L’intervento
dell’Azienda Agricola Borgo Paglianetto di Matelica (Mc), alle
giornate d’informazione di Borghi d’Europa, è stata
caratterizzata dalla degustazione dei vini di Casa e dagli
interventi di Gianni Roversi (uno dei Soci).
La storia di Borgo
Paglianetto ha radici lontane…Narra lo scrittore arciprete Camillo
Acquacotta che Matelica “dovette divenire Municipio Romano l’anno
664. in circa di Roma e 89. prima dell’era volgare”. Fu allora
che facoltosi proprietari romani acquistarono terreni nel territorio
matelicese per farne “ampie possessioni e ville deliziose”.
Tali possedimenti
acquisirono ben presto i nomi dei loro possessori: tra di essi
figurava il Fondo “Palianus” nel quale, come cita lo scrittore,
era conservata la lapide di Palio, della cui identità non si hanno
ad oggi notizie certe . Il nome “Pagliano” fa la sua
comparsa, intorno al 1550, anche nei “Registri dei Catasti”
redatti da Bastiano Vespa: con il nome di Pagliano (o meglio di
“Contrada di Pagliano”) si indicavano le proprietà degli
abitanti del quartiere di città, i cui beni appartenevano alla
Chiesa di Santa Croce, a cui era collegata una omonima confraternita.
L’azienda Borgo
Paglianetto si trova nel cuore delle Marche, nella vallata che si
estende tra Fabriano e Camerino. Inserita nella zona di produzione
del Verdicchio Doc di Matelica, Borgo Paglianetto mira a fare della
qualità l’essenza del proprio essere.Nel fulcro della produzione
del Verdicchio, grazie alla presenza di una forte discendenza
clonale, Borgo Paglianetto produce un vino dalla pregevole carica
aromatica e fenolica, dovuta alla maturazione tardiva delle uve che
consente un maggior accumulo, negli acini, dei sali e delle essenze
che contraddistinguono queste terre.Borgo Paglianetto, con i suoi 25
ettari, si estende sulle colline matelicesi in una valle chiusa, la
cosiddetta alta Valle dell’Esino, rappresentando l’unico caso
nelle Marche per l’insolito orientamento nord-sud, fattore
determinante per la creazione di quel particolare microclima che
permette la coltivazione di uve di grandissima qualità.
La cantina è
costituita da un edificio che consente la lavorazione delle uve
secondo le più moderne tecnologie e lo stoccaggio del vino ricavato
dai vigneti di proprietà. Un secondo edificio ospita invece gli
uffici, i laboratori e un ampio punto vendita con sala degustazione.
La scelta di passare
dall’agricoltura convenzionale a quella biologica
vuole dare un segnale importante ai consumatori, poiché le uve
biologiche sono sinonimo di produzione molto impegnativa, oltre che
di eccellente qualità.
L’azienda certifica in biologico non solo la qualità delle uve ma anche tutti i processi di vinificazione e cantina: la costante ricerca della qualità dell’ambiente si riflette nella qualità del vino. Ogni nostra bottiglia vuole essere espressione peculiare del terroir, frutto esclusivo della volontà della natura nonché risultato della nostra inesauribile passione. L’amore per la nostra terra implica l’uso di energie rinnovabili e di concimi naturali: ogni attività è svolta nel più vigile rispetto della vite e del territorio. Un rispetto e una passione che non conoscono compromessi e che sono attenti ai cicli della natura e della vite: questa è la filosofia che spinge l’azienda a scegliere un preciso modo di vivere, osservare e lavorare la terra.
L’azienda certifica in biologico non solo la qualità delle uve ma anche tutti i processi di vinificazione e cantina: la costante ricerca della qualità dell’ambiente si riflette nella qualità del vino. Ogni nostra bottiglia vuole essere espressione peculiare del terroir, frutto esclusivo della volontà della natura nonché risultato della nostra inesauribile passione. L’amore per la nostra terra implica l’uso di energie rinnovabili e di concimi naturali: ogni attività è svolta nel più vigile rispetto della vite e del territorio. Un rispetto e una passione che non conoscono compromessi e che sono attenti ai cicli della natura e della vite: questa è la filosofia che spinge l’azienda a scegliere un preciso modo di vivere, osservare e lavorare la terra.
Per tutti questi
buoni motivi l’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei
del Gusto ha voluto inserire Borgo Paglianetto nel Percorso
Internazionale Gu.Sto (Gusto storico), che collega le terre del gusto
che possono vantare eccellenze storicamente documentabili e
certificabili.
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