La pinza (in lingua veneta pinsa) è un tipico dolce del Veneto, del Friuli e di alcune vallate del Trentino. Con questo nome si indicano però anche dolci del tutto differenti, come a Bologna (la pinza bolognese) e a Trieste.
La ricetta varia da località a località, ma se ne possono delineare
le caratteristiche generali. Gli ingredienti sono semplici, tipici della
tradizione contadina, comunque oggi molto più ricchi che in passato:
vengono impastate insieme farina bianca, farina gialla, lievito,
zucchero, uova, fichi secchi, uva passa e semi di finocchio. Viene
abbinato a del vino rosso, in particolare fragolino o vin brulé. Nella tradizione vicentina, al posto delle farine, viene utilizzato pane raffermo ammorbidito con latte e il dolce prende il nome di "putana".
Il dolce (che può raggiungere il metro di diametro) è solitamente
consumato durante le feste natalizie, specialmente in occasione dei falò di inizio anno (le pìroe-paroe o panaìni, panevìni, pignarûl, vècie, casere) e magari cotto tramite gli stessi.
L'etimologia della parola è probabilmente la stessa della parola "pizza".
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