venerdì 28 giugno 2019

15.000 VISITATORI DA TUTTO IL MONDO PER 15.000 FARFALLE ULTIMI GIORNI, FINO ALL’8 LUGLIO, PER VISITARE LA MOSTRA L’ORA DANNATA DI CARLOS AMORALES ALLA FONDAZIONE ADOLFO PINI

a cura di Gabi Scardi

Fondazione Adolfo Pini – Corso Garibaldi 2, Milano


www.fondazionepini.net


15.000 visitatori e 15.000 farfalle hanno invaso la Fondazione Adolfo Pini a Milano: inaugurata durante l’Art Week, in tre mesi la mostra L’ORA DANNATA di Carlos Amorales, a cura di Gabi Scardi, ha registrato un successo record per la Fondazione, con migliaia di visitatori italiani e stranieri che hanno affollato le sale dell’elegante palazzina di fine Ottocento in corso Garibaldi, avvolti da uno sciame di migliaia di farfalle nere già a partire dallo scalone d’ingresso. Per chi non fosse ancora riuscito a visitare la mostra, rimangono ancora pochi giorni, fino all’8 luglio, per vedere il progetto site specific con i lavori dell’artista messicano installati nei suggestivi spazi della Fondazione Adolfo Pini.

Carlos Amorales si interessa al linguaggio, alle immagini e alle loro varianti e, più in generale, ai sistemi della comunicazione, al loro costante rinnovamento, alle loro potenzialità e alle loro insidie; ai meccanismi che consentono ad alcune narrazioni di emergere, a scapito di altre; e, per estensione, alla questione delle rappresentazioni dominanti, della manipolazione della comunicazione e del pensiero stesso. Nella sua pratica confluiscono arte visiva, musica, animazione e poesia, tutte coniugate, con grande rigore formale, nel nome di una consapevolezza rispetto al presente e alle sue tensioni.

Per la Fondazione Adolfo Pini, Amorales ha concepito la mostra L’ORA DANNATA incentrata sull’installazione di dimensioni ambientali Black Cloud e su diversi elementi afferenti al progetto Life in the folds. La mostra comprende inoltre silhouettes e altre opere dell’artista, in un continuo slittamento tra immagini e segni.

Con Black Cloud, uno sciame di migliaia di farfalle nere invade gli ambienti della Fondazione già a partire dallo scalone d’ingresso. 15.000 farfalle popolano gli spazi nuovi e quelli già esistenti della Fondazione. Con Life in the folds l’artista mette invece in scena il tema della violenza dell’uomo sull’uomo. Una violenza che alberga nel profondo e che può esplodere in modo ingiustificato. Il progetto comprende, tra l’altro, un video di animazione in cui, mentre assistiamo a una drammatica vicenda, vediamo anche le mani del burattinaio che muove i fili dei protagonisti: metafora della mistificazione a cui, che ne siamo consapevoli o meno, la storia e le nostre azioni sono sottoposte. Da questo nucleo centrale deriva una serie di trasposizioni; tra le altre: un’installazione di grandi dimensioni e una serie di ocarine, ognuna delle quali ha la forma di un segno e il cui insieme compone un linguaggio in codice che può essere sia “letto” che “suonato”; proprio il loro suono fa, tra l’altro, da colonna sonora per il video. Alcune figure appaiono alle pareti della Fondazione come se le avessero attraversate; sono sagome umane di Protesta Fantasma e sembrano proteggersi da ciò che vedono. In mostra anche i fogli dello storyboard in cui prendono forma per la prima volta i personaggi e le vicende raccontate nel video.

Con questa mostra Amorales fa riferimento al proprio paese, il Messico; ma nello stesso tempo ci parla di discrepanze e tensioni estremamente attuali in tutto il mondo, e della necessità di identificare l’origine dei nostri fantasmi, di riconoscerne la portata, la matrice, la valenza ideologica.

Dopo aver presentato i cinque progetti site-specific, The Missing Link di Michele Gabriele, Materia prima di Lucia Leuci, Memory as Resistance di Nasan Tur, Labyrinth di Jimmie Durham e SUMMERISNOTOVER di Šejla Kamerić, la Fondazione Adolfo Pini prosegue con questa nuova mostra il proprio percorso dedicato all’arte contemporanea, sotto la guida di Adrian Paci.
L’ORA DANNATA
Carlos Amorales
Dal 2 aprile all’8 luglio 2019 
Orari 10-13 | 15 -17

Informazioni
Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi 2, Milano
Tel. 02 874502
www.fondazionepini.net

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