FuturDome,
è uno spazio di sfida per l'arte contemporanea, un progetto dedicato a
valorizzare percorsi di ricerca fra diverse discipline di confine. Come
terreno di prova, FuturDome si trasforma in un sistema per il confronto,
per connessioni tra diversi pubblici di riferimento: residenti, autori e
istituzioni culturali chiamati a misurarsi con ambienti inattesi e
sempre modulabili da parte degli artisti.
Un tempo questo palazzo Liberty era il luogo di ritrovo, di lavoro e di dibattito di artisti appartenenti al movimento Futurista, per poi restare luogo di dibattito per le nuove
correnti artistiche. L'opera di restauro, negli interni, interrotta prima degli interventi finali rispecchia in modo singolare questo senso di anticipazione. La questione di un'avanguardia estetica e architettonica è al centro della ricerca dei micromovimenti di arte contemporanea, e prende quindi corpo anche nelle esposizioni "Hypertimes" e "The Uncanny Valley".
Oggi,
FuturDome, progetto a cura di Isisuf, - Istituto Internazionale di
Studi sul Futurismo- sotto la direzione artistica di Atto Belloli
Ardessi, si propone come un museo indipendente dove spazi residenziali
all’avanguardia ospitano eventi culturali, tanto nelle parti comuni,
quanto nele unità residenziali. La fluidità degli spazi permette a tutti
gli artisti selezionati, di installare micro-universi dal forte impatto
sensoriale ed estetico.
Isisuf,
Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo, fondato a Milano nel
1959, è un'organizzazione internazionale che, senza dimenticare le
proprie radici, anticipa e segue i principali micro-movimenti dell'arte
contemporanea. Isisuf si inserisce nel programma di FuturDome per
rendere l'arte terreno di scambio e piattaforma di energie culturali.
L'obiettivo è di sviluppare progetti sperimentali che esplorino anche
intersezioni con l'architettura, il design e i più avanzati scenari
digitali.
Il
legame tra gli archivi di Isisuf e FuturDome si sviluppa a beneficio
del territorio e dell'identità artistico-storica di Milano, valorizzando
anche il tessuto culturale della comunità degli artisti emergenti
italiani, come avvenuto con le mostre:
Imitatio Christie’s (Part of the process 7). by Zero... (2016),
Imitatio Christie’s (Part of the process 7). by Zero... (2016),
The Habit of a Foreign Sky (2016),
Outer Space (2017),
Nucleo. The Law of Past Experience (2017),
Outer Space (2017),
Nucleo. The Law of Past Experience (2017),
Guido van der Werve. Auto Sacramental (2018).
Andrè Komatsu. Ordem Casual (2018).
L'obiettivo
è creare un sistema in grado di sostenere il livello di eccellenza di
opere e artisti coinvolti e di diventare una forza di richiamo per il
mondo dell'arte moderna e contemporanea.
Isisuf
sviluppa e concepisce il progetto FuturDome come uno spazio museale
non-profit. Attraverso FuturDome, Isisuf offre una sede all’interno
della quale artisti, curatori e creativi possono sviluppare, realizzare e
presentare al pubblico ambiziosi progetti, in un contesto che riconosce
il ruolo, il valore culturale e sociale della sperimentazione
artistica.
La
missione di FuturDome è di essere al servizio degli artisti, attraverso
un’approfondita considerazione dei loro percorsi, attraverso l’edizione
di pubblicazioni; nonché l’introduzione del loro lavoro in contesti
pubblici attraverso mostre, proiezioni, performance e programmi
educativi. FuturDome rappresenta l'ultima fase di un progetto di
rigenerazione artistica e interpreta la riqualificazione di un Palazzo
Liberty del 1913, attraverso una ricerca sulle avanguardie
contemporanee, intrecciate con progetti artistici site specific,
ambientati in spazi domestici. Un'accurata selezione di talenti
emergenti, e consolidati, di metodologie produttive e di progetti
inediti sono i punti ricorrenti della programmazione di FuturDome.
Nessun commento:
Posta un commento