Realtà virtuale, immersive experience, realtà aumentata... Niente di tutto ciò per far conoscere ai visitatori Mezzano di Primiero, uno dei Borghi più Belli d’Italia in Trentino, ma una semplice sedia rossa, che viene posizionata di volta in volta nei suoi angoli più suggestivi.
Se i turisti la trovano, basta che suonino la campanella appoggiata al
suo sedile e una persona del paese arriva e si mette a loro disposizione
per rispondere alle domande, dare informazioni, raccontare la storia
del borgo, svelare curiosità e aneddoti, indicare dove poter trovare
prodotti tipici e lavorazioni artigianali, dove poter dormire e
mangiare, quali sentieri da percorrere per salire a malghe e rifugi,
quali le attività sportive e l’animazione per i bambini…
Sono anziani, ragazzi, donne, artigiani che,
con l’autenticità e l’immediatezza che solo il racconto diretto sa
dare, condividono con gli ospiti la propria vita e le proprie
conoscenze, li consigliano come potrebbe fare un amico affinché possano
godersi al meglio la loro permanenza a Mezzano, sia una visita di
qualche ora, oppure un rilassante periodo di vacanza. Realizzata a mano, con il sedile impagliato, la sedia è stata dipinta di rosso,
il colore simbolo dell’amore, non solo per riprendere la tinta del logo
dei Borghi Belli d’Italia, ma anche e soprattutto per ricordare che a
Mezzano tutto si fa con il cuore e che il romanticismo è nella sua natura. Rimasto
tenacemente aggrappato alle sue radici, alle sue architetture, alle
tradizioni di un popolo fiero, fortificato dalla vita dura di montagna,
ha infatti trasformato in arte le tradizioni e in storie da raccontare i
ricordi delle vite contadine di pochi decenni fa, all’apparenza così
lontane, che eppure fanno parte della sua realtà odierna. Oggi Mezzano è l’angolo romantico e suggestivo del Primiero,
un borgo in cui l’amore per le persone e per la propria terra ha saputo
resistere alla follia della corsa in cui è coinvolto il mondo
contemporaneo.
La sedia rossa, anzi due sedie rosse, compariranno a sorpresa durante i fine settimana, a partire dal 29 giugno. Può darsi però che le si possa trovare anche negli altri giorni,
ad indicare che qualche abitante di Mezzano è a disposizione dei
turisti per dare informazioni e condividere racconti…Così,
semplicemente, come si fa quando si passa a casa di un amico senza
preannunciarsi. Particolarmente coinvolgenti sono i racconti degli anziani, testimoni unici dei tempi passati e depositari di storie che la loro narrazione contribuisce a salvare dall’oblio.
Coordinati dal Comune, che ha ideato il progetto - uno dei tanti individuati anche grazie alla collaborazione di Progetto Turismo e Hotel Klinik di Trento - i volontari raccontano ai turisti di come Mezzano abbia fatto della riscoperta e valorizzazione delle sue radici contadine il proprio portabandiera e li invitano alla visita di Cataste&Canzèi, museo en plein air unico nel suo genere, che inanella in un inconsueto percorso una trentina di cataste artistiche di legna,
nate dalla tradizione della gente di montagna di accatastare in
bell’ordine la scorta di legna: la fisarmonica in tensione che pare una
stella, la clessidra chiusa tra sole e luna a segnare il trascorrere
del tempo, la grande parete che ricorda l’alluvione che colpì il paese
nel 1966, gli uomini intenti a tagliare l’albero, la catasta instabile
che cede a un coreografico crollo… L’itinerario artistico - che
si snoda tra installazioni spettacolari, divertenti, evocative - tocca i
punti più caratteristici del paese e le opere sono inserite tra i segni sparsi della vita rurale (percorsi d’acqua e fontane, orti, architetture, dipinti murali e antiche iscrizioni), ancora oggi
orgogliosamente mostrati ai visitatori: lungo il percorso si scorgono
anche le cataste che le famiglie preparano per l’inverno. Ogni canzèl è
un piccolo capolavoro di perizia e attenzione, nello spirito
parsimonioso di chi abita i paesi di montagna, ma anche una vivida e
cangiante tavolozza nelle calde tinte del legno che colorano le vie di
Mezzano.
Il
passato altrove dimenticato, a Mezzano non si limita a sopravvivere, ma
è vivo, si fa presente. Un bell'esempio di come si riescono a
valorizzare anche le cose più semplici. E a condividerle con i
turisti, sempre più alla ricerca di esperienze, emozioni, autenticità.
Per informazioni: Ufficio Turistico Comune di Mezzano
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