Un
materiale bello, naturale, versatile, così antico e allo stesso tempo così
innovativo.
La terra cruda di Matteo
Brioni, architetto impegnato nella continua ricerca di utilizzo di questo
materiale “ecofriendly, dopo il grande successo dell’edizione 2017, torna alla
Milano Design Week.
Numerose le installazioni
che impreziosiranno le location del Capoluogo lombardo:
Space & Interiors
The Mall - Porta Nuova
Torre delle Terre & Stratigrafie Matteo Brioni: 14 colours of earth
design Studio Irvine
Bulthaup
Chiesa San Carpoforo
Via Marco Formentini 14
Floor: TerraTon Melograno
Agape 12
Via Statuto 12
New colours: Cammeo, Cipria
Preview Capitelli design Studio Irvine
Walls: MultiTerra Sale Grigio & bespoke TerraVista
Milano design Store
Via Felice Cavallotti 15
Wall: TerraWabi Cipria
Elmar Kitchen doors e pareti: bespoke TerraEvoca
The Mall - Porta Nuova
Torre delle Terre & Stratigrafie Matteo Brioni: 14 colours of earth
design Studio Irvine
Bulthaup
Chiesa San Carpoforo
Via Marco Formentini 14
Floor: TerraTon Melograno
Agape 12
Via Statuto 12
New colours: Cammeo, Cipria
Preview Capitelli design Studio Irvine
Walls: MultiTerra Sale Grigio & bespoke TerraVista
Milano design Store
Via Felice Cavallotti 15
Wall: TerraWabi Cipria
Elmar Kitchen doors e pareti: bespoke TerraEvoca
Paola C
Via Solferino 11
Wall: TerraWabi Sale Grigio
Via Solferino 11
Wall: TerraWabi Sale Grigio
De Castelli
Stand E51 hall 16
Floor: TerraTon Polvere
La storia di Brioni inizia
nella suggestiva fornace di Gonzaga. Qui la tradizione familiare quasi
centenaria nel laterizio si è trasformata in una passione personale per la
forma e la costruzione che lo hanno portato a sperimentare e osare con un
materiale che è da sempre elemento sostanziale dell’architettura. L’interesse
per il “sistema crudo” si è poi concretizzata nel 2010, quando Matteo Brioni
dà vita all’omonima azienda composta da un team di esperti nella posa e nella
sperimentazione con la terra cruda dove dare spazio alla continua ricerca di
nuove applicazioni per un materiale così tradizionale nell’architettura e
nell’interior design.
Sotto la sapiente direzione
artistica dell’architetto Marialaura Rossiello dello Studio Irvine, che ha
guidato la maestria di Matteo Brioni, il marchio è diventato il riferimento
della terra cruda. “Matteo è produttore,
fornitore, selezionatore, applicatore, in una parola: l’architetto della terra
cruda – dice l’art director - .
Consiglia, crea team di lavoro, applica, battezza nuovi prodotti e li taglia su
misura per ogni nuovo progetto. Matteo è anche sinonimo di ecologia, passione,
cuore che parla attraverso un materiale etico, capace di adattarsi a qualsiasi
forma e desiderio estetico. La materia che entra in relazione con la persona”.
Ideale per superfici continue sia verticali sia orizzontali, la terra cruda
assume sinuosamente qualsiasi forma, plasmandosi e creando esperienze tattili
che rendono unici gli ambienti in cui viene inserita. Matteo Brioni è riuscito
a riprendere gli insegnamenti di millenni di cultura declindandoli in prodotti
moderni, sostenibili ed esteticamente sorprendenti.
Un’accurata ricerca e
selezione delle terre da parte di Matteo Brioni che, in occasione della Milano Design Week 2018, si materializza nella Torre delle Terre e nelle Stratigrafie,
design Studio Irvine, dove quattordici argille declinate in quattordici box con
all’interno solidi di forme diverse e 14 Stratigrafie visualizzano il materiale
naturale per eccellenza: la terra cruda. Volumi bidimensionali e
tridimensionali per raccontare le finiture di Brioni da toccare e spostare,
provando ad accostare colori ed effetti diversi.
Due
nuove tonalità per la collezione 2018 –
2019 sul
tema del rosa, con sfumature e provenienze diverse: la superficie Cipria
selezionata da terre cagliaritane ed il Cammeo selezionato in cave piemontesi.
Novità
assoluta anche la collezione Capitelli (Preview), anch’essa design Studio Irvine. Tre
volumi che diventano funzionali: tavolini, centrotavola e svuotatasche con
forme che rimandano ad elementi architettonici del passato con un linguaggio
minimale. La collezione Capitelli, nelle declinazioni dei tre ordini ionico,
dorico e corinzio, sono realizzati in terra cruda con un’anima leggera che
rende facile la presa dell’oggetto ed il suo utilizzo in ambienti diversi.
Superfici, volumi,
architettura; questa la sintesi del lavoro di Matteo Brioni che per il 2018 si
racconta attraverso oggetti tridimensionali che mostrano la qualità tattile e
di posa della terra cruda.
Ma la terra cruda di Matteo
Brioni quest’anno ha arredato anche lo
spazio di bulthaup cucine che ha
scelto un’architettura storica per l’esposizione delle novità 2018: la chiesa
di San Carpoforo in Brera. Qui il lavoro di Matteo ha trovato la sua massima
espressività nell’integrazione tra il pavimento in TerraTon melograno e l’architettura dello spazio, in completo
accordo al pavimento in terra cotta ivi presente.
Nello spazio di Elmar cucine in Via Durini ecco che la
terra cruda di Matteo raggiunge i massimi livelli di “bespoke”: Terra Evoca è
stata plasmata a seconda delle esigenze dello spazio e degli arredi. Sulle pareti appaiono disegni dalle geometrie
molto definite mentre le ante del nuovo modello sono rivestite con il decoro
classico di Terra Evoca.
Due esempi di integrazione
totale e di customizzazione ai massimi livelli che solo un materiale plasmabile
come la terra cruda e la manualità del team creativo della Matteo Brioni
possono produrre.
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