giovedì 6 giugno 2019

Elogio alla pasta al pomodoro: tre chef che reinterpretano un classico della tradizione il 24 giugno al Tre Cristi Milano




Un grande classico all’italiana, forse il piatto più apprezzato, la pasta al pomodoro, in quattro atti: dalla classicità alle rivisitazioni degli chef Franco Aliberti del ristorante Tre Cristi Milano, Marco Visciola de Il Marin di Genova e Alessandrò Ravanà de Il Salmoriglio di Porto Empedocle. Il costo della serata è di 50 euro, comprensivi di tre declinazioni in tema, dessert e degustazione di vino.

Lunedì 24 giugno il ristorante Tre Cristi Milano diventa teatro di un imperdibile confronto tra tre chef della cucina contemporanea italiana. Argomento del dibattito sarà il piatto principe della cultura popolare italiana: la pasta al Pomodoro. A partire dalle 20 gli chef Alessandro Ravanà, Marco Visciola e Franco Aliberti si metteranno alla prova per rendere omaggio a un grande must della storia della gastronomia italiana, reinterpretando a modo loro la pasta al pomodoro.
Si inizierà con il classico del ristorante Tre Cristi Milano “Cibo non Mente”: un’artistica trasposizione dei ricordi che il familiare spaghetto al pomodoro scatena nella mente dei commensali, un gioco interattivo servito su un piatto speciale e realizzato per l’occasione per tornare, boccone dopo boccone, al passato.
“Pomod’oro” dello chef Ravanà de Il Salmoriglio sarà un tortello con impasto al pomodoro in un’acqua di pomodoro e limone.
Lo chef Marco Visciola de Il Marin presenta “Bottondoro”: bottoni al pomodoro di pasta fresca con un sugo di pomodoro diverso e colorato per ogni bottone.
Infine Franco Aliberti, resident del Tre Cristi Milano farà degustare il “100% pomodoro”, un piatto mono ingrediente che riutilizza anche le parti meno nobili della verdura estiva.
La cena di degustazione placée comprende la ricetta tradizionale, le tre versioni rivisitate degli chef, un dessert e l’abbinamento ai vini.
 

Franco Aliberti
Tra le esperienze più importanti dello chef- pasticcere quella da Massimo Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina, poi Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova dove ha la possibilità di confrontarsi con professionisti del calibro di Gianluca Fusto, quindi è la volta dell’Erbusco di
Gualtiero Marchesi con cui collabora anche all’apertura del Marchesino a Milano. A seguire, l’esperienza pregnante presso il ristorante Vite di San Patrignano, per il progetto di centro della proposta educativa della comunità. Nel 2012 entra a far parte della brigata di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, mentre nel 2014 apre il suo ristorante a Riccione, EVVIVA, dolci e cucina a scarto zero, sua cifra stilistica. Prima di affiancando l’attuale chef Gianni Tarabini a La Preséf all’interno dell’Azienda Agricola de “la Fiorida” a Mantello, in Valtellina.
 

Alessandro Ravanà
37 anni, di Agrigento, un diploma in Ragioneria ma lui, giovane dal temperamento forte e determinato, come lo stesso afferma, “è nato con il piacere del saper mangiare bene, con un palato che ha sempre allenato con la curiosità”. Approdato in cucina una decina di anni fa, nel suo curriculum un passato da imprenditore: 16 anni fa aprì un bar ad Agrigento, l’Espressamente Illy, elegante caffetteria dove sin da subito si appassiona di pasticceria. All’interno del bar, nel 2004, decide di aprire un bistrot dando spazio al salato. Ma era la cucina la sua passione: insieme a Enzo, suo fratello decide di aprire nel 2007 a Porto Empedocle il suo ristorante, dove può essere a contatto maggiormente con la materia prima che andrà a caratterizzare i suoi piatti. Tra le sue esperienze più significative quella formativa al “Piazza Duomo” di Enrico Crippa. Nel 2015 apre anche “Aguglia Persa”, ristorante gestito però dal fratello Enzo.
 

Marco Visciola
34 anni, ligure doc di Bogliasco, inizia la sua carriera al Solito Posto di Bogliasco, entra nel mondo Eataly e cura l’apertura di Eataly Corea dove lo chef prende confidenza e spunto con ingredienti asiatici e tecniche di lavorazione come le fermentazioni. Poi l’esperienza da Enrico Crippa a Piazza Duomo ad Alba e da Fabrizio Tesse alla Locanda d’Orta hanno completato la sua formazione.
 

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