Arte
da fruire e riflessioni da condividere nella serie di talk e
installazioni a cui partecipano personalità italiane ed internazionali
significativamente coinvolte con l’arte contemporanea per un confronto
tra diverse discipline.
Il borgo ligure di Noli diventerà centro di cultura e dibattito sul contemporaneo, attraverso differenti tipi di testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate del festival ideato e diretto da Gloria Bovio.
Il duo artistico Bianco-Valente, Marina Ballo Charmet, Marta Dell’Angelo, Giulia Marchi, Bianca Novizio e l’artista pakistana Faiza Butt animeranno Noli con le loro installazioni.
La Fondazione Cultura Noli presenta la terza edizione del festival di arte contemporanea Dialoghi d’Arte, che vedrà l’8-9-10 giugno 2018 scrittori, sociologi, filosofi, antropologi, critici d'arte, curatori ed artisti, a confronto sui temi dell'arte contemporanea e della sua fruizione.
Il borgo ligure di Noli, simbolo di antiche tradizione locali e località balneare tra le più suggestive della riviera di ponente, diventerà in quei giorni centro di cultura e dibattito sul contemporaneo, attraverso conversazioni, installazioni e differenti tipi di testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate.
Il tema del rapporto dello spettatore con l’arte contemporanea, le sue istituzioni e le sue figure, verrà affrontato come nella tradizione del festival in un programma di talks che sviluppano una precisa ricerca finalizzata a mettere a fuoco chi sia lo spettatore oggi.
L’apertura del festival l’8 giugno è dedicata alla storia del contemporaneo e al particolare caso di Calice Ligure che, negli anni Settanta, è stata il palcoscenico della produzione artistica di alcuni grandi nomi della scena contemporanea.
Si prosegue con numerosi dialoghi, tra cui Lorenzo Balbi e Stefano Zuffi, che esploreranno le aspettative che si creano tra istituzione culturale e pubblico e come queste incidono sul processo di costruzione dell’identità del museo. Cesare Biagini Selvaggi invece approfondirà il rapporto tra il pubblico e gli artisti emergenti.
Giovanna Amadasi e Ivan Bargna, affronteranno il tema dell’accesso e del coinvolgimento del pubblico nelle attività delle istituzioni dell’arte. Philip Cave,
a partire dall’esperienza dell’Arts Council England, illustrerà i
programmi di ricerca ed educativi orientati al contemporaneo, le loro
possibilità nel coinvolgere nuovi pubblici nella vita culturale del
territorio,
Boris Groys parlerà con Andrea Canziani, direttore del Comitato Scientifico del festival, della partecipazione dello spettatore nelle autocontraddizioni e nei paradossi del contemporaneo, in un discorso che parte dalla scala dell’opera, per arrivare al museo e infine alla città.
Cecilia Guida e Carlo Antonelli, proporranno una riflessione storica sul tema delle performance e sul coinvolgimento del pubblico nel compimento dell’opera.
Per completare questo ricco palinsesto scientifico non mancherà la Sociologia con gli interventi di Derrick de Kerckhove e Carlo Bordoni, che si interrogano sul ruolo dello spettatore/attore in una società iperconnessa.
Boris Groys parlerà con Andrea Canziani, direttore del Comitato Scientifico del festival, della partecipazione dello spettatore nelle autocontraddizioni e nei paradossi del contemporaneo, in un discorso che parte dalla scala dell’opera, per arrivare al museo e infine alla città.
Cecilia Guida e Carlo Antonelli, proporranno una riflessione storica sul tema delle performance e sul coinvolgimento del pubblico nel compimento dell’opera.
Per completare questo ricco palinsesto scientifico non mancherà la Sociologia con gli interventi di Derrick de Kerckhove e Carlo Bordoni, che si interrogano sul ruolo dello spettatore/attore in una società iperconnessa.
L’obiettivo è quello di creare un momento di dialogo, confronto e ricerca sullo spettatore dell’arte visiva dei nostri giorni, dedicato a ripensare il ruolo del pubblico dell’arte contemporanea e il suo percorso di fruizione. A questo contribuirà la contemporanea presenza di installazioni artistiche.
Bianco-Valentei n collaborazione con lo chef Giuseppe Ricchebuono del ristorante stellato Il Vescovado di Noli proporranno l’intervento Catena Alimentareper sviluppare così una riflessione sul rapporto arte-cibo, e su come viene rielaborato e poi consumato.
Inoltre Marina Ballo Charmet presenterà una installazione video e sonora sul rapporto di interferenza tra luce, acqua, cielo, caratteristico della sua visione fluttuante e periferica; la ricerca antropologica sul corpo umano di Marta Dell’Angelo si rifletterà nella sua opera per il festival. Le due artiste esporranno le loro installazioni all’interno della chiesa di San Francesco, mentre all’esterno Faiza Butt, una delle più influenti artiste pakistane contemporanee, sarà presente con un suo intervento, facendo dialogare Oriente e Occidente e contribuendo in modo originale all’innovazione della scena urbana di Noli. Giulia Marchi esporrà nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie, appartenente al complesso del Vescovado, un’opera dedicata al silenzio e a John Cage. La Loggia della Repubblica Nolese sarà protagonista della performance di Bianca Novizio, dedicata al tema delle verità inconfessate e all’interazione del pubblico con l’arte.
Il Festival, partner dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018, è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria
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