Grande successo ha riscosso il corso di intreccio per la produzione di cesti organizzato ad Osoppo
dall’Ecomuseo delle Acque in collaborazione con il Comune: giunto alla
sua decima edizione, ha visto la partecipazione di una sessantina di
persone che sono state suddivise in quattro gruppi affidati agli esperti
cestai Antonino Lepore, Fabrizio Madotto e Pierino Goi. I corsisti
hanno imparato a produrre cesti e gerle partendo dalla conoscenza delle
piante e degli arbusti che si trovano sul territorio (salici, ligustro,
nocciolo, vitalba, ulivo, sanguinella…) e appreso le tecniche di
intreccio di cui si fa uso per creare oggetti funzionali alle proprie
attività e che durano nel tempo.
I
cesti e i contenitori di diverse forme e dimensioni, oltre a tecniche e
materiali, realizzati a mano durante il corso saranno esposti in una mostra allestita presso l’Ufficio IAT in piazza Napoleone ad Osoppo, dal 16 al 31 marzo
(il sabato dalle 16 alle 19, le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 16
alle 19). I visitatori potranno così ammirare la maestria e la tecnica
acquisite dai partecipanti in una decina di lezioni. L’allestimento sarà
arricchito dalle foto di Francesco Pellegrinelli del Circolo
Fotografico l’Obiettivo di Pasian di Prato, che ha documentato tutte le
fasi dell’apprendimento.
Fare
cesti è un’attività frutto dell’ingegno e della capacità manuale che
per intere generazioni ha interessato in maniera trasversale la quasi
totalità della popolazione friulana. I cesti avevano dimensioni diverse e
quindi funzioni diverse: erano utilizzati nelle campagne per la semina e
la raccolta, o nei lavori domestici per portare la legna e trasportare
il bucato al lavatoio. I saperi alla base della loro costruzione ora
rischiano di scomparire.
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