Si svolgerà domani
20 giugno il secondo appuntamento per celebrare i 100 anni del Negroni da GOD
SAVE the FOOD di Piazza del Carmine, Milano. Un omaggio che vede coinvolto
GIASS gin e Oscar697, vermouth rosso, che proporranno GOD SAVE the NEGRONI, una rivisitazione di un classico
intramontabile.
Una ricetta
che non conosce età e che si reinventa senza mai essere banale. GOD SAVE the
NEGRONI è un cocktail shakerato e proposto in coppetta che unisce 1 parte GIASS
Milano Dry Gin, 1 parte Oscar697, 1 parte bitter italiano e scorza d’arancia
come guarnizione.
Un cocktail
semplice e complesso allo stesso tempo. Il segreto sta tutto negli ingredienti
scelti e da versare in parti uguali. L’anima di GOD SAVE the NEGRONI è data da
GIASS gin e Vermouth697. GIASS è il primo London Dry gin nato all’ombra della
Madonnina dall’intuizione di cinque amici: Andrea e Simone Romiti, Richard D’Annunzio,
Francesco Niutta e Francesco Braggiotti che hanno saputo trasformare la
passione per il rituale dell’aperitivo in un progetto dedicato a Milano. Diciotto
botaniche selezionate danno vita a un prodotto dall’anima complessa, da assaporare
anche on the rocks. Poi il vermouth, Oscar697 nato nel
2013 da un’idea di Stefano Di Dio che con il produttore Oreste Sconfienza hanno
creato un vermouth dallo stile contemporaneo ottenuto a partire da una base di
vino di Trebbiano di Romagna.
La serata
sarà animata da un dj set a cura di Nora BEE e fa parte di un progetto che
coinvolge le quattro sedi di GOD SAVE the FOOD. Il primo appuntamento si è
tenuto a maggio nel locale di Viale Piave, il terzo si terrà a luglio in via
Tortona e l’ultimo a settembre in Rinascente.
GIASS:
@giassgin
GIASS (che in dialetto lombardo significa
“ghiaccio”) nasce dall’intuizione di cinque amici: Andrea e Simone Romiti,
Richard D’Annunzio, Francesco Niutta e Francesco Braggiotti, che hanno saputo
trasformare la passione per il rituale dell’aperitivo in un progetto ambizioso,
dedicato alla loro città. La ricetta del gin nasce dalla creatività di Richard
D’Annunzio, barman professionista: nella sua cucina, utilizzando la lavapiatti
come surrogato di un alambicco, inventa e sperimenta fino a trovare la formula
chimica perfetta, messa a punto dai cinque soci grazie a molti assaggi. Il
risultato è un gin equilibrato e versatile che mette d’accordo tutti i palati grazie
a 18 botaniche selezionate che, mescolandosi, sprigionano un inedito mix di
profumi e aromi. Il carattere eclettico di GIASS si completa nella
diciannovesima essenza, l’elemento instabile e sempre diverso, l’incontro con
il gusto di chi lo sorseggia.
La bottiglia, elegante nella sua semplicità, è anch’essa un omaggio
alla città della Madonnina: l’etichetta, serigrafata sul vetro, è ispirata ai
disegni geometrici della Galleria Vittorio Emanuele, mentre il logo richiama
una “vedovella”, le tipiche fontanelle meneghine. A pochi mesi dal suo debutto
sul mercato GIASS ha già ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui la
Medaglia d'Argento alla San Francisco World Spirits Competition 2017 (SFWSC),
di gran lunga la gara più prestigiosa al mondo per i distillati. Grazie al
design della sua bottiglia, curato da Chiara Cappellini e Lorenzo Piccinini,
GIASS è stato premiato con la Silver Medal anche nella SFWSC Packaging
Competition.
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