Aperto tutti i giorni con ingresso libero dalle 11:00 alle 18:00 (chiuso lunedì)
Giorni e orari di apertura straordinaria durante l’Art Week e la Design Week:
lunedì 1 aprile e lunedì 8 aprile aperto dalle 11:00 alle 18:00,
da giovedì 4 aprile a domenica 8 aprile orario prolungato fino alle 20.00
Fondazione Carriero 
Via Cino del Duca 4 – Milano
Via Cino del Duca 4 – Milano
Dal 28 marzo al 21 luglio 2019 la Fondazione Carriero presenta Lygia Pape,
 a cura di Francesco Stocchi, prima mostra personale mai dedicata da 
un’istituzione italiana a una delle maggiori esponenti del 
Neoconcretismo in Brasile, organizzata in stretta collaborazione con Projeto Lygia Pape.
A
 quindici anni dalla scomparsa di Lygia Pape (Rio de Janeiro, 
1927-2004), la Fondazione Carriero intende raccontare e approfondire il 
percorso dell’artista brasiliana sottolineandone in particolare 
l’eclettismo e la poliedricità. Nell’arco dei quarantacinque anni della 
sua carriera, Pape si è confrontata con una molteplicità di linguaggi – 
dal disegno alla scultura, dal video al balletto, sconfinando 
nell’installazione e nella fotografia – facendo propria la lezione del 
modernismo europeo per poi fonderlo con le istanze della cultura del suo
 Paese, fino ad arrivare a una personalissima sintesi tra le pratiche 
artistiche. Seguendo l’architettura della Fondazione, la mostra 
rappresenta un vero e proprio viaggio nel mondo dell’artista, che si 
articola in diversi ambienti, ciascuno deputato all’approfondimento di 
un aspetto del suo lavoro attraverso la presentazione di nuclei di opere
 realizzate tra il 1952 e il 2000. La mostra propone un’occasione di 
conoscenza, analisi e confronto con un’artista la cui pratica contiene 
alcune delle ricerche chiave dell’arte del secondo dopoguerra.
Il
 lavoro di Lygia Pape presenta una particolare declinazione del 
modernismo, dove la figura umana acquisisce centralità e il linguaggio 
si apre alla sensualità, in una sorta di sincretismo artistico che 
riesce ad attrarre e far convivere mondi diametralmente opposti. Il 
rapporto con la sua terra natale, il Brasile, si fonde con lo studio 
delle istanze del costruttivismo russo, assorbito e riformulato in un 
linguaggio multiforme e originale. Mentre il modernismo europeo propone 
il superamento del passato tramite un sistema organizzato di teoria e 
metodo, di rigore e razionalità, la proposta modernista di Lygia Pape si
 nutre della sua cultura d’origine e riesce a muoversi e trasformarsi 
più liberamente traendo ispirazione dalla natura e dall’uomo. Il 
risultato di questo processo dà vita a un corpus di opere che, 
alchemicamente, miscela diversi mezzi espressivi, stimolando tutti i 
canali percettivi fino a reinventare il rapporto tra opera e spettatore 
in un’ottica fortemente contemporanea, per cui il percorso verso il 
futuro è veicolato dall’istinto e dall’assenza di un processo 
preordinato.
La mostra Lygia Pape
 offre ai visitatori l’occasione di avvicinarsi alla produzione 
dell’artista e osservarla da molteplici punti di vista, a partire 
dall’analisi della sua ricerca, una sintesi tra invenzione e 
contaminazione, da cui emergono colore, gioia e sensualità. Il pieno e 
il vuoto, la presenza e l’assenza convivono ponendo in risalto la figura
 di Pape e la sua continua sperimentazione, supportata dalla capacità di
 fondere in maniera inedita materiali e tecniche mediante l’utilizzo di 
modalità espressive e linguaggi non convenzionali. Il complesso della 
sua produzione evidenzia infatti come ogni nuova ricerca nasca e si 
sviluppi come naturale evoluzione delle precedenti. Queste connessioni 
sono messe in risalto dall’allestimento delle opere in mostra, che si 
articolano negli ambienti della Fondazione e rimangono legate a una 
radice comune; il filo conduttore trova la sua origine nell’osservazione
 della natura e nella sua traduzione in segno.
Tra le opere esposte troviamo ad esempio Livro Noite e Dia e Livro da Criação,
 alcuni dei suoi principali lavori, libri intesi come oggetti con cui 
entrare in relazione che condensano esperienze mentali e sensoriali. I Tecelares,
 la serie di incisioni su legno in cui si fondono tradizione popolare 
brasiliana e ricerche costruttiviste di origine europea. E ancora, Tteia1,
 la celebre installazione che racchiude tutta l’indagine di Lygia Pape 
sui materiali, la tridimensionalità e la costante propensione 
all’innovazione e reinterpretazione del suo linguaggio.
Ancora oggi
 il suo lavoro offre interessanti strumenti per interpretare le istanze 
del nostro presente con un approccio meno intriso di regole e più 
orientato alla spontaneità, che già l’artista aveva adottato come chiave
 di lettura per rappresentare il mondo che ci circonda.
Lygia Pape si inserisce coerentemente nel percorso iniziato dalla Fondazione Carriero con imaginarii (settembre 2015), FONTANA • LEONCILLO Forma della materia (aprile 2016), FASI LUNARI (ottobre 2016), PASCALI SCIAMANO (marzo 2017), Sol Lewitt. Between the Lines (novembre 2017-giugno 2018, co-curata con Rem Koolhaas) e Giulio Paolini. del Bello ideale
 mostre curate da Francesco Stocchi il cui punto cardine è l’approccio 
dialogico e la tensione costante verso ricerca e sperimentazione.
La
 mostra è resa possibile grazie alla stretta collaborazione con Projeto 
Lygia Pape e a prestiti provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche
 e importanti collezioni private.
Per
 tutta la durata della mostra verranno organizzati gratuitamente 
laboratori didattici per le scuole e durante i fine settimana saranno 
pianificati percorsi educativi per i bambini per le loro famiglie.
La
 mostra sarà accompagnata da un catalogo (italiano e inglese), edito da 
Koenig Books, curato da Francesco Stocchi, che raccoglierà testi 
critici, materiale di archivio e immagini delle opere allestite negli 
spazi della Fondazione Carriero.
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