mercoledì 19 novembre 2025

MUDEC presenta l’installazione The Moment the Snow Melts [Il momento in cui la neve si scioglie]

 



di

Chiharu Shiota

A cura di Sara Rizzo

 

MUDEC– Agorà

19 novembre 2025 – 28 giugno 2026

 



 

 

Milano, 19 novembre 2026 - Con The Moment the Snow Melts [Il momento in cui la neve si scioglie], il MUDEC – Museo delle Culture di Milano inaugura il palinsesto espositivo in programma durante le Olimpiadi invernali 2026 accogliendo una inedita, monumentale e spettacolare installazione dell’artista Chiharu Shiota (Osaka, 1982), famosa in tutto il mondo per le sue affascinanti installazioni immersive, realizzate con intricate reti di fili che trasformano lo spazio in un paesaggio sospeso, dove arte e memoria si intrecciano.

 

The Moment the Snow Melts”, come avviene ormai da tre anni nella programmazione del MUDEC, è anche l’opera che anticipa “Il senso della neve”, progetto espositivo che sarà inaugurato a febbraio 2026 e che esplora la poetica e la materialità della neve dal punto di vista scientifico, antropologico e storico-artistico e ne analizza il ruolo nella cultura contemporanea, anche in relazione al cambiamento climatico. L’esposizione sarà accompagnata dal quarto numero della rivista “MU”, house-organ del museo, che affronterà il tema della neve oltrepassando i confini della mostra con una serie di contenuti e approfondimenti.

Curata da Sara Rizzo e realizzata con il supporto di 24 ORE Cultura, l’opera è stata ideata appositamente per l’Agorà del MUDEC e sarà accessibile gratuitamente dai visitatori fino al 28 giugno 2026.

 

“Con l’arrivo a Milano dell’opera di Chiharu Shiota inauguriamo un percorso che lega la grande arte contemporanea a un momento storico per la nostra città e per il Paese: l’Olimpiade Invernale di Milano Cortina 2026.” Così commenta l’opera l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, che ricorda come “la neve, elemento fragile e universale, diventa al MUDEC occasione di riflessione culturale, simbolo di memoria, trasformazione e rinascita. È questo il ruolo che Milano vuole avere: una città che sa accogliere le sfide del presente intrecciando sport, cultura e creatività in un racconto condiviso e aperto al mondo.”

 

Nell’installazione site-specific “The Moment the Snow Melts” Chiharu Shiota, utilizzando la precarietà della neve come metafora, riflette sulle relazioni umane e su come queste inevitabilmente iniziano e finiscono. L’artista crea un paesaggio evanescente composto da fili che scendono a piombo dal soffitto, in mezzo ai quali fluttuano biglietti e fogli di carta che contengono i nomi di persone che hanno fatto parte delle nostre vite ma che, per i motivi più diversi, non ci è più possibile incontrare. Si tratta di una nevicata metaforica, bloccata in un momento preciso del tempo, tanto da non arrivare a terra, e rappresenta per il pubblico uno spazio di meditazione.

 

“Questa installazione è una rappresentazione di coloro che non sono più presenti e vuole accogliere il pubblico in uno spazio per ricordarli. […] Ogni corda è collegata a più lettere che contengono i nomi di persone che non è più possibile incontrare, e trasmettono così, attraverso il tempo, sentimenti di frustrazione e tristezza. Questo si sovrappone al senso di esistenza nell'assenza: il ricordo di questa persona è ancora vivido, ma il momento dell’ultimo incontro è svanito come la neve dell'inverno passato.”

 

Così Shiota racconta il senso dei fili, collegati alla memoria delle persone, alle relazioni tra esseri umani, al passare del tempo, dove ciò che rimane sono tracce di connessione, fugaci e intangibili. Entrando quindi nello spazio dell’installazione e interagendo con essa, i visitatori percepiscono la tensione tra connessione e separazione.

Le corde che attraversano l’Agorà rappresentano il modo in cui le nostre vite sono intrecciate con quelle degli altri, ma anche la precarietà di questi legami, mentre i nomi scritti sulla carta ci ricordano che, una volta che qualcosa o qualcuno è andato perduto, non è più possibile tornare a ciò che è stato: svanisce con il passare del tempo, perso ma mai dimenticato.

Nell’affrontare il tema della finitezza dei legami umani, l'installazione trasmette un senso di sospensione e di perdita, come racconta l’artista stessa: “Così come le vecchie fotografie perdono i loro colori e la loro importanza con il tempo, lo scioglimento della neve rappresenta la dissolvenza di momenti o relazioni; un tempo chiare e definite, ora diventano più tenui e meno distinte, fino a diventare solo impressioni su un orizzonte lontano”.

Come una coltre di neve attutisce rumori e ricordi, così quest’opera simboleggia la distanza che si crea fra le persone, ma anche la trasformazione positiva di questa sensazione col trascorrere del tempo.

 

“Mentre la neve ricopre la terra, è difficile immaginare […] il tepore del sole e lo sbocciare di una nuova vita; tuttavia, alla fine, lo scorrere del tempo prevale e la neve inizierà a sciogliersi con l'arrivo della primavera. La neve che si sciogliecommenta Shiota il titolo scelto per questa sua nuova installazione per il MUDEC rappresenta gli ultimi istanti di qualcosa che sta per concludersi, è l'ultima eco. Evoca la fine di un lungo silenzio, il ritiro del freddo che un tempo avvolgeva ogni cosa nella sua stretta morsa”.

 

L’artista ha invitato il pubblico a partecipare attivamente al progetto, condividendo pensieri o disegni legati al tema della memoria sia attraverso fogli scritti da lasciare nel box dedicato installato al MUDEC, sia compilando il form disponibile sulla pagina web ufficiale del museo (https://www.mudec.it/the-moment-the-snow-melts-chiharu-shiota/).

Le testimonianze raccolte costituiranno l’anima dell’installazione: frammenti di emozioni sospese stampati sui fogli che che fluttueranno nello spazio dell’Agorà. La raccolta delle testimonianze prosegue anche dopo l’apertura a contribuire al lavoro partecipato dell’artista.

 

L’installazione si inserisce nel programma dell’Olimpiade Culturale Milano Cortina 2026, il progetto diffuso che accompagna i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali con eventi artistici e culturali in tutta Italia.

 

Un’occasione per conoscere più approfonditamente Chiharu Shiota sarà la mostra “Chiharu Shiota: The Soul Trembles” al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, dal 22 ottobre 2025 al 28 giugno 2026. La personale dell’artista esplora temi universali come identità, memoria e relazioni attraverso installazioni immersive fatte di fili intrecciati, disegni, sculture e fotografie. Le opere dell'artista giapponese invitano il pubblico a riflettere su emozioni intime e visioni oniriche, trasformando gli spazi museali in ambienti contemplativi e coinvolgenti.

 

L’artista Chiharu Shiota

Nata a Osaka nel 1972. Residente a Berlino. L'ispirazione di Shiota emerge spesso da un'esperienza personale o da un'emozione che lei espande in temi universali come la vita, la morte e le relazioni. L'artista ha ridefinito il concetto di memoria e coscienza raccogliendo oggetti ordinari come scarpe, chiavi, letti, sedie e vestiti, e inglobandoli in immense strutture di fili. Con le sue installazioni esplora questa sensazione di “presenza nell'assenza”, ma presenta anche emozioni intangibili nelle sue sculture, disegni, video di performance, fotografie e tele.

Dopo averlo ricevuto come artista esordiente nel 2008, nel 2024 le è stato nuovamente assegnato il Premio di incoraggiamento artistico del Ministro dell'Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia in Giappone.

Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali in tutto il mondo, tra cui: Grand Palais, Parigi (2024), Nakanoshima Museum of Art, Osaka (2024), Hammer Museum, Los Angeles (2023); Queensland Art Gallery of Modern Art (QAGoMA), Brisbane (2022); ZKM | Zentrum für Kunst und Medien, Karlsruhe (2021); Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, Wellington (2020); Mori Art Museum, Tokyo (2019); Gropius Bau, Berlino (2019); Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M. Sackler Gallery, Washington DC (2014); Museum of Art di Kochi (2013) e National Museum of Art di Osaka (2008). Ha inoltre partecipato a numerose mostre internazionali come la Triennale di Aichi (2022); il Festival Internazionale d'Arte di Oku-Noto (2017); la Biennale di Sydney (2016); la Triennale d'Arte di Echigo-Tsumari (2009) e la Triennale di Yokohama (2001). Nel 2015, Shiota è stata selezionata per rappresentare il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia.

 


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