Il pane "scanato"
di Cerchiara di Calabria
Il pane è
definibile come un'opera d'arte. Esso è come se già esistesse:
quasi come una manufatto che l'artista deve tirare fuori
dall'argilla. Il panificatore con i suoi riti quotidiani, i suoi
segreti, con un faticoso "corpo a corpo" modella l'impasto
di farina ed acqua e lo vede "nascere" e "vivere"
ovvero crescere grazie al lievito il quale rende il pane una creatura
vivente vera e propria, di cui il fornaio è orgoglioso. Possiamo
dire che alla base della produzione del pane vi sono la terra, il
fuoco, l'aria, l'acqua, il lievito, il tempo e la manualità:
elementi naturali e gesti che quasi come un rito quotidiano hanno
accompagnato la storia dell'uomo e certamente caratterizzano la vita
delle generazioni di panificatori. Orgoglio e tradizione che si
trasmettono di padre in figlio e, per il pane domestico, trasmessi da
madre a figlia tramite quelle ricette orali e quei segreti che si
svelavano durante gli incontri delle donne per "fare il pane
della festa": momenti di allegria, di condivisione di
informazioni, di racconti, di fatti e rivelazioni. La produzione del
pane "fatto in casa" costituiva (e costituisce) elemento di
socializzazione dal quale emergeva chiaramente quella simbologia
popolare che si concretizzava poi nelle più disparate tipologie di
cottura o di forme "magiche" dai nomi più vari, magari con
funzione decorativa per le festività religiose o per i matrimoni:
pani tondi o oblunghi, alti o bassi, forati, intrecciati, merlettati,
con figure umane o di animali, decorati, conditi, e così via.
Creatività domestica che nel tempo si è trasferita in quei
"laboratori" che oggi chiamiamo panifici.
Anche il pane così
come gli altri prodotti a Denominazione Comunale di Origine (De.c.o)
diventa emblema di un territorio e di un Comune, essendone spesso
prodotto identitario ovvero identificandosi con esso. Ed è quanto ha
voluto affermare con forza il sindaco di Cerchiara di Calabria (CS)
Antonio Carlomagno il quale con la sua amministrazione comunale ed
insieme ad alcuni panificatori locali, ha intrapreso l'importante
percorso di valorizzazione e di tutela del rinomato Pane di
Cerchiara. Si perché è stato scoperto che spesso viene
commercializzato fuori dai confini comunali anche quel "falso"
Pane di Cerchiara che non proviene dai forni presenti all'interno del
territorio comunale, a discapito dunque di quei panificatori che con
fatica, mantengono intatta la tradizione del "pane scanato".
Un pane che può pesare da 0,5 a 12 kg (ma può arrivare anche a 20
kg) e che assume una forma particolare grazie alla "scanatura"
che si effettua, con mani sapienti, durante la lavorazione e che
determina la "resella" o "rasella" o "sella"
sulla pagnotta; una pagnotta la cui conformazione gobbosa ricorda
proprio Monte Sèllaro che dal Parco Nazionale del Pollino domina
sull'antica Cerchiara di Calabria. Il pane di Cerchiara è un pane
"al femminile", visto che sono proprio le donne ad essere
le titolari dei panifici attivi e ad essere le depositarie della
singolarità del "loro" pane: l'impasto, la cui specificità
deriva sia dalla bontà dell'acqua locale sia dalla attenta selezione
delle farine di grano tenero ed in parte aggiunte di crusca, viene
fatta lievitare con "lievito madre" (pasta acida) e poi
cotta nel forno a legna tradizionale a cupola la cui base è
costituita da mattoni refrattari, i quali cedono gradualmente il
calore a partire dal momento in cui il tetto del forno diventa bianco
e possono iniziare le due ore di cottura lenta; il pane conserverà a
lungo la fragranza e si potrà consumare anche dopo molti giorni.
Ogni panificatore ha i suoi segreti: dalla "pasta acida"
che si tramanda e si rigenera continuamente (e che rispetto al
lievito di birra conferisce maggiore qualità al pane), al momento
esatto in cui la base di mattoni del forno con la legna ardente puà
essere liberato e pulito con lo "scopolo" per poi iniziare
l'inserimento dei candidi "palloni" scanàti da cuocere. Ma
a tutti loro fa piacere, se entrate a far visita, sentirsi dire: "San
Martino !". Vi risponderanno con un caloroso "Benevenuto
!".
Un pane prezioso
dalle antiche origini e con valenze rituali ancora vive: la "rasella"
a tavola viene offerta all'ospite più importante. Un pane che spesso
quando viene tagliato longitudinalmente assume la forma di cuore; è
il caso di dire "un cuore di pane".
CERCHIARA DI
CALABRIA (CS)
La forma "gobbosa" del Pane di Cerchiara De.c.o. ricorda Monte Sèllaro che dal Parco Nazionale del Pollino domina sull'antica Cerchiara di Calabria, borgo di origini bizantine e definito "paese dalle sette meraviglie": i monumenti e le chiese del centro storico, le gole del Caldanello, la grotta delle Ninfe con la sorgente di acqua sulfurea, le grotte di Serra del Gufo, l'Abisso del Bifurto, il santuario della Madonna delle Armi, il parco comunale della Cessuta. Il Pane è l'ottava meraviglia di Cerchiara ed il suo sindaco Antonio Carlomagno con la sua amministrazione comunale ed insieme ad alcuni panificatori locali, ne ha intrapreso un importante percorso di valorizzazione tramite la formulazione di un piano di marketing territoriale nell'ambito del quale è prevista la "Gran Festa del Pane di Cerchiara" e tramite l'attribuzione del marchio De.c.o.
Cerchiara è anche "Città dell'olio" oltre ad essere "Città del pane" ed ospita il Museo del Pino loricato e naturalmente il Museo del Pane.
www.comune.cerchiara.cs.it
La forma "gobbosa" del Pane di Cerchiara De.c.o. ricorda Monte Sèllaro che dal Parco Nazionale del Pollino domina sull'antica Cerchiara di Calabria, borgo di origini bizantine e definito "paese dalle sette meraviglie": i monumenti e le chiese del centro storico, le gole del Caldanello, la grotta delle Ninfe con la sorgente di acqua sulfurea, le grotte di Serra del Gufo, l'Abisso del Bifurto, il santuario della Madonna delle Armi, il parco comunale della Cessuta. Il Pane è l'ottava meraviglia di Cerchiara ed il suo sindaco Antonio Carlomagno con la sua amministrazione comunale ed insieme ad alcuni panificatori locali, ne ha intrapreso un importante percorso di valorizzazione tramite la formulazione di un piano di marketing territoriale nell'ambito del quale è prevista la "Gran Festa del Pane di Cerchiara" e tramite l'attribuzione del marchio De.c.o.
Cerchiara è anche "Città dell'olio" oltre ad essere "Città del pane" ed ospita il Museo del Pino loricato e naturalmente il Museo del Pane.
www.comune.cerchiara.cs.it
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