Pizza
Si lavora sugli impasti a lunga maturazione, dalle 24 alle 36 ore,
in base all’umidità e alla temperatura, con l’obiettivo di realizzare
sempre una pizza di qualita. L’ impasto è quello classico napoletano,
realizzato utilizzando lievito madre e farina macinata a pietra di
Molino Quaglia. Le pizze hanno rigorosamente nomi partenopei: da ‘A
Margherit, A’ Bufal, A’ Norma, fino a passare alle specialità come la
081 (pomodorini gialli di Corbara, alici di Cetara, olive taggiasche,
scaglie di caciocavallo, basilico e olio evo), la Napoli 2.0 (pomodorino
giallo, pomodoro corbarino, alici di Cetara, origano e olio evo) o la
Pistacchio e Murtadell. Oppure le stagionali come “la tartufo” con crema
di tartufo bianco, funghi porcini, fior di latte di Agerola , tartufo
nero a scaglie e parmigiano reggiano 24 mesi o “la zucca” con cremadi
zucca del nostro orto, provola affumicata al naturale, salsiccia, funghi
porcini e olio al rosmarino. Una pizza tipicamente napoletana con
derive moderne: dai 6 euro per la margherita ai 13 euro per la tartufo.
Gli ingredienti sono selezionati e provengono direttamente da Napoli:
dal Pomodoro San Marzano DOP, al fior latte di Agerola, dai pomodori
gialli di Corbara alla salsiccia di maialino nero di Caserta ai capperi
di Salina, Bufala campana di Battipaglia. Tutte le erbe ma anche la
zucca, provengono dall’orto di famiglia, coltivate a pochi proprio nel
paese di Melegnano. Oltre alle pizze anche qualche sfiziosità
partenopea: il panuozzo, il cuoppo (mozzarella in carrozza e frittatine
di pasta) o la burrata con pomodorini e rucola. Tra i dolci non possono
mancare il babà, la pastiera napoletana e la torta caprese con salsa al
limoncello, una cheese cake “Napoletanizzata” con alla base un baba al
rum al posto dei biscotti. |
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