Itinerari
da assaporare lentamente, a passo d’uomo, partendo alla scoperta dei
rifugi alpini a 2.000-3.000 metri, tra laghi, forti della Grande Guerra e
cascate, prendendo la Via delle Malghe, 100 km di sentieri segnalati
anche via App, o ancora, scalando, in ferrata, l’affascinante Sentiero
dei Fiori.
Vivere
“un passo alla volta”, riempirsi gli occhi e il cuore di bellezza,
respirare l’aria sottile e pura dell’alta quota, in un continuo
alternarsi di panorami, atmosfere, colori e profumi. In Val di Sole si
possono scegliere diversi itinerari immersi tra le montagne del Gruppo Ortles-Cevedale, dell’Adamello-Presanella e delle Dolomiti di Brenta,
patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO. Un ampio ventaglio di
possibilità da scoprire in silenzio, con i sensi all’erta per scorgere
marmotte e rapaci in volo radente.
I rifugi
Da
lontano appaiono come minuscoli puntini circondati dall’immensità di un
paesaggio sconfinato. Finalmente, dopo qualche ora di cammino, eccoli
apparire: in legno, pietra, mattoni, ai visitatori riservano
un’accoglienza calorosa e il piacere delle gustose ricette locali,
offrendo la possibilità di pernottare e scoprire così la bellezza
dell’alba tra le montagne.
Molti di questi rifugi sono legati tra loro da itinerari a più tappe.
Il rifugio Mantova al Vioz è il più alto delle Alpi centro-orientali, con i suoi 3.545 m, ed è un prezioso punto di appoggio per il "Giro delle 13 cime" del Gruppo Ortles-Cevedale. Da visitare, nelle immediate vicinanze, il Museo di Punta Linke.
Alla rispettabile quota di 2.608 metri, su uno splendido balcone roccioso, ecco il rifugio Larcher al Cevedale,
da raggiungere lungo un percorso interessante per i tanti avvistamenti
faunistici: camosci, marmotte, pernici, caprioli, cervi e aquile.
Nel Parco Nazionale dello Stelvio, a quota 2.436, troviamo invece il rifugio Dorigoni, vicino alle meravigliose cascate del Saent e
ad altri itinerari come il “Sentiero dei Larici Monumentali”, il
percorso dei laghi Sternai, oltre al ghiacciaio del Careser, a Cima
Rossa e Cima Sternai.
In Val di Rabbi, a pochi “passi” dalla Val d’Ultimo, in Alto Adige, il rifugio Lago Corvo (2.425
m) è a 10 minuti da una splendida serie di conche che ospitano laghetti
alpini, tra i quali appunto il Corvo, “casa” del raro salmerino alpino.
Al cospetto della Presanella, colosso di pietra imponente, troviamo il rifugio Denza (2.298 m), accanto a un laghetto alpino dalle acque cristalline. Da visitare il vicino forte Pozzi Alti, realizzato all’epoca della Grande Guerra.
Nell’incantevole scenario del ghiacciaio Presena troviamo il rifugio Capanna Presena (2.753
m), dotato di rilassante spa, punto di partenza per escursioni verso i
ghiacciai del Piandineve e Mandrone e la mitica via ferrata "Sentiero dei Fiori".
Il rifugio Orso Bruno (2.200
m) si affaccia sulle Dolomiti dell’Adamello-Brenta, a pochi metri dalla
cima del Monte Vigo, e si raggiunge anche in telecabina. Da qui partono
le escursioni ai vicini laghetti montani.
Il rifugio Peller,
infine, è il più settentrionale dei rifugi delle Dolomiti di Brenta e
si trova su un piacevole e soleggiato pianoro vicino all’omonimo monte,
sopra i laghi Durigal.
La “Via delle Malghe”
Oltre 100 km di sentieri da fare in più tappe, un vero paradiso per gli amanti del trekking in quota, collegano le più importanti malghe della Val di Sole, dove ancora oggi
si vive al ritmo delle stagioni, dei fieni e della produzione del
formaggio, come il tipico Casolét, la ricotta o il “Nostrano”. Le malghe
sono il simbolo concreto e affascinante di un vero e proprio “paesaggio
culturale”, esempio di convivenza tra uomo e natura.
La
“Via delle Malghe” si percorre seguendo la segnaletica e le cartine
dedicate, oppure – opzione tecnologica – scaricando una App che fornisce
informazioni sugli itinerari seguendo l’escursionista passo dopo passo.
Di
tappa in tappa, attraversando scenari incontaminati di rara bellezza,
si incontrano i malgari, si soggiorna in agriturismi realizzati con
essenze locali - larice, abete rosso, cirmolo - e si possono degustare menù della tradizione locale.
Punti di partenza per accedere al circuito, varie località della Val di
Rabbi, della Val di Peio o in generale della Val di Sole, raggiungibili
in auto o con un efficiente sistema di mezzi pubblici, in treno o in
autobus.
Per maggiori informazioni: www.malghevaldisole.com
Il “Sentiero dei Fiori”
Pura emozione e adrenalina. Il “Sentiero dei Fiori” è un percorso panoramico di alta quota e
di interesse culturale e storico, solo per escursionisti esperti:
questa antica via di arroccamento dei soldati italiani durante la Grande
Guerra si sviluppa lungo le vecchie trincee con tratti attrezzati, cavi d’acciaio e ponti sospesi,
e ben quattro passaggi in cresta. È una sfida affascinante da
affrontare, dunque, muniti di casco, imbragature e abbigliamento adatto,
eventualmente accompagnati da una Guida Alpina della Val di Sole.
Con
la cabinovia Paradiso, a Passo Tonale, si raggiunge il Passo Paradiso
(2.585 m), punto di partenza. Giunti al lago Monticello, imboccando il
sentiero SAT 44, si sale al Passo del Castellaccio, dove inizia la
ferrata. In alternativa ai due ponti metallici (75 e 55 metri), si può
seguire una galleria scavata nella roccia. Il punto più alto è il Corno
di Lagoscuro (3.160 m): da qui si scende fino al Passo Lagoscuro, dove
termina la ferrata. Ammirati i resti di un villaggio militare della
Grande Guerra, si prosegue fino al Passo Presena, dove si prende la
cabinovia del ritorno. In tutto, 4 ore e mezza di grande avventura.
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