“Strategie di sviluppo per il food italiano sul
mercato cinese”: è questo il nome della ricerca
commissionata dall’Agenzia ICE a Nomisma per supportare la
crescita del Made in
Italy alimentare in Cina.
Nell’ultimo decennio
l’export alimentare (bevande incluse) sul mercato cinese è
cresciuto ad un tasso medio annuo del +17%, un valore oltre
tre volte superiore a quello registrato nello stesso periodo
dal totale export food
& beverage italiano. Nonostante i ritmi di crescita
sostenuti, il ruolo giocato della Cina per il nostro export è
però ancora marginale: nel 2018 le imprese italiane hanno
esportato verso il gigante asiatico poco più di 400 milioni di
euro tra vino, cioccolato, bakery, olio di oliva e altri
prodotti alimentari, che significa solo l’1,2% del totale
delle vendite all’estero di prodotti alimentari nazionali.
Anche la quota di mercato detenuta dalle nostre imprese in
Cina è molto bassa: appena l’1,5% dell’import cinese di
alimenti e bevande riguarda prodotti del Bel Paese, ossia 6
volte meno dei francesi, 3 degli olandesi e 2 dei tedeschi, se
vogliamo guardare ai soli competitor europei.
“Le distanze
geografiche e culturali, la vastità del Paese, la burocrazia
e normativa locale fanno sì che la Cina non sia un mercato
facile da raggiungere per le imprese italiane, soprattutto
per le PMI” afferma Massimiliano Tremiterra,
Trade Commissioner dell’Agenzia ICE di Shangai. “Tuttavia, si tratta di
una realtà molto promettente per il food & beverage
italiano alla luce della crescente disponibilità di spesa
della popolazione, delle enormi dimensioni del mercato in
termini di potenziali consumatori e dell’incremento della
domanda di prodotti di importazione”, continua
Tremiterra.
È proprio con lo
scopo di identificare le opportunità di crescita in Cina per
le piccole e medie imprese italiane dell’alimentare e di
supportarne le attività di promozione per i prossimi anni che
è nato l’Osservatorio Nomisma - Agenzia ICE sul mercato
cinese.
“Al fine di raggiungere
questi obiettivi, sarà realizzato un approfondito percorso
di analisi e indagini originali - dichiara Emanuele Di Faustino,
Project manager dell’area agroalimentare di Nomisma - che coinvolgerà sia le
imprese italiane che esportano in Cina sia gli stessi
consumatori attraverso un’indagine diretta su ben 1.200
cinesi tra Pechino, Shangai e le altre principali città del
Paese”. In particolare, “il confronto diretto con
le imprese italiane permetterà di identificare le
potenzialità e le criticità per il food tricolore sul
mercato cinese, mentre mediante la consumer survey sarà
possibile capire qual è la percezione dell’Italia e del suo
cibo tra i consumatori cinesi, ma anche quali sono gli
strumenti di comunicazione più efficaci per promuovere il
made in Italy nel terzo mercato mondiale di consumo di
alimenti importati”, conclude Di Faustino.
Sono oltre 200 le
attivita’ promozionali previste in Cina dal Piano promozionale
di ICE Agenzia per sostenere le aziende italiane attraverso
un’articolato programma di attivita’ consultabile sul sito www.ice.gov.it.
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