La mostra è organizzata in collaborazione con
Folkwang Museum di Essen, FotoMuseum e Fotostiftung Schweiz di Winterthur
Coordinamento e allestimento a cura di Guido Comis e Diego Stephani
Il Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano dedica una mostra monografica all’opera del fotografo e artista svizzero Balthasar Burkhard
(Berna, 1944-2010). L’esposizione, organizzata in collaborazione con il
Folkwang Museum di Essen, il FotoMuseum e la Fotostiftung di
Winterthur, ripercorre l’intera carriera di Burkhard documentando
tanto la sua attività di cronista della scena artistica internazionale
fra gli anni Sessanta e Settanta, che le opere attraverso cui contribuì a
rivoluzionare la pratica della fotografia. La mostra Balthasar Burkhard. Dal documento alla fotografia monumentale
muove dalle immagini giovanili realizzate durante l’apprendistato nel
segno della fotografia di reportage e documentaria degli anni Sessanta e
ripercorre poi, attraverso un’ampia selezione di scatti, il suo lavoro
di cronista della scena artistica internazionale a fianco del celebre
curatore Harald Szeemann. La memoria delle esposizioni di Szeemann che
hanno segnato un’epoca come When Attitudes Become Form alla Kunsthalle di Berna nel 1969 e Documenta 5 del 1972, e delle installazioni e performance che le caratterizzavano, si conserva oggi grazie agli scatti di Burkhard.
Pur
lavorando come fotocronista Burkhard aspira a lasciare il segno come
artista. Insieme all’amico e collega Markus Raetz realizza le sue prime
fotografie riprodotte in grande formato su tela. I soggetti – un letto
coperto da un lenzuolo gualcito, un grande foglio di carta sul
pavimento, una finestra coperta da una tenda – creano un’interferenza
fra l’immagine e la tela di supporto che non viene tesa, ma ricade in
morbide pieghe. Nella scelta insolita della riproduzione in grande
formato, così come nell’approccio concettuale, la fotografia dialoga
dunque con le altre forme d’arte dell’epoca.
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