Nel 2018 cresce la produzione del 15%: 15 milioni di litri per 20 milioni di bottiglie
La strategia di attacco messa in atto dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria per tutelare la grande doc pugliese nei Paesi internazionali, incassa risultati importanti: lo stop a marchi ingannevoli in Italia, Cile e Portogallo. Attualmente è in fase di trattativa l’opposizione di etichette in Sud Africa, Germania e Francia.
“Proprio
perché è così amato all’estero il Primitivo di Manduria è il prodotto
sul quale maggiormente si possono concentrare fenomeni di imitazione –
afferma Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela del
Primitivo di Manduria - Una situazione alla quale abbiamo risposto
ampliando la vigilanza e tutela anche in vista della sua crescita di
produzione. Da una parte stiamo operando al livello internazionale per
bloccare i marchi ingannevoli di Primitivo di Manduria e, dall’altra,
stiamo prelevando i campioni dalla grande distribuzione per analizzarli
in laboratorio e verificare se ci siano incongruenze con il nostro
disciplinare. Tra i vari parametri, inoltre, teniamo sotto controllo
anche il prezzo a scaffale, che è un indicatore assai diretto di
eventuali anomalie e irregolarità su cui intervenire. L’anno scorso per queste attività abbiamo speso circa 70 mila euro”.
Nel 2018 si sono prodotti circa 15 milioni di litri che equivalgono a quasi 20 milioni di bottiglie con un fatturato complessivo intorno ai 120 milioni di euro. Un aumento del 15% rispetto al 2017. L'export rappresenta il 70% della produzione.
Proprio
in vista di questa crescita, il Consorzio di Tutela ha riconfermato la
convenzione con gli agenti vigilatori per il triennio 2019 – 2021
aumentando del 30% le azioni ispettive che riguarderanno anche gli
spacci, la vendita al dettaglio e anche il controllo in internet.
Le
attività degli agenti vigilatori riguarderanno anche le visite
extranazionali in Germania e nei Paesi scandinavi, costi a carico del
Consorzio di Tutela spesi grazie ai contributi riscossi con la funzione
ErgaOmnes.
“Si tratta di un impegno consistente - sottolinea di Maggio-
e ringrazio tutte le aziende che destinano le loro risorse alla nostra
attività di difesa. La vigilanza è un settore chiave della nostra
missione e l’aumento del numero di verifiche è frutto di una chiara
volontà di offrire sempre più garanzie ai consumatori su un prodotto che
ha proprio nella qualità il suo punto di forza. Purtroppo la contraffazione,
come succede per molti marchi made in Italy, è un nemico
pericolosissimo perché inganna il consumatore e colpisce le aziende
serie e sane e tutto questo non deve accadere”.
In
3 anni il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si è battuto
contro le imitazioni e le contraffazioni nei confronti della doc
vincendo 6 cause in Italia, 1 in Spagna, 1 in Cile, 1 in Cina, 1 in
Portogallo ed eliminando dal mercato internazionale 4 marchi con
dicitura Unione Europea.
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria
Il Consorzio di Tutela del Primitivodi Manduria è nato nel 1998 e ha ottenuto il riconoscimento legislativo nel 2002. Lasua produzione è suddivisa in Primitivo di Manduria Dop,Primitivo di Manduria Dop Riserva ePrimitivo di Manduria Dolce Naturale Docg.
Il
Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali
l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni
di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del
consumatore e cura generale degli interessi: ecco il riconoscimento “Erga Omnes”per il Primitivo di Manduria Doc e peril
Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg. Attraverso questo strumento,
tre agenti vigilatori, in qualità di pubblici ufficiali e in
collaborazione con l’Istituto Centrale Qualità Repressione e Frodi,
potranno effettuare controlli anche sui vini già posti a scaffale, per
tutelare il consumatore e i produttori da irregolarità o anomalie
relative al prodotto che non rispetta i dettami del Disciplinare di
produzione.
Oggi il Consorzio di Tutela è composto da 52 aziende che vinificano ed imbottigliano e da oltre 900 viticoltoriSono circa 3.140 ettarii vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria e 18 i comuni tra Taranto e Brindisi che producono Primitivo di Manduria.
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