Dal 5 al 13 maggio, in concomitanza con la grande fiera internazionale
dedicata all’agroalimentare, eventi, musica, showcooking, laboratori e cene
stellate nel centro storico della città ducale.
Parma, 3 maggio 2018_Una grande
«prima», diffusa e saporita. È tempo di Cibus
OFF, edizione inaugurale del primo fuorisalone parmigiano del gusto.
Mentre alle Fiere di Parma si svolge Cibus, uno degli appuntamenti
sull’agroalimentare più accreditati sulla ribalta internazionale, dedicato agli
esperti di settore, la città si apre a tutti con un vero spin off di gusto, storia e sapore. Per nove giorni, dal 5 al 13 maggio, Parma diventa
salotto, anzi cucina e dispensa per raccontare la food valley parmense e tutto
il suo sapere. Showcooking, mostre, talk
show e seminari sul futuro dell’alimentazione, concerti, cene firmate da
grandi interpreti della cucina d’autore e laboratori
per i più giovani animeranno Piazza Garibaldi e quei Portici del Grano che,
mercato prima, crocevia degli affari poi, da sempre sono cuore pulsante della
città.
SINERGIA PUBBLICO E PRIVATO
Il
progetto Cibus OFF nasce dalla proficua collaborazione fra istituzioni
pubbliche e imprenditoria privata ed è un nuovo passo di quella cabina di regia
che ha permesso a Parma di entrare – prima città italiana - nel network UNESCO delle Cities of Gastronomy. L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Parma con il coordinamento di
Parma Alimentare e di “Parma, io ci sto!” ed ha come main
partner il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, il Consorzio del Prosciutto di Parma, le aziende Barilla, Mutti, Parmalat e Rodolfi Mansueto. Tra gli altri
contributor anche Fiere di Parma, il Consorzio per la tutela del Culatello di
Zibello, il Consorzio per la tutela
dei vini DOP “Colli di Parma”, i Musei
del Cibo della Provincia di Parma, Giocampus e altre fondamentali realtà
imprenditoriali come Delicius Rizzoli,
Rizzoli Emanuelli, Isola d’Oro e
Zarotti. La curatela gastronomica di Cibus OFF è affidata ad Academia Barilla, ALMA, La Scuola
Internazionale di Cucina Italiana e al Parma
Quality Restaurants, mentre i momenti culturali (due i sabati dedicati alla
musica con alcune incursioni in stile flash mob) portano la firma dell’Università
degli Studi di Parma e del Teatro Regio - Verdi OFF.
“P” COME GUSTO
“Il menù di Cibus OFF è pensato
non solo per gli oltre 70mila visitatori attesi alle fiere - spiega Cristiano
Casa, assessore alle Attività produttive, Commercio, Turismo, Progetto Unesco
del Comune – Oltre a tecnici e “dottori”
del gusto, grazie a questo fuorisalone, abbiamo pensato a una città che si apra
per raccontare il suo modello e il suo saper fare anche a turisti, curiosi e
golosi”. Dentro, in fiera, gli esperti, fuori tutti gli altri, alla
scoperta delle molte “P” che fanno grande la petite capitale: parmigiano, prosciutto, pasta, pomodoro, il latte
di Collecchio, il pesce e le sue saporite conserve: “E non solo. A Cibus OFF hanno contribuito e saranno rappresentate
tutte le iniziali di gusto e sapore che, con molti altri prodotti, dalle Terre
alte alla Bassa, hanno reso grande la città”, aggiunge Casa.
IL
PALINSESTO
Un’agorà, una dispensa, un portico una piazza e un
orario no stop: gli eventi di Cibus OFF si susseguiranno ogni giorno dalle 10 alle 22 e sono pensati per accontentare ogni
palato, dal quello più raffinato degli esperti a quello più curioso dei foodies. Ogni pausa golosa della
giornata, dal caffè della mattina all’aperitivo, sarà contrassegnata da uno
showcooking o dalla musica grazie anche alla collaborazione dell’altro “off”
della città, l’OFF a cura del Teatro Regio. Cuore di ogni giornata
saranno i dibattiti e i laboratori di Piazza
Garibaldi che per l’occasione si trasformerà in un’agorà dove si
alterneranno importanti interlocutori, dall’Università di Parma, alla Fondazione
Umberto Veronesi. L’inaugurazione,
sabato 5 maggio alle 11, sarà “Parma
È”, talk show con Francesca R. Barberini, autrice e conduttrice Tv. Alle ore 18 da
non perdere il cooking show di Matteo
Baronetto (chef Ristorante Del Cambio, Torino). Tra gli appuntamenti di domenica 6 maggio, anche il talk “Come ci alimenteremo nel 2030” (ore 18) con
Ludovica Principato, ricercatrice dell’Università di Roma Tre, e la riflessione
sulle tendenze che determineranno i comportamenti alimentari futuri, a cura di Barilla Center Food & Nutrition. Martedì 8 maggio, alle 18.00, la
Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con Parmalat sarà protagonista del dibattito “Latte e Scienza: collaborare fa
bene” dove Monica Ramaioli,
Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi, ed esperti e ricercatori in
Scienza dell’Alimentazione dialogheranno sul ruolo del latte in una corretta
alimentazione. Parmalat sarà protagonista anche di un incontro dedicato al “Progetto
Cuoriamoci – piccoli gesti per la salute del cuore” in calendario il
giorno 10 maggio alle 18.30.
Duplice il focus su Parmigiano Reggiano e
Prosciutto di Parma: due DOP e due talk, alla presenza di rappresentanti dei rispettivi
Consorzi di Tutela, sono in programma domenica 6 maggio alle 12 e alla stessa
ora di giovedì 10 maggio.
TALK E
PAROLE IN PENTOLA
Sul piatto del ricco programma di Cibus OFF anche i
talk dove le parole finiscono in “pentola” e si fanno consigli concreti. Lunedì 7 maggio, alle 11, l’Università di
Parma propone l’incontro “Com’è fatto, come lo racconto”, con Andrea Fabbri,
Presidente Master COMET e Maura Franchi, Docente di Sociologia dei Consumi. Da
non perdere, venerdì 11 maggio, alle
11.15, Sergio Ghidini, docente del dipartimento di Scienze degli Alimenti
dell’Università degli Studi di Parma, terrà una lezione sul tema degli studenti fuorisede che hanno scelto di
vivere a Parma, con alcuni consigli per adottare un regime alimentare che
concili salubrità e gusto da veri parmigiani d’adozione. Sarà, invece, Giovanni Ballarini, autorevole voce dell’Accademia Italiana della Cucina, a
raccontare di “Parma Città della Gastronomia”, confrontandosi con l’Assessore
alla Cultura del Comune di Parma Michele
Guerra e con l’Assessore Cristiano Casa,
sabato 12 maggio, alle 11. Alle 18.30 Elisabetta
Fadda, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle
Imprese Culturali dell’Università di Parma, terrà una dissertazione dal titolo
“Sine Cerere et Baccho, friget Venus”, dedicata al senso del gusto nell’arte.
A TAVOLA SOTTO IL PORTICO
Se Piazza
Garibaldi sarà l’agorà del dibattito, i Portici
del Grano ritrovano, invece, la loro originale vocazione di luogo di
incontro, scambio e…assaggi. A raccontare la storia della food valley parmense
pensa una serie di totem no brand che incorniciano una grande dispensa, a far
da quinta a due zone distinte, ristorante e bistrot, allestite fra le logge
medievali dove si è svolto il mercato fino al XIX secolo. Qui si potrà pranzare
e cenare o anche solo fare un break goloso per colazione o merenda. Ogni giorno
uno chef, anzi un pool di tre o quattro cuochi al dì, selezionerà il menù da
mettere in tavola. Ai fornelli si alterneranno 27 chef del consorzio Parma Quality Restaurants. Ci saranno
anche diversi show cooking. L’ouverture si gioca “in casa”, sabato 5 maggio
alle 12, sarà firmata da Massimo
Spigaroli, chef stellato de “L’Antica corte Pallavicina” di Polesine
Parmense e presidente della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy.
Poi toccherà a Paolo Lopriore e Isa Mazzocchi. L’allievo prediletto di
Gualtiero Marchesi, membro del comitato scientifico di ALMA, porterà il know how del suo “Il Portico” comasco di
Appiano Gentile ai Portici del Grano, martedì 8 maggio alle 20. Mazzocchi,
invece, è una delle 44 chef italiane stellate e porterà i segreti de “La Palta”
dalla sua Val Tidone in città, per il pranzo di mercoledì 9 maggio. Due le cene
d’autore: mercoledì 9 maggio ALMA
rilegge in chiave contemporanea i classici della cucina parmense (prenotazione
via mail progetti@scuolacucina.it, 40
euro), mentre gli chef di Academia
Barilla vanno in scena con “Master of Parma” venerdì 11 maggio alle 20.30 (prenotazione
via mail turismo@comune.parma.it, 40
euro).
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