È il noto chef romano Andrea Fusco
- già stella Michelin in passato al ristorante Giuda Ballerino – il nuovo
Executive Chef di AG Foodies,
divisione di AG Group la cui
specialità e ambizione è di offrire un’esperienza nuova e autentica a tutti gli
amanti della gastronomia italiana
d’eccellenza, dei grandi vini e degli Champagne. Un format innovativo in
cui è possibile bere un grande vino sfogliando una carta con oltre mille
etichette - alcune esclusive a Roma, altre addirittura in Italia - e
abbinandolo a prodotti altamente selezionati come a piatti più o meno
elaborati. Il tutto, in eleganti Bistrot collocati in punti nevralgici della
città di Roma – fra poco anche a Firenze – e in terrazze esclusive.
I Diana’s Place – così
i nomi degli attuali due Bistrot - si trovano in Via Volturno e in zona
Fontana di Trevi, sono la parte gastronomica di AG Foodies, che da oggi, grazie
al nuovo chef, potenzia ulteriormente la propria già ricca offerta attraverso
una cucina innovativa, elaborando le tradizioni del territori, con i giusti
ingredienti e con le tecniche di cottura più moderne.
«Diana’s place rappresenta per me una nuova
sfida. La mia proposta sarà ovviamente raffinata, ma non la definirei gourmet.
Presenteremo un menù che si adatti al contesto, seguendo la mia idea di cucina
e unendo uno stile più glamour e meno impegnativo», commenta lo chef.
AG Foodies è una delle cinque aree di business di AG Group, che nelle
prossime settimane annuncerà un’imponente ribrandizzazione. Il suo founder
& owner Andrea Girolami ne
anticipa così la descrizione:
«Si tratta dell’unico gruppo in
Italia in grado di provvedere in
house a tutti gli aspetti dell’incoming e dell’accoglienza. Raccoglie infatti
sotto un solo cappello tutta l’eccellenza dell’ospitalità italiana: boutique
hotel di proprietà, un tour operator e DMC (Destination Management Company),
offerta enogastronomica di primo livello grazie ai bistrot e alle terrazze di
Roma e Firenze, consulenza per l’industria alberghiera, e persino residenze per
la terza età». Un’eterogeneità e una completezza – ripetiamo – davvero uniche.
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