giovedì 25 ottobre 2018

È VINCENZO AGNETTI IL NUOVO PERSONAGGIO DI STORIE MILANESI, IL PROGETTO DELLA FONDAZIONE ADOLFO PINI, A CURA DI ROSANNA PAVONI,CHE RACCONTA I PROTAGONISTI DELLA CULTURA MILANESE

16 luoghi per 16 straordinarie figure di cultura che ci svelano una Milano inedita e affascinante, tra vissuto personale e professionale.

Con Vincenzo Agnetti nasce un nuovo percorso di storiemilanesi.org alla scoperta del suo studio a due passi
da Corso Sempione. 


Prima passeggiata con Storie Milanesi alla scoperta di Vincenzo Agnetti: 
Sabato 10 novembre ore 11.30 
partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti


Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi 2, Milano | www.fondazionepini.net

Storie Milanesi si arricchisce anche quest’anno di un nuovo personaggio della cultura milanese e di una nuova storia: quella di Vincenzo Agnetti, che fa il suo ingresso all’interno di www.storiemilanesi.org  - progetto della Fondazione Adolfo Pini curato da Rosanna Pavoni, con la collaborazione del Comune di Milano e il contributo di Fondazione Cariplo – che, attraverso la narrazione anche di Gianni Biondillo, racconta sedici fra i maggiori protagonisti del mondo culturale milanese.

Con l’entrata di questo nuovo personaggio, Storie Milanesi ci porta ancora una volta fino alla soglia del suo studio, in via Machiavelli 30, con l’obiettivo di far scoprire un’importante ed emblematica figura, portavoce e interprete dell’identità e della cultura milanese. Nasce così un nuovo itinerario, curato da Manuela Leoni, che si snoda vicino l’area che gravita intorno a via Machiavelli. La strada vissuta e abitata da Vincenzo Agnetti lungo l’arco di un’intera vita e dove ancora oggi si trova il suo studio, è uno dei quartieri più ricchi di storie per parlare dell'aspirazione di Milano verso la modernità. Lo studio di Agnetti è uno spazio carico di memoria e fascino creativo, un piccolo capannone, in fondo a un vialetto, a due passi da Corso Sempione, più volte ricordato e ritratto nelle sue opere e nei suoi scritti. Ora è un luogo di studio e di ricerca sull’opera dell’artista ma è anche uno spazio di esposizione, di proposte e di idee che vogliono svilupparsi sulla stessa lunghezza d’onda del suo pensiero.

Personaggio interdisciplinare e colto, vissuto tra Milano l’Argentina e New York, Vincenzo Agnetti fu scrittore, pittore, scultore, critico e poeta. Significative le frequentazioni, degli anni ’50, con Castellani e Manzoni, con cui condivise aspirazioni e progetti. Agnetti lavorò sempre su due fronti: da un lato i testi di critica, letteratura e poesia, dall’altro l’instancabile produzione di opere d’arte immaginate e portate a termine con la frenesia di chi presagisce che il tempo sarà poco rispetto al lavoro da svolgere. L’avvicendarsi di mostre e di presenze nelle rassegne internazionali lo spinsero a cimentarsi con estetiche, materiali e metodiche differenti: dalle bacheliti ai feltri, alla carta, alla tela, dai lavori fotografici alle sperimentazioni sui processi fotografici, dalle sculture alle performance, ai video. L’operazione concettuale di Agnetti si sviluppa a partire dalle sue esperienze di vita che, seppure dimenticate a memoria, riaffiorano a tratti portando con sé un’accelerazione estetica, un salto a livello espressivo che spinge un apparente cambiamento di rotta e introduce tipologie di lavori differenti. Ma non bisogna lasciarsi trarre in inganno, è sempre un discorso unitario che si dipana e si declina in forme diverse, il suo intento è quello di trasformare il pensiero in immagini iconiche capaci di parlare alla mente del visitatore.

Quando in un luogo un artista lavora per anni quello studio diventa allora testimone e narratore non solo della creatività ma anche di un fare, di un progettare dell'artista che, con la propria sensibilità, fa proprie, rielabora ed esprime le tensioni, le aspettative, le criticità dell’ambiente che lo circonda”, dichiara la curatrice Rosanna Pavoni. “Così come le case museo, anche i luoghi che chiamerei dell'abitare professionale sono preziosi e irripetibili strumenti per conoscere la città, le sue culture, i suoi umori e i suoi gusti, con percorsi in cui il respiro internazionale e il ritmo quotidiano della vita si mescolano.

Storie Milanesi: 16 personaggi per 16 luoghi.
Storie Milanesi è un progetto della Fondazione Adolfo Pini che – attraverso la piattaforma digitale storiemilanesi.org, consultabile e fruibile con diverse chiavi di lettura e filtri tematici in italiano e in inglese, mette a circuito 16 case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer. Uno strumento virtuale che, nella realtà, accompagna il viaggiatore in un percorso urbano inedito per guardare alla città, ai suoi quartieri, ai suoi luoghi più simbolici con lo sguardo sensibile di quei cittadini che hanno lasciato un patrimonio di cultura, di saperi e di bellezza. Illustri collezionisti, artisti, architetti designer e scrittori che, attraverso i propri luoghi dell’abitare domestico e professionale, trovano voce nei racconti scritti da Gianni Biondillo, scegliendo Milano come io narrante in un appassionante viaggio che rende il progetto ancora più unico. Ciascun personaggio è legato agli altri per vissuto, storia, inclinazioni personali o presenza sul territorio milanese. Attraverso di loro, sulla piattaforma digitale sono delineabili percorsi virtuali e reali che accompagnano il lettore da una soglia all’altra nei diversi quartieri di Milano dove hanno abitato e/o lavorato. L’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per chi vive e vuole lasciarsi sorprendere da Milano, per poter scoprire e conoscere chi ha contribuito alla storia culturale di una città oggi riconosciuta a livello internazionale. Grazie alla dimensione virtuale, tempo e spazio vengono superati e i protagonisti della “storie milanesi” si incontrano digitalmente, unendo storie, esperienze e vissuti della Milano tra Otto e Novecento. Al fianco dei protagonisti e dei luoghi, storiemilanesi.org offre inoltre al lettore approfondimenti storici, culturali, urbanistici e architettonici.

A partire da ottobre, Vincenzo Agnetti va quindi ad aggiungersi ai quindici “padroni di casa” già presenti nel percorso di Storie Milanesi, ciascuno dei quali è legato a un’istituzione culturale della città. Partner del progetto sono infatti, oltre a Fondazione Adolfo Pini, Associazione ‘Per Mario Negri-Per la Scultura’, Casa del Manzoni, Centro Artistico Alik Cavaliere, FAI – Fondo Ambiente Italiano Villa Necchi Campiglio, Fondazione Achille Castiglioni, Casa Museo Boschi Di Stefano, Fondazione Franco Albini, Fondazione Corrente - Studio Treccani, Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli, Spazio Tadini, Studio Museo Francesco Messina e l’Associazione Amici di Lalla Romano.

A ottobre 2017, l’inedito duo Gianni Biondillo-Painè Cuadrelli, ha portato in scena al Teatro dell’Arte di Milano la trilogia: “Storie Milanesi Live”, un ciclo di “messe in scena” che ha preso spunto dall’omonimo progetto (storiemilanesi.org), ideato e promosso da Fondazione Adolfo Pini.


Prima passeggiata con Storie Milanesi alla scoperta di Vincenzo Agnetti:
Sabato 10 novembre ore 11.30 
partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti

Programma
Ore 11.30: appuntamento Arco della Pace (Piazza Sempione - angolo Via Mario Pagano)
Dalle ore 11.30 alle ore 12:00: tour quartiere Sempione in compagnia di Manuela Leoni (curatrice del nuovo itinerario)
Ore 12.00: visita Studio Agnetti (Via Machiavelli, 30)

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