sabato 31 dicembre 2016
All'Antica Trattoria Maretollo : la storia è servita !
"L’Antica Trattoria Maretollo nasce nel 1935 grazie alla famiglia Maretto: da tale cognome, delicatamente storpiato dalla tipica cadenza veneta, deriva la sua denominazione.
Questo locale è stato a lungo l’unica attività commerciale e di ritrovo a San Vito di Vigonza, un fazzoletto di terra situato, sin dalle sue lontanissime origini, Ultra Brintam (oltre il Brenta): chi voleva raggiungere la località San Vito doveva necessariamente oltrepassare il fiume.
I lavori di arginamento e gli interventi per il contenimento delle inondazioni, hanno modificato il corso del Brenta e oggi San Vito è situato prima del Brenta pur restando orgogliosamente lontano dalla frenesia della contemporaneità.
Sostenuta dalla forza delle tradizioni venete e dalle ricette rimaste immutate nel tempo, la nuova gestione della Antica Trattoria Maretollo mira a conservare l’ambiente intimo e nel contempo conviviale e accogliente per cui è da sempre ricordata.L’ambiente dell’Antica Trattoria Maretollo è rimasto rustico, caldo, semplice e familiare. "
Questa la presentazione.
La nostra visita gustosa conferma l'ispirazione ttradizionale della cucina.
"La cucina Maretollo rispetta la stagionalità e le tradizionali ricette della cultura locale in tutte le portate proposte e sa servire le sfumature di una contemporaneità giovane e grintosa tralasciando i vezzi e puntando dritto al cuore della sostanza. Il calore e il fascino della memoria e del passato sono conservati sia nei primi piatti, sia nelle carne e nel pesce, sia nei contorni, sia nelle pietanze per persone vegetariane."
"Legati alle nostre radici sono tutti i nostri piatti, a partire dai primi che includono la Pasta e fagioli alla veneta con le larghe tagliatelle artigianali; oppure i Bigoi fatti da noi e serviti col sugo alla salsiccia. Altra nostra chicca sono gli Gnocchi, anch’essi di nostra produzione, serviti con un ampio ventaglio di scelta sui condimenti o ancora il Risotto di fegatini di pollo o la Trippa alla parmigiana. Con le seconde portate si spazia dall’ormai celebre Carrello dei bolliti, che accompagna la stagione fredda. Sono un omaggio alla cucina veneziana le Sarde in saor e le Masanete. Naturalmente non potevamo esimerci dal proporre il Baccalà alla vicentina e il Baccalà mantecato serviti con l’immancabile Poenta. Per i palati più esigenti proponiamo lo Spezzatino di musso e il Coniglio arrosto. I bambini vanno matti per il nostro Pollo fritto, magari accompagnato con le salsine composte al momento, o per la nostra Grigliata mista, che trovano notevole gradimento anche tra gli adulti. I contorni hanno sempre alla base verdure rigorosamente stagionali e di produzione locale….compresi i nostri estivi Fiori di zucca fritti o le primaverili Erbette di campo. Anche i dolci sono di nostra produzione: si spazia dal classico Tiramisù in coppa alla Crostata di mele, dai Biscotti al cioccolato agli Zaeti, dalla Crema allo zabaione che accompagna le nostre carnevalesche Frittelle con uvetta e pinoli alla freschissima Crema al mascarpone. Non si possono non menzionare il Cremoso alla frutta e il Millefoglie che si assaporano con gli occhi prim’ancora che col palato."
Il servizio è cortese, mai untuoso.
Questo locale è stato a lungo l’unica attività commerciale e di ritrovo a San Vito di Vigonza, un fazzoletto di terra situato, sin dalle sue lontanissime origini, Ultra Brintam (oltre il Brenta): chi voleva raggiungere la località San Vito doveva necessariamente oltrepassare il fiume.
I lavori di arginamento e gli interventi per il contenimento delle inondazioni, hanno modificato il corso del Brenta e oggi San Vito è situato prima del Brenta pur restando orgogliosamente lontano dalla frenesia della contemporaneità.
Sostenuta dalla forza delle tradizioni venete e dalle ricette rimaste immutate nel tempo, la nuova gestione della Antica Trattoria Maretollo mira a conservare l’ambiente intimo e nel contempo conviviale e accogliente per cui è da sempre ricordata.L’ambiente dell’Antica Trattoria Maretollo è rimasto rustico, caldo, semplice e familiare. "
Questa la presentazione.
La nostra visita gustosa conferma l'ispirazione ttradizionale della cucina.
"La cucina Maretollo rispetta la stagionalità e le tradizionali ricette della cultura locale in tutte le portate proposte e sa servire le sfumature di una contemporaneità giovane e grintosa tralasciando i vezzi e puntando dritto al cuore della sostanza. Il calore e il fascino della memoria e del passato sono conservati sia nei primi piatti, sia nelle carne e nel pesce, sia nei contorni, sia nelle pietanze per persone vegetariane."
"Legati alle nostre radici sono tutti i nostri piatti, a partire dai primi che includono la Pasta e fagioli alla veneta con le larghe tagliatelle artigianali; oppure i Bigoi fatti da noi e serviti col sugo alla salsiccia. Altra nostra chicca sono gli Gnocchi, anch’essi di nostra produzione, serviti con un ampio ventaglio di scelta sui condimenti o ancora il Risotto di fegatini di pollo o la Trippa alla parmigiana. Con le seconde portate si spazia dall’ormai celebre Carrello dei bolliti, che accompagna la stagione fredda. Sono un omaggio alla cucina veneziana le Sarde in saor e le Masanete. Naturalmente non potevamo esimerci dal proporre il Baccalà alla vicentina e il Baccalà mantecato serviti con l’immancabile Poenta. Per i palati più esigenti proponiamo lo Spezzatino di musso e il Coniglio arrosto. I bambini vanno matti per il nostro Pollo fritto, magari accompagnato con le salsine composte al momento, o per la nostra Grigliata mista, che trovano notevole gradimento anche tra gli adulti. I contorni hanno sempre alla base verdure rigorosamente stagionali e di produzione locale….compresi i nostri estivi Fiori di zucca fritti o le primaverili Erbette di campo. Anche i dolci sono di nostra produzione: si spazia dal classico Tiramisù in coppa alla Crostata di mele, dai Biscotti al cioccolato agli Zaeti, dalla Crema allo zabaione che accompagna le nostre carnevalesche Frittelle con uvetta e pinoli alla freschissima Crema al mascarpone. Non si possono non menzionare il Cremoso alla frutta e il Millefoglie che si assaporano con gli occhi prim’ancora che col palato."
Il servizio è cortese, mai untuoso.
Renata Schinardi, la Signora delle Erbe, a Borghi d'Europa
Renata
Schinardi,la Signora delle Erbe, è stata invitata alle giornate di
informazione di Borghi d’Europa da Palato Anarchico, alias
Giuseppe Gaspari, giornalista e blogger di talento.
Marica Cristina
Muccioli l’aveva intervistata….
“Sorriso sempre
pronto, lingua sciolta e grande disponibilità a raccontarsi, Renata
può essere paragonata ad una fata gentile alle prese con i rari
ingredienti delle sue pozioni magiche. Guidata da grande cultura e
conoscenza del mondo verde, Renata è un personaggio a dir poco unico
in Italia per la sua capacità di indagare l’anima segreta delle
piante e trasferire le sue scoperte nell’universo gastronomico.
Nel corso degli anni, anche grazie ad un forte spirito di
iniziativa e grande capacità comunicativa, la “Signora delle Erbe”
è diventata un’autorità in materia: l’angelica, il basilico
rosso, il timo serpillo, la nepetella e le infinite altre Aromatiche
fresche, che per lei non hanno segreti.
Consulente di grandi chef
Le “sue” Erbe sono anche diventate un argomento molto convincente per stringere amicizie e scambiare consulenze di lavoro coi più noti nomi dell’alta cucina internazionale. Per intenderci, Renata dà del tu a chef del calibro di Carlo Cracco, Danilo Angé, Giorgio Nardelli, Roberto Gruden, Gino Angelini, Annie Feolde, Igles Corelli, Marcello Leoni, Beatrice Segoni, Elisabetta Martelli...
“L’elenco potrebbe continuare – spiega la “Signora delle Erbe” – Sono numerosi i grandi cuochi che usano le mie Erbe, nei menu dei loro ristoranti e nei corsi di raffinate scuole di cucina. Il mio rapporto con loro è basato su grande rispetto ed umiltà reciproci. Ciascuno con la voglia e la disponibilità di imparare dall’altro, siamo riusciti, insieme, a creare piatti davvero unici e speciali da proporre ad un pubblico non omologato.”
La Vite Bianca di Vigonza a Borghi d'Europa
Gabriele e Celeste
amano definire La Vite Bianca di Vigonza il loro bacaro.
Nella tradizione
veneziana bacaro è sinonimo di osteria, di osteria semplice, dove si
trova una
vasta scelta di vini
in calice (ómbre o bianchetti) e piccoli cibi e spuntini (cichéti),
caratterizzata da
pochi posti a sedere e da un lungo bancone vetrinato in cui sono
esposti
i prodotti in
vendita.
A La Vite Bianca il
vino della casa si chiama sempre "ombra", ma vi è anche
una
grande scelta tra
vini di alta qualità. E poi, accanto agli aperitivi di grande
fantasia, la cucina
che segna
profondamente la vita del locale.
Una cucina che si
basa sui prodotti locali, interpretati rispettando il volgere delle
stagioni.
Piatti che si
ispirano ad una tradizione familiare, ma di grande efficacia. Così a
mezzogiorno
il cliente potrà
scegliere fra diverse proposte : sul banco, in stile gastronomia,
offrendosi
alla vista, i piatti
suggeriscono dei percorsi inusitati. E poi Celeste, che annuncia,
accanto
alle delizie del
banco, i primi del giorno.
Abbiamo assaggiato
delle tagliatelle con zucchine e salmone affumicato, da far invidia
agli chef più
raffinati. E poi vi è lo stile del servizio, improntato sulla
gentilezza mai untuosa,
mai ingombrante
vera. Gabriele vola letteralmente fra la cucina e i tavoli, conosce i
clienti,
ha una parola per
tutti, restituendo a La Vite Bianca quella atmosfera colloquiale di
antica
osteria che di certo
non guasta.
Celeste è la vera
protagonista della sala (anzi delle sale), sa vezzeggiare i clienti,
con un
sorriso splendente e
una simpatia contagiosa.
E, di questi tempi,
scusate se è poco !
venerdì 30 dicembre 2016
SIPO sostiene l’Associazione Amici di Casa Insieme
SIPO ha partecipato come sponsor alla cena di gala Convivium per
l'Alzheimer dell’Associazione Amici di Casa Insieme. Protagonista dell’evento lo Chef stellato Filippo La Mantia che ha cucinato alcune
portate del menù con le erbe aromatiche e le verdure della linea Sapori del mio
Orto
Bellaria Igea Marina (RN), 30.12.2016. Più di 100 persone
si sono ritrovate presso la nuova Sala Polivalente della Fiera di Cesena alla cena natalizia di raccolta fondi con lo chef Filippo La Mantia, che ha aderito con
entusiasmo all’iniziativa organizzata dall’Associazione Amici di Casa Insieme. All’evento ha partecipato anche SIPO tra gli sponsor, che ha fornito alcune
verdure ed erbe aromatiche della linea Sapori
del mio Orto (alloro, rosmarino, origano, menta e finocchio selvatico e
carote).
Il
menù ha visto protagonisti i profumi e i sapori della cucina siciliana in cui
affondano le radici “dell’oste e cuoco”, come ama definirsi lo stesso Chef La Mantia, riconosciuto a livello
nazionale e per la prima volta a Cesena: insalatina tiepida di ricciola con
centrifuga di carota e zenzero; sedanini con pesto di pistacchio, finocchietto,
lime e mandorle tostate; pancia di maiale, crema di ceci, friggitelli e cous
cous tostato; cannoli di ricotta e frutta candita.
“Ringraziamo
l’Associazione Amici di Casa Insieme per questa preziosa opportunità - ha sottolineato
Massimiliano Ceccarini, SIPO General Manager - oltre allo chef Filippo La Mantia e a tutti
coloro che con entusiasmo e supporto costruiscono ogni giorno progetti giusti e
costruttivi come questo”.
Grazie all’adesione di aziende e singoli partecipanti, sono
stati raccolti 4.000 euro che verranno destinati ai progetti del Fondo
Alzheimer 360° per l’assistenza, la prevenzione e la ricerca. Amici di Casa Insieme è presente dal
2001 sul territorio cesenate. Dedicata inizialmente all’assistenza dei malati
di Alzheimer e alle loro famiglie, sta ampliando l’attività alla prevenzione
con i “Laboratori Benessere”, occasioni di incontro per gli over 60 in cui si
mantiene attiva la mente e si propongono stili di vita attivi per ridurre il
rischio di contrarre la malattia o comunque ritardarne l’insorgenza. L’Alzheimer e altre forme di demenza
colpiscono in Italia circa un milione di persone, intaccandone l’autonomia
personale, le relazioni, le condizioni economiche ed il rapporto con la
società. Le iniziative dell’associazione offrono vicinanza, condivisione,
stimoli oltre che informazione e svago, mettendo in campo i volontari accanto a
personale specializzato, accomunati da un obiettivo: contrastare la solitudine
e l’avanzamento della malattia, valorizzando le persone.
·
Per ulteriori informazioni e richieste di materiali si prega di
contattare:
Elisa Monticelli, SIPO Marketing Department
Tel. 0541 339711 news@sipo.it www.sipo.it www.faceboook.com/siposaporidelmioorto
Giorgia Battelli,
Associazione Amici di Casa Insieme
Scopri la ricetta
preparata da Filippo La Mantia con i
prodotti Sapori del mio Orto sul blog
di SIPO
mercoledì 28 dicembre 2016
Turismo: le 6 tendenze del settore da tenere d’occhio nel 2017, parola di Waynaut
A
cura di Paul Pontecorvo, VP Marketing & Business Developer di
Waynaut in collaborazione con l’Ufficio Studi del fondo di venture
capital P101
Il
settore del turismo si sta evolvendo ad un ritmo incessante: la
combinazione di dispositivi mobili, big data e intelligenza artificiale è
destinata a trasformare l'intero mercato. Un nuovo mondo, guidato dalle
aspettative dei consumatori, è quello che si prospetta per l’industria
del travel. Questo settore si trova oggi
di fronte ad una nuova ondata di “disruption” che avrà un impatto
significativo su tutti gli operatori e sui tradizionali modelli di
business: vediamo quali sono i 6 trend che cambieranno l’industria del
turismo nel 2017.
1. Le 3 aree di evoluzione del turismo
Molti studi, come "State of Travel 2016" di Skift (2016), "Travel distribution. The end of the world as we know it?" (LSE Consulting, 2016),"Global Report" (Amadeus, 2016), o ancora “Venture Investment Trends in Travel 2017” (Skift, 2016) prevedono che il mercato dei viaggi si evolverà in tre aree principali:
- Complessità e innovazione nella distribuzione
- Rivoluzione dei modelli di economia condivisa nei settori hotellerie e noleggio auto
- Innovazione nella vendita di viaggi online
Il
successo dipenderà da una più profonda comprensione delle aspettative
dei consumatori e dall’uso di mezzi innovativi per trasformare
l'esperienza di viaggio – e il multimodale sembra essere un fattore chiave
per far fronte a tali necessità. La direzione è quella di offrire
un'esperienza turistica senza soluzione di continuità che possa dare
valore aggiunto ai viaggiatori e alle aziende. Insomma, l’esperienza di
un trasporto più agevole e veloce tramite la connettività intermodale
potrebbe diventare realtà sin dal 2017/18, in particolare in Europa.
2. Nuove tecnologie per gli operatori di viaggio
In
effetti, il nostro modo di pensare al business del turismo è
profondamente cambiato e, dal momento che l’online è uno dei principali
fattori di cambiamento in questo settore, molte agenzie di viaggio hanno scelto di evolversi e diventare società tecnologiche.
Gli operatori del settore dei trasporti, ma anche gli stessi
consumatori, stanno guidando questa trasformazione attraverso nuove
tecnologie che possano offrire ai viaggiatori un’esperienza multimodale.
Sta nascendo infatti una nuova generazione di piattaforme di viaggio
multimodali – come Waynaut – che forniscono diverse opzioni di
spostamento sia agli operatori sia agli utenti finali, grazie alla
possibilità di combinare tutti i mezzi di trasporto a disposizione.
3. Nuove alleanze
Si prevede che il crescente utilizzo della tecnologia aprirà la strada a fusioni e acquisizioni nel settore.
Questo perché l'espansione, il consolidamento e l'adattamento sono fasi
naturali nel ciclo di vita di un’industria, soprattutto in un ambiente
dinamico come quello del turismo. Basti pensare che già oggi
compagnie aeree comprano altre compagnie aeree, società di mega-hotel
assorbono grandi e piccole catene alberghiere, società di noleggio auto
si comprano a vicenda, e società di prenotazione online aggregano altre
società minori, a loro collegate per la fornitura di servizi via
internet. Basti pensare al caso di Ctrip, che ha acquisito Skyscanner qualche
settimana fa: l'intenzione del gigante cinese è quello di avere accesso
al mercato globale, e allo stesso tempo permette a Skyscanner di
accedere all’enorme bacino di utenza cinese.
4. Un future roseo per le start-up
In
generale, quando si parla di turismo, le start-up ricevono una grande
attenzione da parte degli investitori. Basti pensare che il totale
mondiale degli investimenti in start-up del travel, solo nel terzo
trimestre del 2016, è di quasi 3 miliardi di dollari, secondo le stime
di CB Insights – cifra che non include Uber, che ha raccolto $15
miliardi a seguito di un'iniezione di liquidità dal Fondo Pubblico di
Investimento dell’Arabia Saudita. Inoltre, moltissime sono state anche
le piccole acquisizioni tra le start-up del turismo nel 2016: 71 società sono state acquisite,
tra player giovani e affermati, da società di prenotazione on-line a
piattaforme di ricerca e pianificazione del viaggio, da siti turistici a
siti di consigli on-demand, compagnie aeree, agenzie di viaggio online e
così via.
5. L'ascesa del B2C...
Un'altra
tendenza per il 2017 è il moltiplicarsi delle piattaforme di
prenotazione multimodale per il B2C. Esempi in questo senso sono GoEuro e Rome2rio,
che stanno entrambi cercando di guadagnarsi la quota europea del
mercato multimodale. GoEuro, che ha recentemente annunciato un round di
finanziamento di oltre $50M (raggiungendo così un totale di $145M
raccolti), permette di effettuare alcune prenotazioni direttamente sul
suo sito web, mentre Rome2rio consente agli utenti di effettuare
ricerche tra le opzioni di viaggio – aereo, autobus, treno e noleggio
auto – per poi riferire l’utente ai siti partner per completare la
prenotazione. Da poco, tuttavia, anche Rome2rio ha lanciato alcune
possibilità di prenotazione diretta, in particolare per acquistare i
biglietti delle ferrovie del Regno Unito.
6. ...e l'evoluzione dei servizi B2B
La digital disruption e il multimodale non stanno prendendo piede solo nel settore B2C, ma anche nel ramo del B2B. Ad esempio, Waynaut, grazie al recente investimento da parte del fondo di venture capital P101,
sta ora lavorando al fine di fornire servizi e prodotti alle aziende,
alle GDS (Global Distribution System), agenzie di viaggio online,
metasearchers, servizi ferroviari e linee aeree, e così via. In
particolare, stiamo lavorando al lancio di uno strumento di prenotazione
one-click, al fine di consentire ai clienti finali delle OTA (Online
Travel Agency) e delle TMC (Travel management Company) di prenotare
biglietti su diversi mezzi di trasporto in un solo semplice click.
P101 - Insightful Venture Capital
P101
è un fondo di venture capital specializzato in investimenti in
società digital e technology driven. Nato nel 2013, con una dotazione
corrente di oltre 65 milioni di euro e 23 società in portafoglio, P101
si distingue per la capacità di mettere a disposizione degli
imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche
competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle
aziende. Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo - 15 anni di esperienza
nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic - e
partecipato da Azimut, Fondo Italiano di Investimento e European
Investment Fund, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui
HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti. Tra le partecipate:
ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement e MusixMatch. Le società
partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 500 risorse e generano un fatturato in costante crescita e già oggi
superiore agli 80M annui. P101 prende il nome dal primo personal
computer prodotto da Olivetti, negli anni ’60, esempio di innovazione
italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia
digitale.
NewsFromThePlatform | Il Blog di P101
NewsFromThePlatform nasce
per raccontare e commentare – attraverso la visione di P101, quella
degli imprenditori delle sue partecipate, dei suoi investitori e di chi
fa parte del suo ecosistema – esempi quotidiani della rivoluzione in
atto, la digital disruption: un fenomeno in pieno corso, che vede
le nuove tecnologie cambiare schemi e modelli, in tutti i settori, in
maniera radicale e ad una grande velocità. Come operatori del mondo
italiano del Venture Capital, il mestiere di P101 è quello di studiare, analizzare e cavalcare questa rivoluzione:
intercettandone anche i segnali deboli e mettendo a servizio delle
giovani imprese risorse ed expertise per crescere e competere sul
mercato, e a disposizione dell’impresa consolidata, una continua fucina
di innovazione. Con NewsFromThePlatform, P101 proverà a raccontare in modo semplice, fattuale e concreto che la giovane azienda di oggi può essere il prossimo concorrente o un prezioso alleato di domani. Per saperne di più clicca qui.
Ufficio Stampa – ddl studio
lunedì 26 dicembre 2016
domenica 25 dicembre 2016
Borgo Paglianetto nel Percorso Internazionale Gu.Sto
L’intervento
dell’Azienda Agricola Borgo Paglianetto di Matelica (Mc), alle
giornate d’informazione di Borghi d’Europa, è stata
caratterizzata dalla degustazione dei vini di Casa e dagli
interventi di Gianni Roversi (uno dei Soci).
La storia di Borgo
Paglianetto ha radici lontane…Narra lo scrittore arciprete Camillo
Acquacotta che Matelica “dovette divenire Municipio Romano l’anno
664. in circa di Roma e 89. prima dell’era volgare”. Fu allora
che facoltosi proprietari romani acquistarono terreni nel territorio
matelicese per farne “ampie possessioni e ville deliziose”.
Tali possedimenti
acquisirono ben presto i nomi dei loro possessori: tra di essi
figurava il Fondo “Palianus” nel quale, come cita lo scrittore,
era conservata la lapide di Palio, della cui identità non si hanno
ad oggi notizie certe . Il nome “Pagliano” fa la sua
comparsa, intorno al 1550, anche nei “Registri dei Catasti”
redatti da Bastiano Vespa: con il nome di Pagliano (o meglio di
“Contrada di Pagliano”) si indicavano le proprietà degli
abitanti del quartiere di città, i cui beni appartenevano alla
Chiesa di Santa Croce, a cui era collegata una omonima confraternita.
L’azienda Borgo
Paglianetto si trova nel cuore delle Marche, nella vallata che si
estende tra Fabriano e Camerino. Inserita nella zona di produzione
del Verdicchio Doc di Matelica, Borgo Paglianetto mira a fare della
qualità l’essenza del proprio essere.Nel fulcro della produzione
del Verdicchio, grazie alla presenza di una forte discendenza
clonale, Borgo Paglianetto produce un vino dalla pregevole carica
aromatica e fenolica, dovuta alla maturazione tardiva delle uve che
consente un maggior accumulo, negli acini, dei sali e delle essenze
che contraddistinguono queste terre.Borgo Paglianetto, con i suoi 25
ettari, si estende sulle colline matelicesi in una valle chiusa, la
cosiddetta alta Valle dell’Esino, rappresentando l’unico caso
nelle Marche per l’insolito orientamento nord-sud, fattore
determinante per la creazione di quel particolare microclima che
permette la coltivazione di uve di grandissima qualità.
La cantina è
costituita da un edificio che consente la lavorazione delle uve
secondo le più moderne tecnologie e lo stoccaggio del vino ricavato
dai vigneti di proprietà. Un secondo edificio ospita invece gli
uffici, i laboratori e un ampio punto vendita con sala degustazione.
La scelta di passare
dall’agricoltura convenzionale a quella biologica
vuole dare un segnale importante ai consumatori, poiché le uve
biologiche sono sinonimo di produzione molto impegnativa, oltre che
di eccellente qualità.
L’azienda certifica in biologico non solo la qualità delle uve ma anche tutti i processi di vinificazione e cantina: la costante ricerca della qualità dell’ambiente si riflette nella qualità del vino. Ogni nostra bottiglia vuole essere espressione peculiare del terroir, frutto esclusivo della volontà della natura nonché risultato della nostra inesauribile passione. L’amore per la nostra terra implica l’uso di energie rinnovabili e di concimi naturali: ogni attività è svolta nel più vigile rispetto della vite e del territorio. Un rispetto e una passione che non conoscono compromessi e che sono attenti ai cicli della natura e della vite: questa è la filosofia che spinge l’azienda a scegliere un preciso modo di vivere, osservare e lavorare la terra.
L’azienda certifica in biologico non solo la qualità delle uve ma anche tutti i processi di vinificazione e cantina: la costante ricerca della qualità dell’ambiente si riflette nella qualità del vino. Ogni nostra bottiglia vuole essere espressione peculiare del terroir, frutto esclusivo della volontà della natura nonché risultato della nostra inesauribile passione. L’amore per la nostra terra implica l’uso di energie rinnovabili e di concimi naturali: ogni attività è svolta nel più vigile rispetto della vite e del territorio. Un rispetto e una passione che non conoscono compromessi e che sono attenti ai cicli della natura e della vite: questa è la filosofia che spinge l’azienda a scegliere un preciso modo di vivere, osservare e lavorare la terra.
Per tutti questi
buoni motivi l’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei
del Gusto ha voluto inserire Borgo Paglianetto nel Percorso
Internazionale Gu.Sto (Gusto storico), che collega le terre del gusto
che possono vantare eccellenze storicamente documentabili e
certificabili.
Momiano d’Istria e i suoi vini a Borghi d’Europa : la famiglia Sinkovic
Con l’intervento
dell’Ente Turistico di Buje, l’Istria Croata è stata presente
alle giornate di informazione di Borghi d’Europa.
Patrik Sinkovic ha
poi presentato, nel corso della serata a convivio presso il
Ristorante Villa Altura di Ospedaletto Euganeo, i vini della propria
azienda.
“La nostra tenuta
agricola è situata su una tra le colline più alte del nordovest
istriano, a 350 metri sopra il livello del mare. A 5 km da Buie,
potete godere in un ambiente piacevole, dall'atmosfera famigliare,
immerso nel verde del paesaggio incontaminato. Tutto questo crea il
presupposto per la creazione di un ecoturismo di grande qualità. La
famiglia Sinković, comprende il signor Libero, sua moglie Dora, ed i
figli Patrik e Sergej. È una famiglia con origini nobiliari già nel
lontano 1656.
Ha mantenuto con
successo fino ai nostri giorni la tradizione nella produzione
dell'uva, del vino, della grappa, dell'olio, della frutta e della
verdura. Abbamo abbinato questa nostra produzione agricola
all'offerta turistica per poter offrire molte specialità istriane.
La nostra casa è un tipico casolare istriano che abbiamo ricostruito
in modo da ricavarne 8 mini appartamenti, per un totale di 25 posti
letto, un mini bar ed il ristorante dove potete gustare e godere
nelle specialità istriane della cucina casareccia. I piatti tipici e
sani, la pace ed il silenzio che si gode nella nostra tenuta, come
pure il paesaggio incantevole che offre una visione che spazia dal
Mare Adriatico fino alle Alpi Giulie, offrono agli ospiti un
soggiorno unico ed indimenticabile durante tutto l'arco dell'anno.”
Agriturismo
San Mauro
proprietario: Libero Sinković
San Mauro 157
52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033
Fax 00385 (0)52 721 380
e-mail: sinkovic@sinkovic.hr
proprietario: Libero Sinković
San Mauro 157
52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033
Fax 00385 (0)52 721 380
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