Prosegue
l’operazione “MILLANTA, organizzata da Borghi d'Europa sulle
tracce di Luigi Veronelli” per far tappa a Bologna, città che è
sempre stata un florido mercato del vino, grazie soprattutto agli
studenti dell’Università, la più antica del l’Europa (1088).
Qui
confluivano da sempre i vini delle tre grandi aree produttive dalla
Regione: la Romagna, l’Emilia con il suo Lambrusco ed i Vini dei
Colli Bolognesi. Fino a metà del secolo scorso a dire il vero si era
più attenti alla quantità che alla qualità, nonostante la
meritoria opera dei Brentatori, una via di mezzo fra i commercianti
di vino e gli odierni Sommelier, ma da allora, si è fatta sempre più
attenzione alla qualità, valorizzando i vini tradizionali, che hanno
raggiunto qualità veramente ragguardevoli, o scoprendone dei vitigni
dimenticati ma meritevoli di grande attenzione, come il Pignoletto ed
il Bursòn.
La rete internazionale Borghi d'Europa ha organizzato nel mese di maggio uno stage multimediale al Polo Tecnologico Vitivinicolo di Tebano, con la partecipazione di tuttigli enti che ne compongono la trama,
Questa
opera di qualificazione è stata possibile grazie anche alla
collaborazione con l’Università di Bologna ed in particolare al
DISTAL- Dipartimento Scienze
e Tecnologie Agro-Alimentari – di Tebano.
Per
fare il punto sull’alta qualità raggiunta dai vini
emiliano-romagnoli è stato organizzato nell’ambito del
progetto: “MILLANTA,
Borghi d'Europa sulle tracce di Luigi Veronelli”
un incontro, a cui parteciperanno i massimi attori di questa opera di
qualificazione e valorizzazione, nella prima settimana di luglio.
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