Nel corso della
rassegna informativa Borghi d’Europa, il comune di Stienta (Rovigo)
è stato inserito nei ‘Percorsi Internazionali della Fede’, per
la Chiesa Santuario della Madonna di San Ginesio. La proposta,
avanzata grazie alla segnalazione della Locanda al Pizzon di Fratta
Polesine e alla qualificata partecipazione di Michelangelo Caberletti
(che ne ha raccontato in un bellissimo libro la storia), ha convinto
il giornalista Gianfranco Leonardi, coordinatore dell’itinerario
culturale, nonchè segretario della Unione Stampa Cattolica (UCSI)
dell’Emilia Romagna, a presentare la candidatura, subito accettata.
In Valle di San
Genesio a poca strada da Stienta in aperta campagna troviamo il bel
Santuario Madonna di San Genesio.In origine il piccolo oratorio venne
edificato dove si trovava un antico possesso fondiario monastico
ravennate. L’edificio è ad oggi divenuto ormai un rudere, ad esso
è annessa la casa del custode.
Quattro lesene con
capitello dorico scandiscono la facciata dell’edificio e sostengono
la trabeazione lineare. Il timpano è curvo con due acroteri
globulari sui lati. Nella zona inferiore in linea con l’ingresso si
apre un oculo circolare.
L’interno della
chiesa si presenta molto semplice, privo di decorazioni, e con due
altari laterali.
L’affresco oggetto
di culto in questo luogo è la raffigurazione della Sacra Famiglia
dipinto nei primi anni del ‘700 ma si ritiene che la sua origine
sia più antica, databile attorno al XVII secolo.
L’affresco è
inquadrato in cornice in legno dorato con decorazioni in rilievo di
cherubini e Dio Padre e dell’Annunciazione. Il ciclo dei Misteri
del Rosario che incorniciava questa immagine è stato asportato e
collocato nella sagrestia della chiesa parrocchiale di Stienta.
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