Per
l’ottavo anno consecutivo torna a Parma l’appuntamento primaverile Quadrilegio,
rassegna
di linguaggi espressivi contemporanei in palazzi storici e giardini privati
aperti per l’occasione.
Grande successo di pubblico venerdì 31 maggio per
l’inaugurazione contemporanea in tutte le sedi della rassegna Quadrilegio Now
aspettando il 2020, dove opere d’arte, installazioni e musica hanno dialogato
con la bellezza della tradizione nei palazzi del centro animando un intero
quartiere di Parma.
Quadrilegio NOW.2019, rassegna d’arte cittadina
aperta fino al 31 luglio, propone al pubblico un percorso di opere
contemporanee in 4 antichi spazi privati aperti per l’occasione +1.
25 artisti, cinema d’autore, eccellenze
enogastronomiche del territorio,
spettacoli di danza e molto altro per raccontare
uno spicchio di Parma verso il 2020.
La rassegna Quadrilegio è inserita nel programma
ufficiale del Comune di Parma per le celebrazioni della Capitale Italiana della
Cultura 2020 e vincitrice del bando ‘Reti d’arte’della Fondazione Cariparma.
31
maggio - 31 luglio 2019
31 maggio – 31 luglio 2019
5
spazi, 25 artisti, cinema d’autore, eccellenze enogastronomiche del territorio,
spettacoli di danza e molto altro per raccontare uno spicchio di Parma verso il
2020.
La
rassegna Quadrilegio è inserita nel programma ufficiale del Comune di Parma per
le celebrazioni della Capitale Italiana della Cultura 2020 e vincitrice del
bando ‘Reti d’arte’della Fondazione Cariparma.
Quadrilegio
NOW.2019, rassegna d’arte cittadina che per l’ottavo anno consecutivo propone
al pubblico parmigiano un percorso di opere contemporanee in 4 antichi spazi
privati aperti per l’occasione +1, quest’anno inaugura il 31 Maggio 2019 alle
19.30.
Circa
350 artisti in mostra e 10.000 visitatori nel corso delle edizioni precedenti
fanno di Quadrilegio un appuntamento ormai consueto e irrinunciabile nel
panorama delle proposte artistiche di nuovi linguaggi in città e in particolare
in un quartiere del centro storico di Parma dove antichi palazzi nobiliari
aprono le porte dei loro spazi privati per dialogare con l’arte contemporanea
nel pieno rispetto dei luoghi e dei tempi.
E
all’insegna del rispetto delle storie passate e future, l’edizione di
quest’anno di Quadrilegio si ispira al tema dei linguaggi di comunicazione
dell’ambiente e delle sostenibilità con un focus sul cambiamento del pianeta e
sul ruolo dell’uomo che lo abita raccontato dalla sensibilità visionaria di
artisti che traducono l’emergenza in un’opportunità di linguaggio globale.
NOW,
un flash di idee e di progetti artistici sul contemporaneo per affrontare il
tema dello sviluppo urbano e della sua evoluzione nel corso dei secoli che sarà
elaborato e raccontato nell’ottava edizione del 2020, anno in cui Parma
rappresenterà la Cultura Italiana con una serie di manifestazioni istituzionali
programmate e che vedrà la rassegna Quadrilegio 2020 protagonista con un intero
anno di proposte risultate vincenti al bando comunale per la selezione del
calendario ufficiale Parma2020.
Per
questa edizione le 4 sedi storiche si arricchiscono di uno spazio nuovo sede
dello studio di un’artista parmigiana, Giovanna Scapinelli.
LE
5 SEDI DI QUADRILEGIO 2019
Spazio
Manfredi di Simona Manfredi - B.go Riccio da Parma 19
BLL
di Giulio Belletti - Piazzale Borri
Maura
Ferrari Interior Design - Palazzo Pallavicino - B.go G. Tommasini 37
Galleria
Alphacentauri di Marina Burani - B.go Felino 46
·
NOW.Adesso – Spazio Manfredi
Nello Spazio Manfredi di borgo Riccio da Parma 19, arricchito
dallo splendido giardino interno, sono previsti ‘interventi’ artistici di 9
artisti contemporanei che ‘contamineranno’ con linguaggi espressivi differenti
gli ambienti dello storico palazzo con esposizioni di opere nell’ingresso, nel
cavedio, in giardino, nel cortile interno e nei due negozi che si affacciano
sulla via.
Gli artisti:
NICOLA EVANGELISTI
Nato a Bologna nel 1972, dalla fine degli anni Novanta ha
sviluppato un percorso artistico caratterizzato dall’uso della luce artificiale
e incentrato su temi scientifici e cosmologici.
GRETA COMINOTTI
“E’ proprio la possibilità di realizzare un
sogno che rende la vita interessante” (Paulo Coelho). Autodidatta, si considera un’EcoArtista. Crea opere riciclando bottiglie
PET e altri materiali.
ALEX PINNA
“La scultura per me è un linguaggio necessario, un corpo a corpo,
tra materia ed idea in un territorio un cui l’aspetto manuale del lavoro è
molto magico, anche perchè conduce a molti incidenti di percorso, che portano a
continue scoperte e inaspettate evoluzioni.”
OTTO GROZNI
“Negli anni ha fatto un po’ di tutto: illustrazioni, convention di
Street Art, installazioni temporanee, lampade e soprattutto oggetti con
materiali poveri e di recupero”.
Le attività di cui si occupa e i progetti che realizza possono
sembrare apparentemente lontani ma, in realtà, il suo approccio non cambia:
sperimentare nuove tecniche, integrare discipline differenti e confrontarsi
sempre con altre realtà e persone.
ERRESULLALUNA E CHULY PAQUIN
Si interessano a temi mitologici e classici, alle origini
religiose e non della cultura italiana ed europea, e a tutto ciò che riguarda
l’uomo nella sua dimensione conscia e inconscia.
‘Nessun giorno senza un passo’
Cosa succede quando il passo diviene danza?
Che un gesto normale, come il camminare, si trasforma in una
formula plastica, un preciso cerimoniale, una danza. Il gesto più banale viene
trasportato verso una personificazione di tale intensità, che non cessa di
danzare, di muoversi, di fuggire, come la figura per eccellenza del desiderio:
la Ninfa.
FILIPPO NEGRONI
Nei pugili di Negroni si notano le tumefazioni nei volti causate
da incontri di pugilato di una violenza inaudita, che vogliono evidenziare le
avversità che la vita a volte ci presenta.
Sono le cicatrici interiori, quelle che hanno segnato l’anima
della persona e che hanno creato il carattere e la personalità di un individuo.
In queste sculture Il corpo è rappresentato con un obelisco che
simbolicamente manifesta la forza e la potenza della persona, di conseguenza la
capacità di entrare dentro l’anima per curare tutte queste ferite profonde.
Tutti i materiali usati per creare queste opere provengono da
epoche passate, ferro antico ossidato dal tempo, legno tarlato e terra cotta
che riprende le società antiche per evidenziare la forza del tempo passato che
cura ogni ferita e rigenera l’uomo.
LUCIA CONVERSI
Nata a Parma nel 1980, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di
Brera nel 2004. All’attività di pittore affianca quella di illustratore per
prodotti editoriali cartacei e multimediali. Vive sulle colline di Parma.
“Nelle tele di Lucia Conversi l’essere umano
è scandagliato e rappresentato nelle sue realtà, da quelle più visibili a
quelle più nascoste e sono proprio le zone d’ombra ad essere i nascondigli
privilegiati della vita, i cassetti segreti che possono celare le verità più
interessanti” (Sara Valente).
LUFER
Dagli anni ’90 Lufer si inoltra nella pittura e nella scultura,
sperimenta tecniche e linguaggi espressivi diversi realizzando le sue prime
sculture e pezzi di arredo.
Crea sculture, quadri, lampade, sedute,
appendiabiti e tavolini con scarti industriali, Il suo “slogan” diventa “il
riciclante ricicla in un istante”, e rappresenta la sintesi del suo “modus
operandi”.
C999
DUALISMUS (2019)
“L’unità è sterile, fecondo è solo il
dualismo, l’opposizione, la differenza.“ (Ludwig Feuerbach)
L’opera si compone di una serie di lavori a tecnica mista acrilico/smalto
di piccole dimensioni e di una rendizione video artistica che riprende lo
stesso tema.
Il dualismo come unità attraverso la coesistenza degli opposti, il
bianco e nero, luce ed ombra e l’opera dell’uomo che nella dicotomia si muove,
si determina, si schiera.
Ma l’arte non finisce qui.
Nel corso della rassegna sono previsti anche due appuntamenti con
il ‘Cinemino di borgo Riccio’ curati da Marco Mazzieri che avranno luogo
il 7 e il 14 giugno nel cortile di Palazzo Manfredi e il
‘Ristocinema’in cui contemporaneamente alla visione sarà servita una cena
gourmet proposta da Bottega di Parma.
Venerdì 21 giugno invece andrà in scena una performance di
danza a cura diLucia e Francesco
Frola.
“Il brano che verrà presentato sarà un
percorso attraverso la visione di ciò che guardiamo:
non solo ciò che il nostro occhio vede ma ciò che percepisce quando ne ha
elaborato la sensazione.”
·
NOW.Rigenerazione
- Spazio BLL di Giulio Belletti
Nella bella cornice dell’antistante piazzale
Borri, nello spazio ricavato da un’antica chiesa sconsacrata e nel cortile
interno saranno ospitate le opere di 6 artisti.
Gli artisti:
DAVIDE DALL’OSSO
Artista pesarese ora in Toscana. La
trasparenza, il lasciarsi attraversare e modificare dalla luce, la metamorfosi,
sono i colori principali del suo linguaggio scultoreo, che esprime maggiormente
attraverso la fusione dei policarbonati. Ha esposto in USA, Francia, Olanda,
Svezia, Regno Unito, Germania, Belgio, Svizzera.
TONI ALFANO
Grafico pubblicitario e artista milanese
trapiantato a Siena. La sua è una ricerca pittorica introspettiva rivolta
all’esplorazione della profondità dell’animo umano che negli ultimi tempi lo ha
portato a realizzare opere stratificate dipinte a carboncino tirato a mano con
velature di bitume e poi trattate con l’antica tecnica di restauro del
Descialbo, letteralmente “strappare via”.
RAFFAELE PENNA
Foggiano ma da anni a Varese. La sua ricerca
espressiva passa attraverso l’utilizzo di materiali sempre nuovi (corde,
stracci, gommapiuma garze e fili di lino) che diventano parte integrante delle
sue opere.
Ha esposto in Italia e all’estero a Lugano,
Parigi, Stoccarda, e Philadelphia.
GIOVANNI MELEGARI
Artista nato a Parma nel 1951, ha all’attivo
numerose personali dagli anni ’80 fino al 2007.
Per diversi anni ha diretto a Parma una sua
scuola di pittura da lui fondata.
FABI BANDINI
Artista parmigiano, la sua è una pittura
vivace e incisiva, concettualmente sempre attuale e provocatoria anche se nei
tratti fresca, quasi infantile. Le sue installazioni sono in mostra a
Quadrilegio fin dalle prime edizioni.
UMBERTO SQUARCIA JR
Architetto e artista parmigiano, da diversi
anni vive e lavora a New York.
L’architettura e il campo delle varie
espressioni d’arte sono state e sono tuttora l’ispirazione primaria per i
processi creativi dell’artista. Ha esposto a New York, San Francisco, Parma,
Roma, Cortina, Bologna, Monaco, Milano.
·
NOW.Senza Tempo
- Maura Ferrari Interior Design
Saranno due gli artisti ospiti di Maura
Ferrari al piano terra dello straordinario Palazzo Pallavicino.
Gli artisti:
ROBERTA BUSATO
Crea modellando un impasto dalla formula
completamente naturale, lavorato e seccato a crudo, frutto di una lunga ricerca
personale. Dall’osservazione del materiale nasce la serie di “Teste crude “un
ciclo di lavori in cui è trascritta una femminilità condensata: nel gusto del
particolare, nel piacere tattile di una materia che possiede colori diversi in
base alla morfologia del luogo di provenienza, alla composizione organolettica
della terra.
“...scaturiscono forme esteriormente lontane
ma l’Humus che appartiene a tali figure, è il medesimo terreno sul quale oggi
edifichiamo e poggiamo noi stessi. Confini, moduli, angolature che riecheggiano
in presenze dense e silenziose e che si innalzano come guerrieri. Sono opere
“aperte”, libere dall’ accordato, tese in un flusso continuo del tempo.”
(Roberta Busato)
GIUSEPPE BIAGI
È nato a Viareggio nel 1949, dove vive e
lavora.
“Biagi vuole farci percepire l’enorme,
dilatata, incommensurabile ampiezza dello spazio e insieme vuole darci l’idea
di un tempo senza fine.
Nelle sue opere c’è una cultura d’immagine
che però deve aver pesato su Biagi, una cultura dove conta la dilatazione, la
dissoluzione delle forme e la scoperta di un ripetitivo, alienato quotidiano.
Quella che in realtà Biagi oggi dipinge è la storia del proprio isolamento e
delle capacità di leggere anche negli altri questa tensione, questa ricerca
umana. Pittura dunque per narrare la solitudine”
(Arturo Carlo Quintavalle)
·
NOW.Etera - Galleria
Alphacentauri Marina Burani
Alla Galleria Alphacentauri di Marina
Burani da un paio d’anni trasferitasi a Palazzo Mambriani in Borgo Felino 46
Gli artisti:
EGOR ZIGURA
Egor Zigura vive e lavora a Kiev Ucraina, ha
studiato alla National Academy of fin art.
Ha fatto la prima mostra in Italia alla
Galleria Alphacentauri nel 2016.
Ha partecipato a diverse esposizioni tra le
quali:
Spectrum Miami 2018 - United Kingdom Londra
2018 - Art Fair Malaga 2017
NIKITA ZIGURA
Nikita Zigura vive e lavora a Kiev Ucraina,
ha studiato alla National Academy of fin art.
Ha fatto la prima mostra in Italia alla
Galleria Alphacentauri nel 2016.
Ha partecipato a numerose mostre tra le
quali:
Art Fair Malaga 2017 - Galleria La Zurbia
Granata 2018 - Varsavia Polonia 2019
PATRIZIA CARAVAGGIO
“Vivo lo scatto fotografico come una specie
di scambio, un dialogo tra il mio sè profondo e ciò che questo coglie
all’esterno attraverso gli occhi. Quando “sviluppo” una foto, è un po’ come se
mettessi a posto la punteggiatura di uno scritto. Il risultato di tutto questo,
la fotografia, sarà qualcosa che difficilmente sarei riuscita a dire con le
parole, e può anche creare un momento di confronto con chi guarda, un dialogo”.
MARINA BURANI
Etera, la donna evoluta e colta, non
mortificava il suo corpo come le altre, poteva frequentare compagnie maschili,
e riusciva ad avere un grande potere. Infatti l’unica donna che partecipa ai
dialoghi di Platone è Diotima.
ANDREA VETTORI
“Nell’alchimia, come “l’uovo dei filosofi“ è
ricettacolo della trasformazione interiore da materia grezza a oro. Il serpente
è un archetipo universale che rappresenta, in estrema sintesi, le forze
cosmiche della natura e la rigenerazione per mezzo di esse. Eros nasce con le
ali dorate e mostra l’uovo che conteneva tutto il cosmo e le sue creature”.
·
Studio
Giovanna Scapinelli
Nello studio di Borgo Felino 31 l’artista
espone le sue opere.
GIOVANNA SCAPINELLI
“Così, il volto o l’oggetto escono da
fondali misteriosi… e le figure, tutte “scolpite” nei rossi “infernali”, dalle
tavole sulfuree dei gialli delle coscienze; con i neri del passato a scandire
ed equilibrare severamente le luci radenti dell’intelletto. È un mondo coerente
nelle forme e tagliente nei significati, dove i personaggi protagonisti, in un
ambiente apparentemente vuoto, ma in cui anche un muro respira come un essere
umano, attendono, forse “attendono Godot”, probabilmente se stessi perché è la
letteratura, la parola scritta, che li ha generati. Una incisiva pittura
letteraria, quindi, in cui l’unica preoccupazione può apparire la difficoltà (e
poi l’inutilità) della vita”. Tiziano Marcheselli.
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