La serata e il menù
La cena vedrà l’alternarsi di piatti creati dai due chef e ogni portata sarà accompagnata da una selezione esclusiva di etichette 1701 Franciacorta, cantina biologica e biodinamica tra le più importanti del territorio, partner dell’evento.
Il menù inizierà con un Benvenuto dello chef resident accompagnato da 1701 Brut Nature Franciacorta Docg. Lo stesso vino accompagnerà i primi antipasti: Camouflage di seppia di Carlo Spina prima, Risone, ostrica e alloro di Alberto Gipponi poi.
I primi piatti vedranno nuovamente alternarsi i due chef: comincerà Alberto Gipponi con il Cannellone e gelato al tartufo bianco, poi è il turno di Spina con il Risotto al Franciacorta, crema di porri bruciati, burro affumicato, salmerino, capperi e crema di limone. Entrambe le portate saranno degustate in abbinamento con 1701 Satèn Raccolta 2021 Franciacorta Docg.
Il main course, servito con 1701 Blanc de Noirs Raccolta 2020 Franciacorta Docg, è opera dello chef di Dina, una Faraona con genziana e limone.
A chiudere il dessert dello chef Spina, già stella Michelin al Veritas di Napoli, che infatti propone un Sua maestà il Babà - babà al rum con gelato latte e fieno e albicocca Pellecchiella del Vesuvio ed estratto prodotto dallo staff di Izé in accompagnamento.
Il costo della cena è di 130 €, con prenotazione obbligatoria. La serata avrà inizio a partire dalle 20.00. È possibile riservare un tavolo tramite il sito IZE Restaurant o chiamando il numero 030 658 8999.
Izé e la celebrazione del territorio
Quella voluta da Carlo Spina e dalla proprietà di Izé Restaurant è una rassegna gastronomica che prosegue da tutto il 2025, con l’obiettivo di dare valore a una cucina territoriale tanto varia quanto unica.
I primi step hanno dato spazio alle grandi firme gardesane. Vincenzo Manicone, chef una stella Michelin di Tancredi, a Sirmione; Andrea Leali, chef una stella Michelin a Casa Leali, Puegnago del Garda; Leandro Luppi, chef una stella Michelin de La Vecchia Malcesine nell’omonimo comune. Un triplice appuntamento che ha unito due laghi, due tradizioni, ma anche quattro talenti in tutto, quattro voci “fuori dal coro”.
In precedenza, a fine 2024, il lago d’Iseo - Carlo Spina ha giocato in casa: prima Radici, poi Zù, due realtà che danno spazio in cucina a un territorio turisticamente meno forte ma costantemente in ascesa, non solo per la sua intimità e la sua bellezza, ma anche come meta prediletta per l’enogastronomia.
Ultimo, ma non meno importante, Alberto Gipponi, che rappresenta la Franciacorta e porta da Izé il pensiero di Dina.
Alberto Gipponi
Forte di moltissimi riconoscimenti ricevuti dalla critica (4 Cappelli de L’Espresso e Premio Speciale Outsider dell’anno sempre della Guida curata da Luca Gardini, 2 Forchette Gambero Rosso), Alberto Gipponi si racconta come pura avanguardia, fuori dal tempo. Al suo ristorante Dina, una stanza di decompressione fa da apripista alle tre differenti sale, dove godere di piatti innovativi e creativi, che non trascurano però il territorio in cui prendono vita.
Credits Foto Aromi.Group
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