Ci ha colpiti molto il cambiamento che Milano ha
avuto in questo ultimo decennio - spiega il CEO Ettore Nicoletto - dove all’architettura anni
Venti di Piazza Duca D’Aosta e della stazione Centrale e al fascino neoclassico dei famosi ‘Palazzi’
affacciati alle eleganti vie del centro, come Palazzo Reale, Palazzo Brera, Palazzo Serbelloni per
citarne solo alcuni, e ancora Palazzo Bovara – headquarter della Milano Wine Week – e Palazzo
Durini – scelto da Santa Margherita Gruppo Vinicolo come sua seconda sede italiana –, nel corso
di pochi anni si è andato ad affiancare uno degli Skyline più innovativi d’Europa, rappresentativo
dello stato dell’arte della più avanguardistica architettura, conferendo alla città un’identità e
un’immagine più internazionale, moderna e funzionale”.
Uno degli aspetti più affascinanti di Milano è dunque vedere storia e tradizione integrarsi alla
perfezione con tecnologia e innovazione, e questo è anche uno degli aspetti più affascinanti di
Santa Margherita Gruppo Vinicolo.
Zonin1821
Zonin1821 vuole essere un punto di riferimento per la promozione della cultura del vino,
soprattutto verso le nuove generazioni. Grazie a un gruppo di lavoro giovane e dinamico,
l’azienda di Gambellara ha dato origine a diversi progetti rivolti ai giovani per intercettare
nuovi talenti da inserire nel team, come #winetomany, un centro di creatività nato nel 2014 per
un gruppo di talenti fondamentali per la valorizzazione del vino italiano nel mondo attraverso
i new media. Ogni anno una giuria di esperti dopo l’attività #winetomany sceglie un aspirante
professionista per uno stage presso ZONIN1821. L’azienda, inoltre, è costantemente in dialogo
con l’Università Bocconi di Milano, la Ca’ Foscari a Venezia e le Università degli Studi di Verona,
Padova e Vicenza per attività di ricerca e progetti creativi sulla comunicazione del vino sui quali
impegna gli studenti più talentuosi.
“In Zonin1821 – dichiara Francesco Zonin - amiamo condividere senza barriere la cultura del
vino. Con molteplici strumenti e su diverse piattaforme, come ad esempio Milano Wine Week,
desideriamo trasmettere emozione, bellezza e cultura di territorio ai wine lovers di oggi e di
domani, cercando di raccontare un mondo che vive di passione e impegno costante, ma che ha
bisogno della freschezza e della dinamicità dei più giovani”.
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