A Riccione martedì 13 dicembre i protagonisti della filiera
fanno il punto sul prodotto simbolo della Romagna. 30mila le tonnellate di
prodotto IGP. Le sfide del 2017: i mercati esteri
Rimini – Se c’è un prodotto che ha
rappresentato il riscatto della Romagna nel corso dei decenni è la Piadina
Romagnola. Un tempo pane povero, oggi ambasciatrice della Romagna nel mondo. Un
prodotto oggi sulle tavole di Cinque Continenti, di recente protagonista a New
York nella Settimana della cucina italiana.
A due
anni di distanza dall’ottenimento della certificazione IGP, il Consorzio di
Promozione e Tutela della Piadina Romagnola per la prima volta convoca gli Stati Generali, chiamando a raccolta
produttori, autorità, esperti di politiche agroalimentari, associazioni e
testimonial. L’appuntamento è per martedì
13 dicembre al Palazzo dei Congressi a Riccione per un momento di incontro
e confronto su presente e futuro su uno dei prodotti più apprezzati nelle
tavole degli italiani per gusto e versatilità, caposaldo anche dell’economia
del territorio, tanto da registrare un fatturato di 30 milioni di euro.
Ma se la Piadina Romagnola è un elemento di forte
identità in Romagna, tanto deve essere fatto per farla conoscere anche fuori
dai confini dell’Italia. E proprio verso l’estero si concentrano le attività
per il 2017.
La sfida dei mercati esteri: Francia e Germania
Un primo assaggio lo si è avuto in occasione
della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, che a New York ha visto la
Piadina Romagnola protagonista in una serie di degustazioni guidate, incontri
con la stampa internazionale, presentazioni del prodotto, insieme, tra gli
altri, al cuoco numero uno al mondo Massimo Bottura, e João Vale de Almeida
Ambasciatore dell'Unione Europea presso l'Onu.
Nel 2017 invece l’attività del Consorzio di
concentrerà sue due mercati internazionali: Francia e Germania. L’attività di promozione della Piadina
Romagnola si svilupperà attraverso incontri con i buyer, presentazioni alla
stampa internazionale, degustazioni guidate, abbinamenti e tanto altro ancora
all’insegna del prodotto simbolo della Romagna.
A supporto di questo progetto di promozione, il
Consorzio ha ottenuto un finanziamento (primo progetto in graduatoria) sul
bando PSR 2014-2020 – Misura 3 -
"Attività di promozione e informazione da gruppi di produttori sui mercati
interni”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione
Emilia Romagna.
La Piadina Romagnola IGP in cifre
Ma qual è il peso della Piadina Romagnola certificata
IGP sul tessuto economico e sociale della Romagna? Decisamente alto,
soprattutto per la crescita esponenziale della certificazione. Secondo i dati
del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola ad oggi circa 1 piadina su 3 ha la certificazione di
Indicazione Geografica Protetta, con il riminese a rappresentare la parte
più consistente, ben il 77%.
I produttori iscritti ai controlli di
certificazione sono 22, di cui 6 chioschi e un ristorante. Il numero di addetti
di produttori di piadina certificata è di 452 su un indotto generale stimato di
2.000 addetti nel “settore” piadina. Il
fatturato della Piadina Romagnola IGP è di 30 milioni di euro, su un valore
dell’indotto di circa 100 milioni di euro.
Sul fronte della produzione la Piadina IGP ha
toccato quota 30mila tonnellate con
un incremento del 20% rispetto all’anno precedente (dal 2013 anno di protezione
transitoria al 2016). Un dato rende l’idea della crescita esponenziale della
Piadina IGP: nel 2014 era 6.768 tonnellate,
nel 2016 arriverà a 12.100 tonnellate.
Gli Stati Generali della Piadina Romagnola
Non è certo la prima volta che si parla di
piadina in un evento pubblico. È la prima volta invece che si ritrovano insieme
tutti i principali attori della filiera per fare il punto della situazione a
due anni dal riconoscimento IGP.
A Riccione al Palazzo dei Congressi martedì 13
dicembre alle ore 17,00 si guarda al futuro insieme a Mauro Rosati consigliere
del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, l’Assessore regionale
alle Politiche Agricole Simona Caselli, il Presidente e il Direttore del
Consorzio, Elio Simoni e Paolo Migani, Federico Di Biase di Bioagricert (l’Organismo
di controllo dell’Igp), Laila Tentoni vicepresidente di Casa Artusi, rappresentanti
delle associazioni Confartigianato e CNA della provincia di Rimini. Introduce
la giornata il sindaco di Riccione Renata Tosi, modera la giornata Alberto
Improda.
Rimini, 7
dicembre 2016
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