mercoledì 30 dicembre 2015

Itinerario: Centro storico di Mendrisio

Antichi palazzi e chiese arricchite da stucchi e affreschi si affacciano sulle strette viuzze del centro storico di Mendrisio, che non è stato toccato dalla modernità e diventa particolarmente suggestivo durante le processioni della Settimana Santa e in settembre in occasione della Sagra dell'uva. Mendrisio è capoluogo di una regione conosciuta coma “la Toscana della Svizzera” per la presenza di paesaggi caratterizzati da dolci colline vignate e dalle case in mattoni con i tetti in coppi. A 5 km si trova il Battistero di Riva San Vitale, il più antico monumento cristiano della Svizzera.

Itinerario: Centro storico di Mendrisio 


Il nostro itinerario alla scoperta del "magnifico borgo" parte dalla Piazza del Ponte caratterizzata dall’imponente chiesa parrocchiale dei santi Cosma e Damiano, una costruzione relativamente recente (1863-75) d’ispirazione neoclassica, opera dell’architetto Luigi Fontana. La vicina torre medievale risale invece al XIII secolo e testimonia la presenza di uno dei tre castelli che un tempo fortificavano la città. Fu usata dapprima per scopi militari e in seguito rialzata e trasformata in campanile. Nel 1908 è stata riportata allo stato originale. Sulla piazza si affaccia anche l’elegante Palazzo Torriani, sviluppatosi nel corso dei secoli attorno a un primo nucleo del XIII secolo.

Si sale dapprima lungo Via Torriani (accanto alla parrocchiale) e Via Santa Maria per raggiungere in breve la chiesa di Santa Maria, la più antica del nucleo (attualmente in restauro). Si tratta di un edificio medievale sorto sui resti di una villa romana e riedificato nei secoli XVI e XVII. Il campanile è romanico e risale invece al XII secolo. Si imbocca in seguito Via Vecchio Ginnasio e si raggiunge in poco tempo la chiesa di San Giovanni Battista riccamente decorata e considerata una delle massime espressioni del tardobarocco in Ticino. Di fianco sorge il Museo d’arte, ospitato nell’antico convento dei Serviti, con uno splendido chiostro.

Uscendo dal museo e svoltando a destra si trova la graziosa cappella della Madonna delle Grazie, che contiene un affresco mariano del Trecento attribuito a Giovanni da Milano. Proseguendo su Via Carlo Pasta, dopo appena 300 metri s’incontra sulla destra la pittoresca Via delle Cantine. Il Mendrisiotto è una regione a forte vocazione viticola e produce ottimi ed eleganti Merlot. Da secoli gli abitanti dispongono in questa parte della città di cantine che sfruttano l’aria fresca che scende dal Monte Generoso e garantisce una temperatura costante durante tutto l’anno. La maggior parte delle cantine è a uso privato, ma vi si trovano anche alcuni ristoranti dove si possono gustare le specialità ticinesi e gli ottimi vini della regione.

Si ritorna alla cappella della Madonna delle Grazie e si percorre Via Stella che porta di nuovo in Piazza del Ponte. Si attraversa la piazza e si imbocca il Corso Bello, cuore del centro storico di Mendrisio, fino a uno slargo dove si ammira il magnifico settecentesco Palazzo Pollini, tipico esempio di villa lombarda tardobarocca.

Se si procede sulla stessa via fino alla Piazzetta Borella, percorrendo in seguito Via Gismonda si giunge alla facoltà di architettura, fondata dal noto architetto ticinese Mario Botta. L'Accademia alloggia nell'imponente Palazzo Turconi e nell'elegante Villa Argentina, due costruzioni risalenti alla seconda metà dell'Ottocento, oltre che nel moderno Palazzo Canavee, edificato nel 2000 e progettato dallo studio Soliman & Zurkirchen. La nuova costruzione, rivestita in mattoni neri, con la sua ragguardevole mole si rifà all'impianto neoclassico di Palazzo Turconi, aprendosi con un'ampia vetrata verso il lussureggiante parco di Villa Argentina, un'area verde particolarmente pregiata nel cuore di Mendrisio.

Presso l’ufficio turistico sono disponibili gratuitamente le audioguide in 4 lingue (italiano, francese, tedesco e inglese) di un itinerario simile, ma un po' più lungo (3.4 km, durata 2 ore).

Sagre e processioni


A Mendrisio si tengono tre importanti manifestazioni legate alle radici agricole e religiose di questo generoso territorio. Il giovedì e il venerdì prima di Pasqua nell’affascinante scenario del centro storico si svolgono le Processioni storiche, che affondano le loro origini alla fine del Seicento. Lo stesso scenario fa da cornice a fine settembre all’animatissima Sagra dell’uva, che sottolinea la vocazione viticola della regione. La più antica fiera del mondo agricolo ticinese, quella di San Martino, ha luogo invece l’11 novembre attorno all'omonima chiesa romanica che sorge su un prato poco lontano dal centro.

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